BY#3: Da 100 kg alla maratona in meno di 3 ore
Lo spirito del Beat Yesterday non è legato solo ai record o alle grandi imprese sportive. Anche, ma non solo. Il Beat Yesterday lo si trova in ogni sfida che decidiamo di affrontare, in ognuno di quei traguardi, grandi o piccoli che siano, che per noi hanno un significato speciale. Oggi vi raccontiamo la storia di Davide Spotti, un ex ciclista che un giorno si è guardato allo specchio e ha deciso di cambiare vita. E se vi raccontiamo la sua storia è perché – spoiler! – ci è riuscito.
Dal verdetto della bilancia alle prime corse
Il Beat Yesterday di Davide Spotti inizia precisamente il 31 agosto 2012.
“Quel giorno sono salito sulla bilancia e, per la prima volta, ho visto un numero a tre cifre: 100 kg. Per me, che sono alto 1,70 m era un peso davvero eccessivo. Mi sono guardato allo specchio e ho capito di aver toccato il fondo. Mi sono detto che era arrivato il momento di cambiare vita”.
Davide non è il classico sedentario. Ha un passato da ciclista e anche la corsa gli è sempre piaciuta molto. Poi però, come spesso accade, è stato un infortunio a costringerlo allo stop, a poco più di 20 anni. Non ha mai abbandonato del tutto lo sport: Davide è un massaggiatore (è passato sotto le sue mani anche il nostro Claudio Chiappucci). Ma di certo non è la stessa cosa.
“Lavoro in un centro medico, così mi sono rivolto al medico sportivo e abbiamo pianificato gli allenamenti. All’inizio potevo correre solo su sterrato, per non pesare troppo sulle articolazioni. Su consiglio del medico, mi sono dotato di un Garmin. Per me è stato fondamentale perché i lavori si basavano sulla frequenza cardiaca”.
E, infatti, già dopo i primi mesi di corsa, l’ago della bilancia comincia a scendere: da 100 a 85 kg.
La prima 10 km
Nel 2013 Davide partecipa alla sua prima gara, una 10 km, “portata a termine con fatica, perché sono partito troppo forte, ma anche con una soddisfazione enorme. La soddisfazione di avercela fatta. Lo sport ti insegna questo: a non mollare”.
E come spesso succede, giusto il tempo di riprendere fiato e il pensiero va già alla prossima gara. “Ho iniziato a guardarmi in giro, ad iscrivermi alle gare del calendario CorriMilano. A settembre ho corso la mia prima mezza maratona, a Castelrozzone. La prima di tante altre che poi sono seguite”.
Già, perché nella corsa l’appetito vien mangiando. Arrivano i primi risultati, i tempi migliorano e Davide si allena con costanza sempre maggiore. “Non ho molte doti, ma la grinta a la determinazione, quelle non mi mancano”.
Nel 2014 all’allenamento affianca anche una dieta: sotto la guida esperta di un nutrizionista, Davide cambia stile di vita anche dal punto di vista alimentare e la bilancia gli dà ragione ancora una volta. In cinque mesi perde altri 25 kg e decide di iscriversi alla sua prima maratona: la maratona di Barcellona, che chiude (il giorno prima del suo 45° compleanno) in 3 ore 08 minuti e 51 secondi. La prima di una lunga serie, perché negli ultimi sei anni Davide ha corso 9 maratone, per la maggior parte all’estero e svariate mezze maratone.
“Nel 2016, a Valencia, ho centrato un nuovo obiettivo: correre una maratona in meno di 3 ore: 2h 56’09”, per la precisione”.
Il mio Beat Yesterday mi ha cambiato la vita
“Non è stato facile per me riprendere a correre, non sono mancati i momenti di difficoltà. Ma lo sport ti insegna che le difficoltà si possono superare. Avevo un obiettivo e volevo raggiungerlo. Riuscire a farlo mi ha dato tantissimo. Mi ha cambiato la vita e non solo dal punto di vista fisico. Ho ritrovato stima e fiducia in me stesso e oggi sono una persona diversa”.
“Durante questo percorso alcune persone mi sono state accanto, tante altre invece mi hanno criticato. Mi vedevano dimagrire e pensavano fossi malato. Invece, avevo solo iniziato a prendermi cura di me stesso, con uno stile di vita più sano. Ma non importa: ogni critica si è sempre trasformata, per me, in uno stimolo in più. Volevo dimostrare a me stesso, e anche agli altri, che si stavano sbagliano e che una vita diversa era possibile”.
Al prossimo Beat Yesterday
Da quel 31 agosto del 2012, Davide ha collezionato un Beat Yesterday dopo l’altro. Il primo, probabilmente il più importante, quando ha deciso di cambiare, ha preso in mano la sua vita e la sua salute.
E poi la corsa.
La prima 10K.
La prima mezza.
La prima maratona.
Il personale in maratona.
Non c’è limite a quello che possiamo fare, e Davide ce lo ha insegnato. Quello che ieri sembrava impossibile da raggiungere oggi può diventare realtà e lo stimolo per fare ancora meglio. E ogni volta che abbiamo il coraggio di spostare l’asticella un po’ più avanti e la determinazione di provare a superarla, facciamo un passo in più. Non importa quanto lungo: sarà comunque una vittoria.
Anche tu, come Davide, hai superato il tuo personale Beat Yesterday? Vogliamo darti voce, perché tu possa essere di ispirazione e motivazione per tutti gli altri. Raccontaci la tua storia.