Ciclomulino o rullo? Questo è il dilemma!
La stagione degli allenamenti indoor sui rulli è alle porte, e con essa il grande dilemma: di cosa è meglio dotarsi? Ciclomulino o rullo? Un’annosa questione la cui risposta è: dipende. Dipende dalle vostre esigenze – sportive ma non solo – e dalle vostre possibilità economiche, perché anche questo è un fattore da tenere presente. Ma andiamo con ordine.
Cos’è un ciclomulino?
I primi modelli di ciclomulino hanno conosciuto grande fama tra gli anni ’80 e ’90. Si tratta di un dispositivo per l’indoor training, a trazione diretta. Il movimento della pedalata è simulato grazie alla presenza di pale – coperte da una rete di sicurezza – che, girando, contrastano l’aria creando resistenza. Il nome deriva dalla dimensione e dalla forma simili a quelle di un mulino. L’equivalente di quello che, per la palestra, è stato il vogatore ad acqua.
Col tempo la tecnologia è venuta in soccorso. Dall’esperienza dei ciclomulini, oggi si è fatto un passo avanti con i drive trainer. Oggi i ciclomulini possono ovviare a molti dei limiti dei precedenti modelli e, soprattutto, sono diventati interattivi, come ad esempio Tacx NEO 2T. La presenza di freni meccanici, magnetici ed elettronici permette di alleggerire o appesantire la pedalata e impostare la resistenza senza cavi o manopole ingombranti, ma semplicemente tramite protocollo ANT+ FE-C e Bluetooth, direttamente su un dispositivo compatibile, come i ciclocomputer wireless della serie Garmin Edge.
Cos’è un rullo
Cosa sia nello specifico un rullo per bici ve lo abbiamo ampiamente spiegato in precedenza su questo blog. Quello che ci interessa sottolineare ora è che, a differenza del ciclomulino, il rullo utilizzato per gli allenamenti indoor non è a ruota libera ma a resistenza posteriore. Quando utilizzate un rullo, la ruota posteriore resta montata, quindi la vostra bicicletta è sempre pronta all’uso. Con un ciclomulino, invece, la ruota della vostra bicicletta deve essere smontata e la bici stessa posizionata sull’apposito aggancio.
Ciclomulino e rullo: due dispositivi a confronto
Manutenzione
Tra i fattori da considerare quando si acquista un rullo c’è sicuramente la manutenzione. In un rullo classico, infatti, lo pneumatico posteriore – per ovvie ragioni dovute al calore della frizione sulla ruota – va incontro a usura con una certa frequenza. Anche al netto del minor numero possibile di frenate (la ruota non va mai arrestata con il freno ma lasciata rallentare fino a ché non si fermerà da sola), non è possibile coprire migliaia di km senza doverlo sostituire. E questo è sicuramente un costo che deve essere tenuto in considerazione (oltre alla precauzione di avere sempre a disposizione uno pneumatico di scorta).
Il ciclomulino invece, anche quello più evoluto, non ha bisogno di essere manutenuto. Ingrassare ogni tanto la catena sarà più che sufficiente.
Ciclomulino 1 – Rullo 0
Praticità
Come anticipato, il rullo tradizionale vi permette di avere la bici sempre montata. Se volete passare dall’allenamento indoor all’uscita, vi basta staccare la bici dal sostegno del rullo: è subito pronta per mettersi in strada. Quando si utilizza un ciclomulino, invece, la ruota deve essere rimontata e questa è un’operazione che – anche ai più pratici – può richiedere dimestichezza e tempo in più da dedicare.
Ciclomulino 1 – Rullo 1
Precisione della simulazione
Tra i vantaggi del ciclomulino interattivo, il primo da considerare è la precisione, nonché l’affidabilità, nella simulazione della pedalata. La differenza rispetto al rullo è davvero sostanziale. La percezione è praticamente identica a quella della pedalata in strada. Questo permette di eseguire anche allenamenti più specifici e performanti.
Ciclomulino 2 – Rullo 1
Interattività
Sia il ciclomulino che il rullo – purché siano interattivi – possono essere associati alle app per gli allenamenti indoor, come Zwift o Road Grand Tours. Il primo, però, può simulare pendenze di percorso fino al 20%, il rullo tradizionale non può invece andare oltre al 10%.
Ciclomulino 3 – Rullo 1
Rumorosità
In virtù della sua meccanica, il ciclomulino è sicuramente molto più silenzioso del rullo a resistenza posteriore e, in caso di vicinato suscettibile, è bene tenere conto anche di questo fattore.
Ciclomulino 4 – Rullo 1
Costo
Un rullo interattivo ha un costo sicuramente inferiore a quello di un ciclomulino. A questa spesa però, ricordiamolo, va aggiunta quella della manutenzione e dell’usura degli pneumatici. Se siete soliti fare molti km, tenetene conto.
Ciclomulino 4 – Rullo 2
Ciclomulino: un plus importante
A differenza di un rullo a resistenza posteriore manuale (senza Bluetooth e ANT+), un ciclomulino interattivo è compatibile con i ciclocomputer Edge 1030, Edge 830 ed Edge 530 per una particolare ma fondamentale funzione, in grado di fare la differenza. Questi ciclocomputer infatti, collegati al ciclomulino, accedono in automatico alle pagine di indoor training e permettono di modificare in presa diretta carico e scarico della resistenza, senza distogliere l’attenzione dal vostro allenamento.
Non dovrete quindi accedere al menu impostazioni, poi Sensori, Indoor Training e così via, per selezionare passo passo le modifiche.
Vi sembra un dettaglio di poco conto?
Allora… immaginate di essere alle prese con il vostro allenamento. Siete lì, concentrati sulla pedalata, a 95 rpm (cadenza di pedalata) al minuto, 250 watt di potenza, al massimo sforzo, con il cuore a 154 battiti, e dovete tenere duro per 3’, dopodiché avrete un minuto e mezzo di riposo a 140 watt con il cuore a 130 battiti, per poi riprendere la seconda serie a 300 watt per un minuto il tutto da seguire alla perfezione.
State ansimando, gocciolando sul display del vostro Edge, zampillando sudore da ogni poro, nonostante il ventilatore indirizzato verso di voi a potenza massima (un’immagine non bellissima ma sicuramente realistica!), le mani serrate sul manubrio e la sensazione di una fatica immane. E… nell’ultimo minuto di questa sessione quel sadico del vostro preparatore vi chiede di incrementare di 50 watt per 30” prima del riposo.
Voi cosa fate?
Se avete un Edge 520 difficilmente riuscirete ad eseguire correttamente l’ultima fase, tra le voci del menu che dovrete selezionare e la concentrazione che sfuma. Con un Edge 1030, invece, la resistenza è già sotto i vostri occhi, sul display. Non dovrete fare altro che selezionare + o -, per l’incremento prima e per il recupero poi.
Ne conveniamo, non è cosa da poco. Buon allenamento, allora!
Articolo scritto da Matteo Bortesi
Product Marketing Manager Sport & Fitness di Garmin