BY#13 – La passione che muove ogni cosa
Samuele Meucci è uno dei vincitori dei Garmin Beat Yesterday Awards 2020. 39 anni, di Firenze, è sempre stato uno sportivo. Ha iniziato da piccolo, sulle pista di atletica e da grande si è messo alla prova sulla maratona; poi ha unito la passione per la corsa a quella per la montagna e ha iniziato a dedicarsi al trail running, specie sulle lunghe distanze. Al suo attivo ha, tra le altre, la gara del Tor des Geants, che ha portato a termine due volte.
“Mio padre mi ha fatto innamorare dello sport e anche della montagna – ci spiega -. Fin da quando ero piccolo abbiamo sempre trascorso le vacanze a Pejo, in Val di Sole, dove ancora oggi vado con la mia famiglia. Anche lui era uno sportivo. Aveva la passione per la bicicletta”.
Quelli tra il 2011 e il 2013 sono stati, per Samuele, anni molto difficili. Nel giro di poco tempo ha perso entrambi i genitori e un carissimo amico, con cui era solito condividere le uscite in montagna. Un periodo buio, da cui non è stato facile uscire.
“Ho vissuto per molto tempo quasi in uno stato catatonico. Quello che era successo mi aveva tolto la voglia di fare qualsiasi cosa. Non sapevo cosa fare, mi sembrava che tutto fosse perso, anche le gare che facevo, perché non potevo condividerle con loro”.
Un nuovo progetto per ricominciare a vivere
La forza per andare avanti e rialzare la testa Samuele l’ha trovata nelle radici della sua passione, nei suoi legami più forti: la corsa, la bici, la montagna. La sua sfida è un viaggio non stop da Firenze a Pejo (fino al campeggio dove trascorrono ogni estate) alternando bici e corsa. Ci proverà ad agosto 2021, se l’emergenza sanitaria glielo consentirà.
“L’idea è partire da casa e percorrere la Via degli Dei fino a Bologna, per poi montare in sella alla bici di mio padre e raggiungere il Lago di Molveno. Da lì, proseguire in direzione Pejo ancora a piedi, passando dalle Dolomiti del Brenta. In questo viaggio, sarò da solo, se si escludono le persone che mi consegneranno la bici a Bologna e la riprenderanno in Trentino. Sarebbe uno dei miei sogni”.
E non solo.
“Di ciclismo non sono esperto. Ma ho la bici di mio padre e usarla in questo viaggio sarà anche un modo per sentirlo più vicino. Quando arrivano i momenti bui devi andare avanti a testa alta. Questo è lo spirito che mi ha motivato in tante gare. Per me Beat Yesterday è lo stimolo a non fermarmi a quello che è già stato, ma guardare oltre, anche per dare il buon esempio ai miei figli. Mi dicono che sono pazzo a fare certe gare ma quando mi vedono arrivare al traguardo capiscono che se uno vuole può arrivare dappertutto. E credo sia un buon insegnamento”.
In questa sfida, saremo al fianco di Samuele.
“Ho già trovato alcune tracce da scaricare sul mio fēnix 6 Solar, quindi speriamo in un anno buono e vediamo quello che potremmo tirare fuori! Porterò con me, così come faccio sempre, la foto dei mie genitori e del mio amico”.
A loro e al loro ricordo dedicherà la sua impresa.