Meglio Correre su Strada, Sterrato o Sabbia?
Quando la corsa diventa una passione, creare una routine di allenamento è fondamentale, ma con il passare del tempo possono subentrare noia e monotonia e si tende a perdere motivazione.
Un modo per evitare che ciò accada è sicuramente alternare diversi tipi di terreno per allenarsi: cambiare superficie offre nuovi stimoli, non solo mentali ma anche fisici, aggiungendo varietà all’allenamento in modo da renderlo più efficace.
Ma dove è meglio correre: su strada, sterrato o sabbia?
Soprattutto per il trail running è fondamentale adattarsi a diversi tipi di percorsi, sfruttando i boschi, sentieri lungo i fiumi o vicino al mare e le spiagge meno frequentate per allenarsi, in base al livello di esperienza.
Se vi manca l’ispirazione, gli orologi Garmin della serie Enduro vi aiutano a scegliere i migliori tracciati su strada, sterrato o sabbia: grazie alle informazioni in tempo reale su ascese effettuate e residue, inclusa pendenza, distanza e dislivello, oltre che su discese anche su percorsi in pianura, saprete sempre come regolare il passo a seconda dei diversi terreni su cui vi allenate.
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Strada, Sterrato o Sabbia: dove è meglio correre e perchè
Il tipo di terreno gioca un ruolo fondamentale per il runner, influenzando in modo significativo la capacità dei muscoli e dei tendini di sfruttare la forza di tipo elastico e reattivo, detta anche stiffness.
A parità di ritmo, questa incide in modo molto differente sul dispendio energetico e sulle performance: più il terreno sarà duro, più aumenterà la forza di impatto, tuttavia anche scegliere un fondo eccessivamente morbido può esporre al rischio di infortuni.
Soprattutto se si ama la corsa in montagna o si ha l’obiettivo di allenarsi per un trail, è importante scegliere percorsi simili al terreno di gara, sia in termini di lunghezza che di dislivello.
Dove è meglio correre dunque? Ecco una panoramica sulle principali caratteristiche e i vantaggi che contraddistinguono la corsa su strada, sterrato o sabbia e come sfruttare i diversi tipi di terreno in funzione degli obiettivi prefissati.
- Correre su asfalto. Particolarmente indicato per gli allenamenti di qualità, l’asfalto è sicuramente il terreno ideale per chi cerca di effettuare la migliore prestazione, ma la linearità dei percorsi su strada non consente di esercitare la capacità propriocettiva, una delle componenti fondamentali che bisogna esercitare se si vuole allenarsi per il trail running. Sebbene consenta di tenere un ritmo più regolare, favorendo la spinta propulsiva dei muscoli della gamba e del piede, dall’altra però questo terreno non sollecita adeguatamente le strutture dell’apparato muscolo scheletrico, di norma attivate con altri tipi di training, più indicati per chi pratica la corsa in montagna.
- Correre su sterrato o terra battuta. Ideale per testare dislivelli differenti e abituarsi a diversi tipi di appoggio, lo sterrato è un ottimo allenamento per chi pratica il trail running: essendo un tipo di terreno a minore impatto, può diventare spesso un’ottima soluzione per i medi e le ripetute, a patto che non sia eccessivamente sconnesso. Anche quando è in piano, questo training implica uno sforzo particolarmente intenso a causa del grip più ridotto con il suolo e richiede una buona tecnica, soprattutto in caso di fondo dissestato e irregolare. Tra i vantaggi, invece, vi è la capacità che questo tipo di corsa offre di migliorare nell’atleta l’abilità di mantenere l’equilibrio su pietre o fondo erboso, permettendo di allenare così propriocettività e forza.
- Correre sulla sabbia. Sebbene sia particolarmente morbida, la sabbia è uno dei terreni più insidiosi che espone spesso ad un alto rischio di infortunio. Tuttavia allenarsi in spiaggia può essere utile per migliorare la potenza della falcata e rinforzare la muscolatura, in particolare quella di polpacci e quadricipiti. Se si sceglie questo tipo di fondo per allenarsi, è consigliabile prediligere il bagnasciuga, più compatto e duro, cercando di prestare attenzione alle possibili inclinazioni del terreno e invertendo il senso di marcia per non creare squilibri nella postura. Meglio evitare le uscite lunghe per non affaticare muscoli e tendini e prediligere allunghi o, meglio ancora, esercizi a piedi nudi, come le andature, per rinforzare piedi e caviglie.
Quindi, ricapitolando, dove è meglio correre?
Per allenarsi ai percorsi trail è meglio correre sia su strada, che su sterrato o sabbia, alternando i diversi tipi di terreni per abituare il corpo a salite e discese e per far lavorare tutti i muscoli, così da aumentare elasticità ed efficienza.
Alternare asfalto e sterrato, può anche rappresentare una valida soluzione per prepararsi ad una gara, curando il potenziamento muscolare e allenando al tempo stesso la velocità. I terreni irregolari favoriscono la concentrazione e imprimono una forza diversa ai muscoli, pertanto sono indispensabili per allenare sia l’aspetto mentale che fisico, soprattutto se si ha in programma di affrontare gare trail, dove la varietà dei percorsi è una delle principali difficoltà, con cui ci si deve confrontare.
Per ottenere il meglio da ogni uscita è fondamentale inoltre dotarsi di un buon dispositivo GPS: con un orologio come il Garmin Enduro 2 al polso sarete in grado di adattarvi ad ogni ambiente e di scoprire come il vostro corpo reagisce con l’acclimatazione al calore e alla quota.
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