Riccardo Volpe: un ambassador Garmin alla Milano-Sanremo
Con Garmin alla Milano – Sanremo
Vivere le emozioni di una gara da dietro le quinte, conoscere i protagonisti, condividere con loro gli istanti che precedono la partenza. Un’esperienza unica che, grazie a Garmin, il nostro ambassador Riccardo Volpe ha avuto la fortuna di vivere sabato, alla Milano – Sanremo, fianco a fianco con i ragazzi dell’Astana.
Questo è il suo racconto.
Fino a pochi giorni fa l’unico ricordo della Milano – Sanremo era legato alla mia infanzia, quando con mio nonno andavo a Celle Ligure, sull’Aurelia, ad aspettare il passaggio dei corridori. Ore di attesa, fino a quando non li vedevi sfilarti accanto ai 40km/h, veloci come frecce: una grande emozione, che però durava pochi secondi.
Quest’anno ho avuto la possibilità di viverla “quasi dall’interno”, grazie all’opportunità che mi ha dato Garmin: due giorni insieme al team dell’Astana.
Confrontarsi con gli atleti – tra cui molti giovani -, i dirigenti sportivi, parlare di questo bellissimo sport con chi lo vive ogni giorno è stato illuminante. Non si finisce mai di imparare!
Anche per questo ho cercato di non perdere nemmeno un secondo di queste due giornate e sabato alle 6.30 ero già pronto per partire. Ero curioso di osservare da vicino tutta la preparazione del pre gara, volevo vedere al lavoro i massaggiatori, i meccanici. Occasioni del genere capitano solo una volta nella vita.
Per chi non l’ha vissuta è difficile immaginare la meticolosità con cui tutto viene organizzato, l’attenzione anche al più piccolo dettaglio: nulla è lasciato al caso, nemmeno il posizionamento delle bici sul tettuccio delle ammiraglie, che deve rispondere a uno schema preciso. Chi guida sa esattamente dove si trova la bici di ogni corridore, così, se uno loro dovesse trovarsi in difficoltà, si può intervenire immediatamente con quella sostitutiva.
E per ognuno di loro è pronta anche la “borsa del freddo”, con tutto quello che potrebbe servire – e nell’esatto ordine in cui servirebbe – in caso le temperature dovessero abbassarsi, dall’abbigliamento ai guanti. Ma per fortuna questa volta non ce n’è stato bisogno.
Il giorno della gara è stato il più emozionante. Sono arrivato a Milano in pullman con la squadra, ma quando si sono radunati per l’ultimo brief ho preferito non disturbarli e farmi da parte. Li ho visti scendere poco dopo, soprattutto i giovani, stretti nella loro concentrazione ed emozione, e poi schierarsi alla partenza.
Ed è stato a quel puto che ho notato una cosa singolare: alcuni di loro, nella tasca posteriore della maglia, avevano… una banana! In un’epoca di cibi energetici e integratori, almeno in certe cose non sono poi così diversi da noi.Poi la partenza e l’affascinante rumore di decine di pedali che si agganciano tutti nello stesso istante: una sinfonia bellissima.
Purtroppo non mi è stato possibile seguirli fino a Sanremo, ma il ricordo di questa esperienza resterà vivo per molto, moltissimo tempo.
E se volete saperne di più, seguite il blog di Riccardo, perché tra pochi giorni sarà online il suo racconto completo!