Tattica di Regata: la Partenza
La partenza in una regata d’altura rappresenta un momento di fondamentale importanza che può influenzare non solo la navigazione ma anche l’esito finale. Chi ha avuto modo di osservare, dal vivo o davanti alla TV, questa delicata fase si è trovato di fronte lo spettacolo offerto dalle imbarcazioni, impegnate ciascuna in una serie di manovre e correzioni di rotta per garantirsi la miglior posizione al momento dello start.
Ma quale è il miglior approccio per la partenza in regata? Per rispondere a questa domanda occorre ripercorrere le fasi che la precedono e analizzare gli aspetti che influenzano le scelte gli equipaggi.
Fondamentale in questa fase è la lettura delle condizioni meteo e del vento. Avere una strumentazione di bordo precisa e performante può costituire quindi, assieme all’esperienza e a un equipaggio affiatato, un elemento di vantaggio in grado di consentire alla barca di arrivare all’appuntamento nel migliore dei modi.
I display multifunzione Garmin marine, insieme ai sensori di bordo, sono ideali per integrare l’osservazione con dati precisi e affidabili sulla direzione e sulla velocità del vento, e consentono di effettuare la migliore scelta in navigazione.
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Cosa considerare per partire bene in una regata d’altura
Qual è la partenza perfetta in un campo di regata? Gli elementi che determinano questo particolare e complicato momento sono numerosi e tutti importanti: per questo motivo non è affatto detto che l’imbarcazione che si presenta sulla linea per prima al colpo di cannone sia avvantaggiata rispetto alle altre.
Sono comunque determinanti, oltre a una barca performante per la regata, la strategia che si decide a terra, la scelta delle vele, una corretta lettura dei fenomeni atmosferici e delle previsioni meteo: per questo motivo l’ora che precede il via è di fondamentale importanza. Cerchiamo di capire dunque quali sono gli elementi da tenere in considerazione per il miglior approccio alla partenza in una regata d’altura.
ARRIVARE IN ANTICIPO. Avete fatto un briefing con l’equipaggio, avete controllato l’attrezzatura, scelto le vele e siete rimasti costantemente aggiornati sulle condizioni meteorologiche. Non vi resta dunque che uscire in mare e avvicinarvi al campo di regata possibilmente in anticipo di almeno 45 minuti rispetto all’orario della partenza: ciò vi permetterà di effettuare alcune prove di bolina e di ipotizzare con maggior cura i possibili mutamenti delle condizioni atmosferiche. Potrete inoltre provare ad approcciarvi alla linea di start da entrambi i lati, misurarne la lunghezza e il tempo di percorrenza e verificare la perpendicolarità rispetto alla direzione del vento: sarà fondamentale per un avvicinamento ideale alle fasi che precedono lo sparo del cannone e per la scelta del lato. Anche la corrente deve essere adeguatamente misurata e valutata, in base alla direzione e all’intensità, per determinare il corretto avvicinamento al via.
TIMING E VELOCITA’. Per una partenza vincente in una regata, il timing è fondamentale: è importante infatti cercare di farsi trovare sulla linea di partenza nel momento dello start. Essere nel posto giusto al momento giusto però non è sufficiente: occorre infatti attraversare la linea alla massima velocità possibile. Per questo motivo è fondamentale calcolare con esattezza la direzione del vento, avere individuato il giusto corridoio tra le barche, avere ben chiaro il rapporto tra velocità e tempo di percorrenza dello spazio che ci separa dalla linea e accelerare quando mancano pochi secondi al via, cercando di non varcarla anzitempo e incappare quindi in una penalizzazione.
VENTO PULITO. Nelle fasi che precedono la partenza di una regata è fondamentale la ricerca del vento pulito, che soffia quindi direttamente sulle nostre vele senza ostacoli rappresentati da altre imbarcazioni o, qualora ci trovassimo in prossimità di coste, da elementi orografici. Si tratta di un aspetto di non poco conto che può portarci a scegliere di rinunciare a una posizione più vantaggiosa nella speranza di avere un vento di qualità e libero da turbolenze che ci aiuti a prendere velocità al momento giusto. Allo stesso modo può essere utile partire in base al lato di bolina che si ritiene migliore, al fine di arrivare in quella zona per primi e avere la possibilità di scegliere liberamente le traiettorie da seguire.
SCEGLIERE IL LATO GIUSTO. Il primo lato di bolina è fondamentale per l’esito della regata ed è fortemente influenzato dalle scelte fatte durante la partenza, la cui linea passa idealmente nello spazio che divide la barca della giuria dalla boa e generalmente è posizionata perpendicolarmente alla direzione del vento, in una situazione neutra: in questo caso entrambi i lati sono ugualmente validi. Le variazioni di direzione rendono invece uno dei lati favorito rispetto ad un altro e obbligano gli equipaggi a operare una scelta. Se ci si aspetta che il vento tenderà a ruotare verso destra la scelta corretta sarà quella di partire dal lato occupato dalla barca comitato, in modo tale da poter bordeggiare sulla destra del campo. Se ci si aspetta che soffierà da sinistra sarà invece la parte della boa ad essere quella preferita dagli equipaggi.
L’esperienza in queste situazioni gioca un ruolo fondamentale: avere un equipaggio affiatato inoltre consente di gestire e interpretare al meglio le situazioni e gli imprevisti.
Altrettanto importante è una strumentazione di bordo efficiente e precisa in grado di fornire dati essenziali per formulare corrette valutazioni.
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