Bicicletta e Formicolio
Chi è abituato a pedalare e ama passare il proprio tempo libero in bicicletta conosce bene i vantaggi di questa attività, perfetta per tonificare la muscolatura, migliorare le funzioni cardio respiratorie e tenere sotto controllo il peso corporeo. Stare seduti su un sellino non rappresenta tuttavia una posizione tra le più comode, soprattutto se protratta per lungo tempo, dato che comporta una postura che se non attentamente studiata può dar luogo a disturbi fisici di varia natura.
Tra i fastidi che possono insorgere in bicicletta il formicolio a mani, collo, piedi e soprasella è sicuramente uno dei più diffusi ed è in genere causato da un errato assetto. Spesso inoltre ai problemi legati alla postura in bici si uniscono cicli di allenamento che non tengono conto dei tempi di recupero e appesantiscono i muscoli, costringendoli a ritmi eccessivi in condizioni non ideali.
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Le Cause del Formicolio Quando si va in Bici
Il formicolio in bicicletta è un problema che colpisce tanto gli appassionati quanto gli escursionisti della domenica e si manifesta in genere durante l’attività, attraverso un intorpidimento diffuso soprattutto alle mani, ma che può interessare anche collo, piedi e zona perineale.
La causa principale è generalmente legata alla postura, soprattutto per quanto riguarda la posizione in sella, un aspetto talvolta trascurato ma di fondamentale importanza per qualità dell’azione sui pedali.
Nel ciclismo infatti il nostro corpo è vincolato al mezzo: sella, manubrio e pedali sono le parti di contatto ed è di estrema importanza che il peso sia distribuito equamente, attraverso il giusto rapporto tra l’altezza della sella e quella del manubrio. Vediamo insieme dove si manifesta, quali sono le cause e qualche pratico suggerimento per prevenire il formicolio sulla bici.
- Mani. Il formicolio alle mani in bicicletta è uno dei fastidi più ricorrenti e può manifestarsi anche dopo pochi chilometri di attività: in genere è causato da un aumento della pressione sul palmo della mano, nell’area in cui passano il nervo mediano e ulnare. Il motivo è semplice: attraverso la presa sul manubrio le mani ci ancorano alla bicicletta, la governano, danno la direzione desiderata e aiutano a mantenerci in equilibrio. Ma non solo: le mani hanno il compito di sostenere il peso della testa e del busto, generalmente protesi in avanti, durante la pedalata. Un’errata posizione o una distribuzione del peso sbilanciata possono provocare un’eccessiva pressione sull’area del palmo e contribuire a far insorgere il formicolio quando si va in bici. In genere le origini del problema vanno ricercate nell’errato rapporto tra altezza della sella e del manubrio. Un’eccessiva altezza del sellino, o una posizione della punta inclinata verso il basso, ad esempio porta a sbilanciare il peso del busto in avanti e portare le mani a un lavoro più intenso.
- Collo. Anche il formicolio in bicicletta al collo e alla zona cervicale è in genere strettamente correlato alla postura delle mani. Una posizione troppo vicina tra manubrio e sella infatti può obbligare il ciclista ad incurvare in maniera accentuata la schiena e ad incassare la testa tra le spalle, provocando intorpidimento e irrigidimento muscolare.
- Piedi. Il formicolio in bicicletta, soprattutto nel ciclismo su strada, può interessare anche i piedi. Si tratta di un fenomeno meno diffuso, in genere dovuto a un’errata posizione delle tacchette di aggancio dello scarpino sul pedale. Le tacchette infatti devono essere regolate in maniera da coincidere perfettamente con la zona metatarsale del piede: è in questo punto che l’energia sprigionata dai muscoli di busto e gambe viene trasferita in maniera più incisiva sulla leva pedale. Una posizione avanzata delle tacchette obbliga invece le dita dei piedi a compiere uno sforzo durante la spinta e provoca fastidi e intorpidimento. È inoltre importante che la legatura dello scarpino non sia troppo stretta, in modo da tener conto del gonfiore ai piedi nelle giornate calde.
- Soprasella. Poco diffuso ma molto fastidioso, il formicolio nella zona perineale può diventare invalidante nell’attività di pedalata, fino a costringere il ciclista a cambiare continuamente posizione per alleviare il dolore e ad alzarsi sui pedali per cercare sollievo, con un aumento del dispendio energetico. Anche in questo caso l’origine di questa noia è da ricercare nell’assetto e a poco serve provare a porre rimedio cambiando sellino se non si corregge la postura.
La maggior parte dei fastidi dati dal formicolio in bicicletta sono dunque risolvibili con una consulenza biomeccanica, che tenga conto delle caratteristiche fisiche, del mezzo e della postura: con un po’ di pazienza e attraverso un’attenta regolazione del rapporto tra altezza della sella e del manubrio è possibile migliorare le proprie performance e godere di una pedalata in maniera davvero appagante.
Allo stesso modo occorre programmare con attenzione il proprio allenamento evitando carichi di lavoro eccessivi e alternando uscite impegnative a pedalate defaticanti.
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