Pacific Crest Trail, l’Everest del trekking
4286 km di cammino, lungo la costa del Pacifico, attraversando le catene montuose degli Stati Uniti, dal confine con il Messico a quello con il Canada: è il Pacific Crest Trail, una sfida ai limiti dell’impresa, ma anche un viaggio incredibile, un’esperienza unica a contatto con la natura.
Si scrive PCT, si legge Pacific Crest Trail
C’è un lungo, lunghissimo sentiero che unisce Campo, un piccolo paesino del Sud California al confine con il Messico, al Manning Park, nella Colombia Britannica, a pochi km dalla frontiera tra Usa e Canada. È il Pacific Crest Trail, il Sentiero delle Creste del Pacifico, concepito nel 1932 da Clinton Churchill Clarke e riconosciuto come National Scenic Trail, ovvero “sentiero panoramico nazionale” nel 1968.
È lungo 4286 km, attraversa tre Stati (California, Oregon, Washington), 25 foreste e 7 parchi nazionali tra cui il famoso parco di Yosemite. È il più occidentale dei tre sentieri che formano la Triple Crown of Hiking (Pacific Crest Trail, Sentiero degli Appalachi e Continental Divide Trail), ovvero l’insieme dei tre maggiori percorsi escursionistici degli Stati Uniti d’America.
Percorrerlo significa avventurarsi in un cammino che dura circa 5 mesi, passare da 43 a 4.000 metri di altitudine, attraversare deserti e catene montuose, passare dalle strade assolate della California alle cime innevate della Sierra Nevada. Lungo il percorso ci si gestisce in autosufficienza, si cammina con lo zaino in spalla e si dorme principalmente in tenda, anche se non mancano ostelli, B&B e campeggi. Inoltre, anche se rari, si possono incontrare i cosiddetti Angels Trail, cittadini americani, famiglie, che offrono ospitalità a chi affronta il PCT. È una sfida e non è per tutti. Richiede esperienza e mesi di preparazione. Ogni anno ci provano in 300 e 120 devono desistere dal portarlo a termine.
A piedi, ma non solo, sul Pacific Crest Trail
La maggior parte degli escursionisti scelgono di percorrere a piedi il Pacific Crest Trail. I lunghi cammini, ancor più se estremi, hanno per molte persone un valore simbolico, quasi catartico. Tuttavia non è l’unico modo di affrontarlo. Il Pacific Crest Trail si può percorrere anche a cavallo e in bici. Se si scelgono le due ruote, si può seguire il Pacific Crest Bicycle Trail (PCBT), un percorso di 4.000 km che corre parallelo lungo lo stesso asse del PCT, con cui si interseca in 27 punti.
Come prepararsi per il Pacific Crest Trail
La preparazione per affrontare il Pacific Crest Trail richiede in media tra i 5 e gli 8 mesi. Va da sé che chi ha esperienza in fatto di trekking è avvantaggiato: sa cosa vuol dire affrontare lunghi cammini, gestire i cambiamenti del clima, organizzarsi per gli approvvigionamenti, dormire in una tenda. Per chi non è esperto, avventurarsi in un cammino così lungo è sicuramente più rischioso, da diversi punti di vista. Noi, lo sapete, siamo per le sfide, vi aiutiamo ogni giorno a superare i vostri limiti ma la vostra sicurezza è e sarà sempre più importante di un obiettivo da raggiungere. Quindi, se state pensando di affrontare il PCT attrezzatevi prima di tutto di buonsenso.
Per prepararvi a percorrere il Pacific Crest Trail dovrete allenarvi a camminare con uno zaino sulle spalle (assicuratevi che non superi il 10% del vostro peso corporeo, ma più è leggero meglio sarà per voi), in pianura ma anche in montagna, per imparare a gestire salite, dislivelli e cambi di quota, in qualunque condizione climatica, dal caldo afoso al freddo invernale, dalla pioggia al vento. Non sarà facile allenarvi in tante diverse condizioni e, anche per questo, lo ripetiamo, il PCT non è una sfida adatta a tutti o che si può improvvisare.
Qualche consiglio per organizzare il percorso
Fondamentale, per affrontare un trekking così lungo e impegnativo è impostare il percorso e scegliere il periodo più adatto. Il Pacific Crest Trail dura mesi e attraversa tre diversi Stati: vi troverete a fare i conti con condizioni climatiche anche estreme.
Potete scegliere se percorrerlo da Sud a Nord (come fanno la maggior parte degli escursionisti) oppure in direzione inversa. Nel primo caso, il periodo migliore in cui partire, per gestire clima e temperature, è fine aprile, per arrivare a destinazione tra settembre e ottobre. Questo significa programmare di percorre una media – indicativa e variabile – di 32 km al giorno. Per chi parte invece da Nord, diretto in California, è consigliabile partire nel mese di giugno, per concludere il cammino attorno al mese di novembre.
L’attrezzatura per il Pacific Crest Trail
Prima di elencare l’attrezzatura necessaria per affrontare il Pacific Crest Trail è bene ricordare una cosa: per cinque mesi lo zaino da trekking sarà in qualche modo la vostra casa. Scegliere come riempirlo sarà fondamentale ma non semplice. Lo zaino dovrà contenere tutto ciò che vi serve ma, allo stesso tempo, pesare il minimo indispensabile. Valutate ciò che è davvero essenziale e lasciate a casa ogni cosa che possa essere superflua. Soprattutto, fate un elenco di tutto quello che dovete per forza portare con voi da casa. Il resto potrete invece acquistarlo lungo il percorso. Se, comunque, lo zaino dovesse essere troppo pesante, potete programmare la spedizione di una parte del materiale nei vari uffici postali che troverete lungo il cammino.
Indispensabile, oltre allo zaino, saranno tenda e sacco a pelo, e almeno due paia di scarpe da trekking, da alternare in base al terreno e alle condizioni meteo (leggera per i deserti e il bel tempo, più pesante e in Gore-tex per riparare i piedi da freddo, pioggia e fango).
Con Garmin lungo il Pacific Crest Trail
Percorrendo oltre 4.000 km vi troverete al cospetto di veri e propri capolavori della natura. Luoghi incontaminati, spazzi immensi e panorami da togliere il fiato. Attraverserete il parco nazionale di King Canyon e il Sequoia National Park, dove risiede a dimora il General Sherman, una sequoia gigante che è anche l’albero più grande del mondo. Avanzerete lungo il celebre parco di Yosemite, uno dei più belli e spettacolari di tutti gli Stati Uniti.
Vi sarà utile una mappa, cartacea ma anche elettronica, come questa, la mappa topografica della Trailhead Series USA di Garmin dedicata proprio al Pacific Crest Trail. È una mappa digitale in scala 1:24.000 altamente dettagliata. Include linee batimetriche, le altezze topografiche, vette, linee costiere, fiumi, laghi, punti d’interesse, parchi nazionali, statali e locali, foreste, confini di aree ricreative e naturali, ma anche campeggi, prospettive panoramiche e aree picnic, attività commerciali e molto altro ancora. I dispositivi Garmin compatibili sono molti e, tra questi, ci sono anche alcuni dei migliori strumenti GPS per il trekking che vi avevamo segnalato, tra cui l’orologio Garmin fēnix 6 e il portatile GPSMAP 66.
Per affrontare un percorso così impegnativo il GPS sarà fondamentale, ma non sufficiente. Attraverserete canyon e foreste, crinali e laghi, sarete lontani dai centri abitati e molto spesso dovrete fare i conti con l’assenza di copertura GSM. Il vostro smartphone, insomma, vi servirà solo per scattare foto e girare video, non certo per chiamare i soccorsi in caso di necessità. Per questo, Garmin inReach Mini è lo strumento GPS che dovreste portare sicuramente con voi: sta in una tasca e permetterà invece di comunicare in qualunque momento e in qualunque luogo vi troviate, anche il più remoto e isolato.
Anche solo per dire a casa che state bene.
E non è poca cosa.
Curiosità sul Pacific Crest Trail…
- A decretare la celebrità del PCT fu, nel 2014 il film Wild, tratto dal romanzo autobiografico della scrittrice Cheryl Strayed che scelse di raccontare così il suo cammino e la sua esperienza di rinascita grazie al Pacific Crest Trail. Dalla sua uscita nelle sale la presenza di escursionisti lungo il Pacific Crest Trail ha subito un aumento considerevole, tanto da far parlare di Wild effect;
- Il primo italiano a completare il Pacific Crest Trail fu Lorenzo Barbiè, nel 2008. Dalla sua esperienza è nato un libro, Pacific Crest Trail – A piedi sulle montagne del Far West;
- Martin Papendick, fu invece il primo, nel 1952, a percorrere il sentiero dalla Columbia britannica al confine tra California e Messico, prima ancora che venisse inaugurato il PCT;
- La prima donna a portare a termine il Pacific Crest Trail fu Mary Carstens, nel 1972;
- Nel 2004 Scott Williamson percorse il Pacific Crest trail in entrambi i sensi, in un unico viaggio di andata e ritorno: 8.530 km in 197 giorni. Nel 2006 ripetè l’impresa impiegando due settimane in meno.
- Il record però appartiene a Josh Garrett: 59 giorni, 8 ore e 14 minuti.