Consigli per dormire in tenda in montagna

Per chi ama l’avventura e le escursioni all’aria aperta, dormire in tenda in montagna rappresenta un appuntamento immersivo e a contatto con la natura davvero imperdibile. Per vivere al meglio quest’esperienza è però necessaria una pianificazione scrupolosa che deve tener conto di un’ampia serie di fattori, dalle condizioni ambientali alla tipologia di attrezzatura. È poi fondamentale conoscere le regole di base per campeggiare in sicurezza e saper quindi individuare le aree idonee e prepararsi a gestire in maniera efficiente eventuali situazioni di emergenza. Per dormire in tenda in montagna è importante, inoltre, avere a disposizione gli strumenti adeguati, utili oltre che per vivere al meglio le proprie escursioni anche per risolvere tempestivamente eventuali imprevisti.

Gli smartwatch GPS della serie Garmin fēnix sono perfetti per accompagnare le escursioni e gli itinerari di più giorni in quota. Dotati di mappe, altimetro, barometro, bussola, registrazione delle tracce e marcature dei waypoint, questi smartwatch multisport rilevano la posizione in tempo reale e consentono di tenere sotto controllo le distanze percorse, quelle da percorrere e la direzione corretta da prendere per giungere alla destinazione.

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Si può dormire in tenda in montagna?

Prima di passare in rassegna attrezzature, accessori e accortezze necessarie per passare una notte in quota è importante sciogliere un dubbio: si può dormire in tenda in montagna? Non è semplice rispondere a questa domanda poiché in Italia non esiste una legge nazionale in proposito.

Sono in genere le regioni a stabilire regole e criteri: alcune si sono dotate di specifiche normative che vietano completamente il campeggio libero; altre offrono, invece, maggiori libertà, soprattutto a quote elevate e in luoghi remoti, dove è più difficile trovare zone e strutture attrezzate per il campeggio. Qui è generalmente tollerato il bivacco notturno: in sostanza, si può montare la tenda per dormire in montagna per la notte ma è importante sapere che non si può allestire un campo base permanente. Anche nelle aree protette e nei parchi nazionali, il bivacco può essere consentito, ma è sempre consigliabile, prima di partire per qualsiasi avventura, informarsi sulle regolamentazioni locali del comune o degli enti preposti.

Dove dormire in tenda in montagna

Per vivere un’esperienza indimenticabile e, soprattutto, al sicuro dagli imprevisti è fondamentale apprendere i criteri per la scelta del luogo più idoneo. Ma dove dormire in tenda in montagna? Ecco le principali regole da seguire. 

Cosa serve per dormire in tenda in montagna

Cosa serve per dormire in tenda in montagna

Dotarsi di attrezzature adeguate, realizzate con materiali performanti, comode e resistenti è essenziale per chi vuole vivere piacevoli esperienze tra le vette. Altrettanto importante è avere a disposizione strumenti adeguati per organizzare i trekking di più giorni e per far fronte agli imprevisti. Vediamo dunque cosa serve per dormire in tenda in montagna.

Tenda: è il primo fondamentale elemento per assicurarsi una notte al riparo in quota, dove le condizioni meteorologiche, anche durante la stagione mite, possono variare rapidamente. Il modo migliore per proteggersi dal notevole sbalzo termico che si registra di norma tra le ore diurne e quelle notturne è optare per tende a doppio strato, resistenti all’acqua e in grado di garantire una buona protezione dal vento. Un tessuto del pavimento impermeabile, robusto e isolante aiuta ad evitare che l’umidità penetri all’interno, mentre una buona ventilazione, garantita da un numero sufficiente di zip e aperture dotate di zanzariere, aiuta a prevenire la formazione di condensa. Infine, è bene fare attenzione al peso, alle dimensioni – che devono essere in linea con le necessità degli escursionisti – e alla semplicità di montaggio, aspetto particolarmente utile quando si rende necessario operare in condizioni di scarsa luminosità. I modelli più diffusi in commercio sono dotati di struttura auto portante e necessitano di un numero ridotto di picchetti e tiranti.

Sacco a pelo: i sacchi a pelo sono fondamentali per dormire in tenda in montagna. Classificati in base alle temperature comfort e limite, si caratterizzano per forma e materiali che possono variare significativamente. Un modello rettangolare, con zip su due lati si presta a un maggiore comfort e duttilità di utilizzo mentre il modello a mummia, con apertura laterale parziale e cappuccio, è in genere preferibile per i climi più rigidi. I sacchi a pelo in piuma d’oca sono apprezzati per la qualità isolante e per la capacità di trattenere il calore, che però tende ad assorbire maggiormente l’umidità. I modelli in fibra sintetica, sebbene più ingombranti, garantiscono ottime performance e si asciugano rapidamente. Se si dispone di spazio sufficiente, inoltre, è consigliabile portare con sé un materassino isolante: non solo aumenta il comfort, ma isola dal freddo del terreno, migliorando la qualità del riposo.

Cucina da camping: affrontare gli itinerari in quota implica un importante dispendio di energie che devono essere adeguatamente reintegrate. Per fare ciò avere con sé alimenti calorici e leggeri, come barrette energetiche, frutta secca e cioccolato. Quando arriva il momento di organizzarsi per dormire in tenda in montagna, però, l’ideale è avere un fornellino da campeggio compatto e leggero, essenziale per cucinare cibi liofilizzati o per preparare bevande calde, utili per recuperare energie e mantenere il calore corporeo. Essenziale è disporre poi di una borraccia o un sistema di filtraggio dell’acqua.

Dispositivi di sicurezza: Quando si dorme in tenda in alta montagna, la sicurezza è una priorità irrinunciabile. Un fischietto di emergenza può risultare utile per segnalare la propria posizione in caso di necessità, mentre un telefono cellulare o un dispositivo di comunicazione satellitare possono fare la differenza in situazioni critiche. Una mappa della zona o, meglio, un GPS portatile sono fondamentali per capire come orientarsi in montagna, specialmente in caso di nebbia o condizioni meteo avverse. Infine, è sempre una buona idea informare amici o familiari del proprio itinerario e dei propri piani, in modo che sappiano quando aspettarsi notizie e possano agire in caso di mancato contatto.

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