Come Usare l’Ecoscandaglio per Pescare
La pesca è un’attività che richiede pianificazione, concentrazione, una certa dose di pazienza ma soprattutto un’approfondita conoscenza degli habitat subacquei. Chi va per mare sa bene quanto una giornata fruttuosa sia determinata dal grado di conoscenza dei fondali e delle abitudini delle prede che si intende catturare, oltre che da attrezzature e strumenti adeguati: saper individuare il fondale adeguato, la giusta profondità, sono elementi necessari per chi, professionista o semplice appassionato, decide di non affidarsi solo alla fortuna ma desidera mettersi alla prova stabilendo l’obiettivo della propria giornata di pesca dalla barca.
Chi ama trascorrere il proprio tempo sulla scia di tonni, dentici, ricciole o altre prede oggi può contare sugli indubbi vantaggi dati dalla tecnologia: utilizzare un ecoscandaglio per pescare consente infatti di individuare con precisione habitat e pesci al di sotto del proprio scafo e può offrire un importante supporto alle attività di navigazione, grazie a GPS e altre utili funzionalità.
Consigli Pratici per chi Vuole Pescare con l’Ecoscandaglio
Non importa che la vostra barca sia grande o piccola, che amiate solcare le placide acque di un lago o avventurarvi in mare aperto: utilizzare un ecoscandaglio vi aiuterà ad orientarvi nella scelta degli spot giusti per i vostri obiettivi e vi fornirà informazioni fondamentali per permettervi di prendere le decisioni giuste al momento opportuno. Vediamo alcuni importanti aspetti da tenere in considerazione per pescare con l’ecoscandaglio in maniera efficace.
- Montate con cura la vostra strumentazione. Perché un dispositivo elettronico sia perfettamente efficiente è necessario provvedere ad un’adeguata installazione: montare l’ecoscandaglio in maniera corretta è di fondamentale importanza per ricevere un segnale privo di disturbo. Per fare ciò occorre attenersi ad alcuni accorgimenti, soprattutto per quanto concerne il posizionamento del trasduttore. Quest’elemento è infatti il cuore pulsante del dispositivo poiché ha il compito di trasmettere e ricevere le onde sonore che sono alla base dello strumento. Una posizione il più possibile al riparo dalle turbolenze date dal motore e da possibili fonti di disturbo quali batterie, cavi e impianti audio, consente una lettura pulita delle informazioni e un corretto invio al software del monitor e vi consentirà di pescare con l’ecoscandaglio in maniera soddisfacente.
- Settate il dispositivo in base agli obiettivi. Non tutte le giornate in mare sono uguali: regolare l’ecoscandaglio è un’operazione fondamentale che deve essere compiuta coniugando le necessità del momento all’esperienza maturata. Quando il segnale viene trasmesso dal trasduttore al monitor infatti esso viene elaborato e trasformato in immagini a colori che rappresentano in maniera sintetica ciò che si trova sotto la barca. Il primo elemento da prendere in considerazione riguarda dunque la scelta della frequenza: i dispositivi possono emettere infatti il proprio segnale a frequenze basse, ideali quando si vuole scandagliare specchi d’acqua profondi, o alte, più performanti nelle acque poco profonde. Questa scelta, unita a un’adeguata regolazione del gain, utile a migliorare il contrasto, e della velocità di scorrimento dell’immagine, consentirà di rilevare più chiaramente la presenza di pesci e strutture e di determinare la conformazione del fondale.
- Imparate a leggere le marcature. Le marcature sono, per chi decide di usare l’ecoscandaglio per pescare, uno degli aspetti di maggior rilievo, poiché localizzano i pesci nell’area sottostante la barca. Occorre però un occhio allenato per leggere le marcature in maniera corretta e capire da un semplice segno digitale le differenze tra specie e specie. Se siete alla ricerca di una preda specifica sappiate inoltre che la marcatura non sarà sufficiente: dovrete fare leva sulla vostra abilità e la vostra esperienza e stabilire ad esempio se il tipo di fondale, la profondità e le esperienze fatte in precedenza in condizioni simili, sono compatibili con la vostra ipotesi.
- Sfruttate i vantaggi della tecnologia. Abbiamo finora parlato di modelli tradizionali, che trasmettono quindi il segnale a frequenze di 50, 77 o 200 kHz. Questi dispositivi oggi sono supportati da tecnologie sempre più avanzate, che permettono una più facile lettura e una più nitida visualizzazione sul display: è il caso dei trasduttori CHIRP, che possono inviare contemporaneamente un alto numero di impulsi a frequenze multiple e consentire di visualizzare immagini sempre più dettagliate, con la possibilità di scegliere tra differenti spettri di colore. Un livello di definizione quasi fotografica del fondale inoltre può essere raggiunto attraverso l’utilizzo della tecnologia ClearVü, che permette al trasduttore di emettere un fascio a frequenze altissime, da 455 agli 800 kHz, per fornire un’immagine più verosimile di quanto è presente sotto la superficie dell’acqua. Alcuni dispositivi sono infine dotati di tecnologia SideVü, che consente di visualizzare non solo lo spazio sottostante ma anche ciò che è presente a dritta e a sinistra della barca per distanze che possono superare i 200 metri. Grazie a queste tecnologie avanzate pescare con l’ecoscandaglio è sempre più facile e la lettura delle informazioni sempre più chiara e immediata.