Aspettando Kona, con Daniel Fontana e Giulio Molinari
Manca ormai pochissimo ai mondiali di Ironman di Kona. Al via, sabato 14 ottobre alle Hawaii, ci saranno anche Daniel Fontana, alla sua quinta finale, e Giulio Molinari, che invece è al suo esordio. Due atleti diversi, due modi diversi di vivere la stessa gara, ma una sola passione, quella per il triathlon… e l’Ironman.
Li abbiamo coinvolto in una piccola intervista doppia: 10 domande 10, giusto per stemperare un po’ la tensione del pre-gara. Ecco cosa ci hanno risposto.
1. Come pensi di affrontare questa prova? Hai già una strategia di gara?
Daniel
Solitamente non condivido le mie strategie di gara. Posso dirvi che conosco questa gara perché è la quinta volta che la affronto e che conosco ancora meglio i miei avversari, perché abbiamo gareggiato da rivali decine di volte in giro per il mondo. Non mi farò sorprendere e se la gara non dovesse andare per il meglio, non sarà certo per un errore tattico.
Giulio
Cercherò di dare il massimo in tutte e tre le frazioni. Il ritmo sarà altissimo, cercherò di prendere subito il gruppo buono nel nuoto.
2. Con quale Garmin gareggerai?
Daniel
Avrò al polso il Forerunne 935 e sulla bici l’Edge 1000.
Giulio
Gareggerò con il Forerunner 935 in tutte e tre le frazioni grazie al pratico kit di rilascio rapido. Inoltre in bici avrò il supporto del misuratore di potenza Garmin Vector 3 e del ciclocomputer Edge 520.
3. Com’è stata la tua preparazione per questo mondiale?
Daniel
Meticolosa e attenta come sempre, solo purtroppo appesantita da un importante infortunio che mi ha impedito di correre per quasi un mese a ridosso della gara.
Giulio
Per preparare questo mondiale ho rispettato un programma gare patito a novembre 2016. Mi sono allenato alle Canarie in inverno e tutto il mese di agosto a St. Moritz.
4. Qual è la cosa che temi di più da questa gara?
Daniel
Non temo nulla in verità. Sono arrivato qui molto sereno e conoscendo esattamente quello che mi aspetta. Il mio compito sarà dare il meglio possibile e saper mettere in campo tutta la resilienza che tanti anni di professionismo mi hanno insegnato.
Giulio
Sinceramente ho ben in testa cosa mi aspetta, quindi non sono spaventato da nulla. Ho rispetto per tutti gli avversari e consapevolezza della difficoltà dei percorsi e delle condizioni climatiche.
5. Quale pensi potrà essere il tuo punto di forza?
Daniel
Credo proprio la tranquillità e la piena consapevolezza dei miei mezzi. Mi conosco come atleta e conosco bene questa gara. 42 anni, decine di gare tra l’élite mondiale e cinque finali di Ironman World Championship servono a dare approdo all’emotività e a vedere tutto con una giusta dose di lucidità.
Giulio
Ho lavorato molto sui miei punti deboli e di forza. Voglio rimanere lucido e concentrato per tutta la gara, questo potrebbe essere molto importante.
6. Chi hai voluto con te a Kona?
Daniel
Avrei voluto i miei affetti più grandi, ma per diverse ragioni quest’anno non è stato possibile averli qui. Sono a Kona con tanti amici che gareggeranno, ma mi porto nell’anima le poche persone che contano.
Giulio
Ho voluto con me mia moglie, come nel quotidiano. Nulla deve cambiare.
7. Una cosa irrinunciabile che hai messo in valigia?
Daniel
Il cellulare, che mi tiene in contato con casa e fa ponte con la mia quotidianità.
Giulio
Il mio abbigliamento personalizzato per il mondiale opera del mio direttore artistico Yuri Scarpellini.
8. Hai qualche rituale/scaramanzia per ogni gara?
Daniel
Io non sono scaramantico. Noi argentini siamo in questo meno ‘fantasiosi’ di voi italiani. Tendo sempre a fare poco conto sulla fortuna. Preferisco costruire su basi solide e fare i conti su quelle.
Giulio
Faccio sempre un “discorsino” con la mia ‘lei’ (la mia Argon) quando nessuno ci vede.
9. Cosa farai immediatamente prima della sirena?
Daniel
Raccoglierò concentrazione e forze. Come faccio sempre a prescindere dal fatto che debba correre una gara di paese o una finale mondiale.
Giulio
Guarderò l’orizzonte è cercherò la massima concentrazione.
10. Cosa farai subito dopo la gara?
Daniel
Questo dipende molto anche da quale sarà il suo esito, ma sicuramente appena passato il traguardo inizierò a pensare al prossimo; sia esso sportivo o meno.
Giulio
Non lo so. Ora sono focalizzato solo sulla gara. Ma comunque vada cercherò l’abbraccio di mia moglie.