Al Giro in ammiraglia con il Team Lampre Merida
Quando mi è stato proposto di trascorrere una giornata come ambassador di Garmin con il team Lampre Merida al Giro d’Italia ho fatto i salti di gioia.
Sono Laura Scaravonati, biker pro nella mountain bike orientamento per il Gruppo Sportivo Forestale e grandissima appassionata di ciclismo. Nei periodi dei grandi giri organizzo i miei allenamenti per essere pronta sul divano al momento del collegamento in diretta con la tappa e, devo dire, che non c’è niente di meglio che aver finito il proprio “lavoro” quotidiano e potersi rilassare davanti alla tv tifando per i propri beniamini.
L’unico problema che dovevo risolvere dopo aver accettato la proposta di Garmin era…quando? Maggio è sempre un mese molto impegnativo per noi atleti, la stagione nazionale è in pieno svolgimento e si aprono le danze di quella internazionale. Per potermi godere quella giornata senza avere pensieri ho scelto una tappa dopo il mio ritorno dal primo round di Coppa del Mondo cioè mercoledì 25 maggio da Molveno a Cassano d’Adda.
Arrivata a Molveno mi sono recata all’hotel dove soggiornava il team Lampre Merida e ho potuto conoscere i corridori e complimentarmi con Diego Ulissi per le due tappe vinte fino a quel momento. I ragazzi erano reduci dalla riunione pre gara e sono arrivati nel piazzale delle bici già pronti a partire, mancava solo il loro Garmin Edge 520 che hanno prontamente fissato al manubrio prima di avvicinarsi al palco per la firma.
Dopo aver assistito alla partenza, dove ho incontrato per un attimo anche alcuni corridori della Bardiani-CSF, sono salita per la prima volta nella mia vita su una ammiraglia, quella guidata da Mario Scirea, direttore sportivo del team.
Devo ammettere che non ho mai frenato virtualmente così tanto come passeggera come in quelle quattro ore trascorse in ammiraglia, dove non manca davvero nulla…dal panino, al dolce e persino il caffè. Non sembra ma si viaggia sempre ad una velocità piuttosto sostenuta e capita di dialogare dai finestrini con le altre ammiraglie viaggiando ad una distanza ridottissima tra un’auto e l’altra, impensabile per noi autisti “normali”.
Le strade erano affollatissime di appassionati lungo tutto il percorso e vedere tanta gente sorridente mi metteva un sacco di entusiasmo…dal finestrino credo di aver salutato quasi tutti i tifosi sul lato destro della strada!
I ragazzi del team Lampre Merida sono stati protagonisti per tutto il giorno in quella tappa e i direttori sportivi hanno avuto il loro bel da fare.
Assistere agli ultimi due chilometri di corsa guardando la tv della macchina e sentire le ultime indicazioni urlate alle radioline è stata davvero una esperienza unica.
Se fino a quel giorno ero convinta che guardare le tappe dal divano fosse sufficientemente emozionante, beh…mi sbagliavo di grosso!
#BeatYesterday