Tra moglie e marito non mettere… un allenamento per la maratona. O forse sì?
L’allenamento per la maratona non è mai una passeggiata, ma quando è il marito ad occuparsi delle tabelle della moglie, la cosa si fa ancora più impegnativa. Se poi lui è campione di triathlon, c’è da scommettere che non farà sconti, nemmeno per amore. Carlotta Bolis ormai l’ha messo in conto ma è sicura della sua scelta: sarà suo marito, Giulio Molinari, ad allenarla per la maratona di Valencia.
Lui è campione italiano ed europeo sulla distanza dell’Half IronMan; lei è medico e dal 2009 la corsa è la sua passione. Una passione non sempre semplice da coltivare, tra il lavoro, le gare di triathlon da seguire e una linfoadenectomia che, nel 2015, ha lasciato i medici scettici sulla sua possibilità, per lei, di tornare a infilare le scarpette.
“Invece, se vuoi, puoi tutto”, ci ha assicurato Carlotta.
Giulio Molinari, suo marito le è stato accanto e l’ha aiutata a tornare in pista e ora la sta preparando per la sua prima maratona.
“Volevo regalarmela per i miei 30 anni – spiega Carlotta – e invece mi sono regalata un marito, così ci riprovo ora. È una gara che, da runner, è bello fare almeno una volta nella vita. Da medico, però e anche da compagna di Giulio, so bene che per farla serve la testa”.
Insieme hanno identificato l’obiettivo: Valencia 2018. È a novembre, quando la stagione di triathlon si chiude, così Giulio potrà andare con lei. Intanto, da marzo, ha iniziato ad occuparsi del suo allenamento per la maratona.
Carlotta – “Essere allenata da chi lo fa per mestiere, è utilissimo: Giulio è un esperto e so di essere in ottime mani, anche se si ostina a farmi correre molto più piano rispetto al mio ritmo!”.
Giulio – “Carlotta non sa andare piano, come tutti gli amatori. Fosse per lei, farebbe sempre e solo lavori di qualità. Quando si affronta l’allenamento per la maratona, invece, ma anche per altre gare, è importante inserire degli allenamenti di recupero in cui, per una volta, si corre senza guardare il Garmin”.
Carlotta si è allenata fino ad oggi con un Forerunner 935, come quello che usa sempre Giulio, in allenamento e in gara.
Giulio – “Quando si imposta l’allenamento per la maratona nulla deve essere trascurato e il 935 fornisce dati che è importante analizzare, meglio ancora se associato alla fascia cardio. Le dinamiche di corsa, ad esempio. Carlotta rimbalza molto quando corre: questo significa che per ottimizzare il rapporto tra le energie spese e l’efficacia della corsa, occorrerà lavorare sulla lunghezza del passo e sull’oscillazione”.
“Il Forerunner, poi, è un’ottima guida per quando si allena da sola. Posso accompagnarla solo una volta alla settimana, è importante che sappia cosa deve fare anche se io non ci sono. Di solito, da Garmin Connect le carico sul Forerunner il programma e lei non deve fare altro che premere Start e seguire i segnali acustici per cambiare intensità, gestire progressioni e ripetute. Anche se, ovviamente, ci prova sempre a cambiare allenamento”.
Carlotta – “Lui è molto severo e capisco che un allenamento per la maratona non si può prendere sottogamba. Quindi alla fine faccio tutto quello che mi dice, anche se immancabilmente finiamo a bisticciare: perché mi fa andare troppo piano o perché mi inserisce due allenamenti in un giorno. E guai se non rispetto il passo previsto dalla tabella o non prendo il lap! Chi ci vede correre potrebbe tranquillamente scambiarci per Sandra e Raimondo: certi siparietti!”.
“Ci vogliamo bene e essere una coppia affiatata significa anche questo, ma diciamo che non lo vedo molto portato per allenare delle donne!”.
In questi giorni si stanno allenando insieme, a Livigno, e c’è da scommetterci che Giulio non farà sconti quanto a tabelle.
Carlotta – “Io ne approfitterò per provare il nuovo Forerunner 645 Music. Un modello forse più adatto a me e alle mie esigenze”.
Giulio – “In effetti per Carlotta il 935 ha funzioni anche troppo evolute, è pur sempre uno sportwatch per il triathlon. Diciamo che mi ci diverto più io di lei: scaricando gli allenamenti e analizzando i dati. Avrà modo di testare il 645 tra salite e fartlek. Le temperature di Livigno sono ideali per provare qualche allenamento intensivo e fare un po’ di km. E sicuramente con la musica sentirà meno la fatica”.
Carlotta – “Sono curiosa di provarlo, è anche più leggero. Il 935 è spettacolare ma in effetti non sfrutto a pieno tutte le funzioni. A me basta avere il GPS, la frequenza cardiaca, rilevata al polso quando non ho la fascia cardio, il riepilogo dei km. Anche quelli che faccio camminando, con il nostro cane. Ci facciamo spesso delle belle passeggiate e anche questo aiuta a mettere km in cascina”.
Gambe in spalle, dunque. Valencia è sempre più vicina.