cosa sono i trasduttori

Che cos’è il trasduttore per ecoscandaglio

L’ecoscandaglio è uno strumento dotato di tecnologia avanzata che aiuta ad analizzare il fondale avvalendosi della tecnologia sonar. Ciò che noi siamo però abituati a vedere a bordo è unicamente la parte terminale di questo sistema, ossia lo strumento attraverso il cui display le immagini vengono trasmesse in tempo reale. Il “cuore” dell’ecoscandaglio in realtà, cioè quello che invia le informazioni all’apparato installato in console, è il trasduttore. Cerchiamo di capire che cos’è, come funziona e dove posizionarlo.

A cosa serve un trasduttore e come funziona

Il trasduttore o sonar è lo strumento che, attraverso un segnale eco, riesce a catturare ciò che i nostri occhi non riescono a vedere in profondità per poi trasmetterlo al display in console.

Ciò è reso possibile attraverso l’impiego di onde ed impulsi, “lanciati” nell’acqua con differenti frequenze: tutto ciò che le onde sonore incontrano sul loro percorso fa rimbalzare il segnale verso il punto di partenza.

A questo punto l’apparato “traduce” il segnale sonoro in visivo: più saranno i segnali lanciati, più l’immagine di ritorno sarà dettagliata, facilitando l’interpretazione sul display di ciò che ha incontrato in profondità.

Per queste ragioni esistono diversi tipi di trasduttori e per gli stessi motivi alcuni fishfinder o chartplotter vengono venduti separatamente dal trasduttore, al fine di consentire di scegliere quello più indicato al proprio uso.

Le frequenze assumono un ruolo determinante in tutto ciò: quelle basse sono più indicate per profondità maggiori ma il loro cono d’azione è inferiore, mentre le più alte raggiungono profondità inferiori ma aumenta in questo caso la qualità delle immagini ed il cono d’azione.

Grazie alla funzione CHIRP i dispositivi Garmin Marine offrono contemporaneamente un ampio range di frequenze così da coprire in modo capillare il fondale. Il risultato è un “ritorno di segnale “e di immagini molto più definito, addirittura in alcuni casi molto simile a quello fotografico.

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come montare trasduttore

Come montare un trasduttore e dove posizionarlo

Ma dove montare il trasduttore al fine di ottenere i migliori risultati? Oggigiorno ne esistono di svariate tipologie in grado di soddisfare la globalità delle esigenze. Le principali sono: di poppa, passanti in carena, interni e per motori elettrici.

Di poppa
Sono quelli che, come dice il nome, vengono installati a poppa, considerando che questa è la parte più stabile dell’imbarcazione, maggiormente a contatto con l’acqua durante la navigazione. È anche quella però più colpita dalle turbolenze prodotte dalle eliche dei motori. Di per sé capire dove posizionare un trasduttore è semplice, anche grazie ai kit forniti da Garmin, a patto di rispettare alcuni fondamentali passaggi, dalla giusta altezza alla corretta distanza dai vortici prodotti dalle eliche. Il trasduttore da poppa deve essere inoltre montato parallelamente alla superficie dell’acqua, evitando di posizionarlo in corrispondenza di pattini idrosostentatori o di qualsiasi elemento che possa disturbare il segnale

Passanti in carena
I trasduttori passanti sono quelli che attraversano lo scafo. Si montano praticando un foro in carena, possibilmente al centro. La difficoltà di questo tipo d’installazione sta nel trovare il punto giusto, in cui il dispositivo rimanga sempre immerso, e che consenta l’invio perpendicolare delle onde verso il fondale. Non essendo installati in prossimità delle eliche, si ottiene un segnale meno disturbato, anche ad alte velocità. Sono meno indicati in caso d’imbarcazioni carrellabili, visto l’elevato rischio che i rulli entrino in contatto con gli stessi apparecchi. Inoltre, proprio perché passanti, richiedono un’attenta installazione, onde evitare indesiderati imbarchi d’acqua causati da un non corretto isolamento.

Interni
I trasduttori da interno, a differenza di quelli passanti, vengono installati senza bucare lo scafo. Evitano pertanto tutti i problemi relativi al rischio d’imbarco acqua se non debitamente isolati. Sono però indicati solo per scafi in vetroresina in quanto altri materiali, tipo il legno, fungono da isolanti per i segnali eco.

Per motori elettrici
Fanno parte dell’ultima generazione, in virtù del sempre maggior impiego di questa tipologia di motori per la pesca, come il Garmin Force Trolling Motor. Si montano o sul piede del motore o sul gambale attraverso appositi supporti. In questo caso è importante che siano “orientabili” per dirigere il segnale nella direzione che si vuole.

Garmin vi permette di trovare il modello più indicato per il vostro chartplotter in funzione delle vostre esigenze: qualità tecnica e semplicità di installazione vi assicurano un sonar pratico ed affidabile per le uscite di pesca.

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