Tecniche Base di Arrampicata
Il climbing è una disciplina affascinante e ricca di stimoli, che coinvolge un numero di appassionati sempre maggiore, grazie ai benefici che è in grado apportare. Tanto per i principianti quanto per i climbers più esperti, è però importante padroneggiare le tecniche di arrampicata, in modo da riuscire ad affrontare adeguatamente le pareti in outdoor o nelle palestre attrezzate.
Essere in possesso di una formazione sia teorica che pratica adeguata è infatti una condizione necessaria per interpretare nel modo migliore i percorsi, così da riuscire a superare non solo gli ostacoli e i passaggi più complessi, ma anche i propri limiti.
Il modo migliore per apprendere le tecniche di arrampicata è quello di frequentare le palestre attrezzate che organizzano corsi e affidarsi alla competenza di istruttori esperti capaci di personalizzare gli allenamenti per rispondere alle esigenze e al livello di preparazione di ognuno.
L’utilizzo di dispositivi di monitoraggio delle prestazioni può, inoltre, contribuire in maniera determinante a tenere sotto controllo i parametri fisici e migliorare le proprie performance. Gli smartwatch Garmin per l’outdoor, grazie alle funzioni specifiche per gli sport di arrampicata, possono affiancare i climbers sia nelle sessioni di training che nelle prove all’aria aperta e fornire dati sulla frequenza cardiaca, sulla respirazione, sui tempi di percorrenza e sul numero di tentativi per aiutarti a tenere sott’occhio i progressi.
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Principali tecniche di arrampicata
Per i climbers più avanzati che cercano di migliorare le tecniche di scalata a mani nude o per coloro che si avvicinano a questo sport per la prima volta, la padronanza delle tecniche per arrampicata è un elemento imprescindibile per poter accedere ad un’ampia serie di esperienze, non solo sportive: il climbing, infatti, è una disciplina altamente formativa che coinvolge non solo l’aspetto fisico ma anche la sfera mentale, promuove il rapporto intimo con la natura e contribuendo a sviluppare l’autostima. Vediamo insieme quali sono gli aspetti da curare e le posizioni fondamentali dell’arrampicata da allenare per affrontare le pareti verticali a mani nude.
Tecnica di arrampicata in salita
La tecnica di arrampicata in salita è il modo in cui un climber affronta una parete verticale. Quest’azione coinvolge l’uso delle braccia e delle gambe per progredire in maniera efficace verso l’alto: l’obiettivo è trovare il giusto equilibrio tra la spinta delle gambe e la trazione delle braccia per massimizzare l’efficienza dei movimenti. Utilizzare movimenti fluidi, pianificare una sequenza di mosse e adottare una postura corretta sono elementi chiave per avanzare in salita. Le posizioni fondamentali dell’arrampicata per progredire sulla parete sono principalmente due:
- Frontale. Si tratta della posizione base per l’arrampicata: il climber si trova di fronte alla roccia, con il corpo approssimativamente parallelo alla parete ed il bacino il più possibile vicino ad essa. La maggior parte del lavoro è svolto dalle gambe che, muovendosi alternativamente in spinta, consentono di salire lungo il tracciato: entrambi i piedi fungono da appoggio e scaricano gran parte del peso, mentre le braccia possono muoversi per cercare le prese più adatte a garantire stabilità ed equilibrio al corpo.
- Laterale. La tecnica di arrampicata laterale rappresenta una manovra fondamentale, poiché permette una scalata di superfici verticali particolarmente impegnative con maggiore efficienza ed economia rispetto alla posizione frontale. Per sfruttare il laterale correttamente occorre sfruttare al meglio il movimento del bacino, eseguendo una rotazione di 90° rispetto alla parete in modo da mantenere il corpo vicino ad essa. Durante questo movimento, il braccio che mantiene l’appiglio verticale tende a rimanere esteso, mentre il bacino ruota per avvicinare il fianco opposto alla mano che afferra l’appiglio verticale. Questa posizione ottimizza l’utilizzo delle forze corporee e riduce il carico sui muscoli del braccio.
Bilanciamento
È una delle posizioni fondamentali dell’arrampicata e consiste nel distribuire adeguatamente il peso quando in parete si è costretti ad appoggiare un solo piede. In questo contesto è fondamentale utilizzare la gamba priva di appoggio per trovare il giusto assetto. Esistono due tipi di bilanciamento:
- Interno: è ormai poco utilizzato ma è comunque importante conoscerlo poiché consente di stabilizzare la posizione durante la progressione su parete anche quando si dispone di un solo appoggio. In questo tipo di situazione, infatti, al piede in appoggio spetta il carico maggiore mentre a quello libero, posizionato internamente tra il corpo e la parete, spetta il compito di bilanciare e alleggerire il peso, facendo pressione lateralmente sulla parete.
- Esterno: prevede il movimento della gamba non in appoggio verso l’esterno per stabilizzare il corpo. Si tratta di una postura che può sembrare complessa all’inizio, ma con la pratica diventa uno strumento indispensabile nel kit di ogni climber. Quando si utilizza la tecnica del bilanciamento esterno, si richiama la gamba non impegnata verso l’esterno, facendola passare tra la gamba appoggiata e la parete rocciosa. Questo movimento aiuta a centrare il peso del corpo e a prevenire possibili oscillazioni o perdite di equilibrio.
Lolotte
Necessaria per risolvere passaggi complessi, la lolotte richiede grande consapevolezza del proprio corpo e controllo dei movimenti. Questa tecnica di arrampicata consiste nel ruotare il corpo in modo che l’anca sia appoggiata sulla parete, permettendo quindi di spostare il peso sugli appoggi in spinta verticale e orizzontale – piegando il ginocchio della gamba interna al corpo – e perfezionare l’equilibrio. Questo è particolarmente utile quando ci si trova di fronte a prese lontane o difficili da raggiungere. Come il bilanciamento esterno, la lolotte richiede una certa pratica per essere padroneggiata, ma può diventare fondamentale per gli scalatori che cercano di migliorare le loro abilità.
Inoltre, nello sviluppo della tecnica di arrampicata le prese sono un elemento imprescindibile: allenare la forza delle dita consente infatti di aumentare la resistenza alla fatica, prevenire gli infortuni a tendini e legamenti e acquisire maggiore sicurezza anche nei passaggi in parete più complessi.
Ѐ importante, infine, utilizzare dispositivi in grado di pianificare gli allenamenti e tenere sotto controllo i parametri fisici. Lo smartwatch Garmin fēnix 7 Pro, grazie a diversi profili precaricati per gli sport, incluso il climbing, permette di registrare i dati relativi alle prestazioni, fornendo importanti dati sui tempi di scalata e sul numero di tentativi fatti su un percorso, contribuendo così a ottimizzare le performance.