Che cos’è lo Stand Up Paddle
Il termine SUP, acronimo di Stand Up Paddle, indica una disciplina sportiva ibrida tra canoa e surf che ha appassionato negli ultimi anni sportivi e atleti di tutto il mondo.
Nato infatti dall’unione dei termini Stand Up, che significa “in piedi” e Paddle, corrispondente ad una particolare tipologia di remo, vuol dire letteralmente stare in piedi con la pagaia.
Dalla traduzione letterale del termine è dunque piuttosto semplice capire in che cosa consiste il SUP: si tratta in sostanza di uno sport che si pratica al di sopra di una tavola in equilibrio sull’acqua remando grazie all’uso di una pagaia.
Ma da dove nasce lo Stand Up Paddle? Ripercorriamo insieme la sua storia per capire quali sono le origini del SUP moderno.
Dove è nato il SUP
Il SUP nasce ai tempi dell’esploratore inglese James Cook. Menzionato spesso nei suoi diari come una sorta di tavola utilizzata nella seconda metà del 1700 dagli abitanti delle Hawaii per spostarsi nell’acqua durante le attività di pesca, nel tempo si è trasformato in una disciplina molto versatile, capace di racchiudere al suo interno contemporaneamente diverse attività.
Il SUP moderno, più precisamente, venne introdotto da alcuni surfisti che nella prima metà del Novecento iniziarono a remare in piedi su tavole da surf di grosse dimensioni, utilizzando pagaie doppie da kayak o remi da canoa.
Fu soltanto nella seconda metà degli anni Novanta però che la disciplina si trasformò in un vero e proprio sport, grazie al contributo di alcuni istruttori di surf che iniziarono a pagaiare su tavole tandem con remi sempre più lunghi.
La nuova variante di questo sport guadagnò rapidamente consensi e presto iniziarono ad essere organizzate le prime competizioni su nuovi tipi di tavola, sulle onde o sotto forma di gare di velocità, gare che dal continente americano si diffusero piano piano in tutto il mondo coinvolgendo un numero considerevole di windsurfers e appassionati del settore.
Oggi lo Stand Up Paddle viene considerato una disciplina agonistica che fa parte di un circuito professionistico già dal 2008 e di un Campionato del mondo per nazioni dal 2012.
Per questo motivo sono nati strumenti specifici per il monitoraggio delle attività, ideali per chi inizia ma anche per chi intende cimentarsi nelle competizioni. A questo proposito Garmin Quatix 7 è lo strumento perfetto per pianificare al meglio i vostri allenamenti, grazie ad una serie di funzioni utili sia dentro che fuori dall’acqua: oltre agli avvisi sul tempo di recupero, l’orologio vi aiuterà a tenere traccia della distanza percorsa, del numero e della frequenza delle vogate.
Il SUP e le sue varianti
Che cosa si intende oggi dunque per Stand Up Paddle? E quali sono le specialità in cui la disciplina si è differenziata nel tempo?
Oggi la tavola SUP viene utilizzata in diversi tipi di attività e con diverse modalità, dal cruising all’adventure, fino al fitness, a seconda del luogo in cui la disciplina viene praticata: in mare o presso i laghi ci si può cimentare nel Cruising, mentre con l’Adventure si raggiungono luoghi inesplorati, dilettandosi tra giri delle isole e grotte.
Tra le specialità anche la versione fitness con cui è possibile praticare diverse discipline sportive, dallo yoga al pilates, naturalmente sopra la tavola.
Le competizioni spaziano invece dagli sprint brevi alle lunghe distanze, riservate quasi esclusivamente ai professionisti. Punto in comune delle varie tipologie di SUP è l’esecuzione: il movimento della pagaia avviene in tre fasi cioè immersione, spinta e recupero della pala dall’acqua.
Il SUP può rappresentare anche una semplice attività da diporto con cui dilettarsi per ammirare il paesaggio: le tavole, di dimensioni più grandi per reggere il peso del surfista e consentire un utilizzo in piedi in condizioni di maggiore stabilità, possono essere sia gonfiabili, più adatte ai principianti e alle uscite brevi, che rigide, più indicate per le pagaiate lunghe e intense.
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