escursione ciaspole

5 consigli per fare un’escursione con le ciaspole

Organizzazione, prudenza e sicurezza sono le cose che fanno la differenza tra un’escursione con ciaspole piacevole e un’uscita problematica. La guida alpina Giulio Beggio ci spiega perché e ci fornisce qualche utile consiglio.

Cosa sapere prima di organizzare una ciaspolata

Prima di organizzare una ciaspolata è fondamentale tenere ben presente l’ambiente in cui ci dovremo muovere. La montagna in inverno è molto diversa rispetto all’estate, quando il bel tempo e le giornate lunghe rendono ogni uscita meno rischiosa, seppure i pericoli della montagna non siano mai da sottovalutare. Nei mesi invernali, invece, il suolo cambia radicalmente e ogni uscita diventa più complicata.

Il tipo di terreno, ad esempio, ma anche la presenza di pendenze e il loro grado, la quantità e il tipo di neve che troveremo sul percorso, sono tutti elementi da tenere in grande considerazione. Usare le ciaspole sulla neve dura e compatta non è come usarle appena dopo un’abbondante nevicata. Passiamo dunque a illustrare quali sono gli aspetti da prendere in considerazione prima di organizzare un’uscita con le ciaspole.

come organizzare un'uscita con le ciaspole

Escursione con le ciaspole: consigli utili

Orari di partenza, lunghezza e durata dell’itinerario, condizioni climatiche, stato del terreno, conoscenza della zona e del contesto: sono tutti elementi che devono essere attentamente valutati per strutturare al meglio un escursione con ciaspole. Vediamoli nel dettaglio.

  1. Fate attenzione alle ore di luce. In inverno le giornate sono più corte e le ore di luce diminuiscono. Tenetelo sempre ben presente. Rispetto all’estate sarà importante partire molto presto al mattino (l’ideale è alle 7-7.30) e organizzarsi per rientrare nelle prime ore del pomeriggio (entro le 16.30), prima che faccia buio.
  2. Le condizioni della neve mutano. Ricordate che le condizioni della neve variano nel corso della giornata: al mattino sarà più dura e compatta, ma nelle ore centrali, verso mezzogiorno, diventerà più pesante e questo rallenterà la vostra andatura. Nel calcolare la durata del percorso considerate questo aspetto.
  3. Occhio al meteo. Anche l’elemento meteo fa la differenza. Se nei mesi estivi potreste trovarvi a gestire un temporale improvviso, con fango e pioggia, un cambio repentino di clima in inverno potrebbe rendere impraticabile il percorso. Controllate sempre il meteo con grande scrupolo prima di una ciaspolata, utilizzando ad esempio la tecnologia Garmin InReach, che consente di monitorare le previsioni del tempo anche durante l’escursione.
  4. Scegliete itinerari adeguati a voi. Pianificate il percorso in base alla vostra esperienza e alle vostre capacità. In estate i sentieri battuti sono ben visibili, in inverno no. Quindi, specie se siete principianti o non conoscete la zona, è meglio organizzare ciaspolate nel sottobosco, su sentieri interni alla fascia boschiva. Sui terreni aperti, infatti, aumentano le pendenze e le problematiche legate alle condizioni della neve e al rischio valanghe.
  5. Affidatevi a guide esperte. Per una escursione con le ciaspole di qualche ora, nelle zone limitrofe ai paesi, dove non sono previste zone esposte o pendenze eccessive, potete gestirvi in autonomia, senza dimenticare prudenza, buon senso, sicurezza e tutte le regole da seguire quando si va in montagna. Se invece volete fare una ciaspolata che duri tutta la giornata, è meglio affidarsi all’esperienza e farsi accompagnare da una guida che sarà in grado di valutare le condizioni meteo, il rischio valanghe, la situazione della neve, gli itinerari e valutare i tempi dell’uscita nel rispetto di tutti.