BY#4 – Matteo, 12 ore di bici e una mezza maratona
Oggi vi raccontiamo il Beat Yesterday di Matteo Brocchieri, 34 anni e una doppia passione: per la bici e per la corsa, che ha unito in una sfida davvero emozionante.
Come nasce un #BeatYesterday
Matteo ha 34 anni – appena compiuti -, vive a Monza e fino a pochi anni fa, come molti suoi coetanei, giocava a calcio.
“Poi ho voluto provare qualcosa di diverso e ho iniziato a correre e ad andare in bici – ci spiega -. Ho un negozio, quindi mi alleno fuori dagli orari di lavoro, al mattino e alla sera. Non seguo tabelle particolari, semplicemente mi alleno e, appena posso, mi sposto in bici, anche per andare al lavoro”.
Una passione iniziata per caso ma che, fin da subito, lo ha conquistato.
“Negli sport di resistenza, specie su lunghe distanze, è la testa che fa la differenza e quella non mi manca. L’anno scorso sono andato in bici da Torino fino a Capo Nord, in 18 giorni. E durante l’estate ho partecipato alla D+ Ultracycling Dolomitica, 687 km e 16.400 mt di dislivello”.
Insomma, ogni scusa è buona per rilanciare e puntare alla prossima sfida.
L’ultima è arrivata poche settimane fa.
“L’idea è nata mentre ero sotto l’ombrellone. Ho visto che proprio a Monza si correvano due gare: la MonzaGaten12ore, una notturna in bici, e la GatenMonza21km, una mezza maratona. Mi sono detto, perché non provare a correrle entrambe?”
La preparazione
La prima cosa a cui Matteo ha pensato è stata crearsi una crew, un gruppo di supporters che potessero aiutarlo nell’impresa: pedalare per 12 ore e poi correre una mezza maratona. Ha voluto con sé il suo amico Simone che, dice, lo accompagna in ogni avventura, Romina, la sua fisioterapista e Davide, il suo meccanico di fiducia.
“Sapevo che avere vicino le persone giuste avrebbe fatto la differenza. Per pedalare per 12 ore, di notte, su uno stesso circuito, hai bisogno del tifo degli amici! E anche di un buon massaggio”.
La preparazione? Non c’è stata. Con buona pace degli allenatori.
“Non avevo bisogno di lavori particolari, corro e pedalo ogni giorno. I km nelle gambe ci sono, distanze lunghe ne ho già corse, anche una mezza maratona, proprio a Monza. Dovevo solo capire se ero in grado di pedalare 12 ore e poi correre 21 km. In fondo non lo avevo mai fatto ma, per la mia esperienza, so che quando vuoi davvero qualcosa, riesci a ottenerlo“.
MonzaGaten12ore + GatenMonza21km è il Beat Yesterday di Matteo
Lo scorso 12 settembre 2020, Matteo si è presentato all’autodromo di Monza ed è salito in sella alla sua bici: “La Scott Addict 10 disc grey, una bomba di bici. Quella con cui ho pedalato fino a Capo Nord mi è stata rubata…”.
“Ogni 3-4 ore facevo una pausa per mangiare e poi ripartivo. Le gambe giravano bene, ma su circuito, di notte, non è stato semplice. Mi davo obiettivi a breve termine e cercavo di pensare a quanto avessi già pedalato, più che ai km che mancavano. Controllavo il mio Edge, per verificare velocità e km e cercare di dosare le forze in vista della 21 km. Mi ha aiutato tanto il supporto degli amici. Credo che quello sia stato il mio segreto, ciò che mi ha fatto tenere duro”.
In 12 ore Matteo ha percorso 400 km in sella alla sua bici.
“Mi sono fermato un’ora per recuperare, ne ho approfittato per un massaggio, che mi ha rimesso in sesto, e poi sono ripartito”.
I primi km di corsa sono filati via lisci. Complice anche l’adrenalina della pedalata, Matteo è riuscito a tenere un buon passo. Poi un problema alla milza lo ha costretto a rallentare.
“Sulla mezza ho un personale di 1h15′ ma a quel punto non mi interessava migliorarlo, né guardare il tempo. L’importante era riuscire ad arrivare al traguardo, dove mi aspettava Tatiana, la mia ragazza. E così è stato. All’ultimo chilometro, quando ho capito che ce l’avevo fatta, mi sono emozionato. Quando parti hai un obiettivo ma non puoi sapere se riuscirai a raggiungerlo oppure no. E quando accade… l’emozione è incredibile“.
“La mia prossima avventura? Il mio prossimo Beat Yesterday? Ora mettiamoci al lavoro per trovarlo. Aiutatemi anche voi, datemi qualche idea. Di sicuro, però, non mi fermo qua!”
Un altro Beat Yesterday conquistato.
Da raccontare e condividere.
Anche tu, come Matteo, hai superato il tuo personale Beat Yesterday? Vogliamo darti voce, perché tu possa essere di ispirazione e motivazione per tutti gli altri. Raccontaci la tua storia.