Come scegliere una bici da corsa: i consigli del biomeccanico
Quando ci si avvicina per la prima volta a un mondo tecnico come quello della due ruote è normale avere molti dubbi e, tra questi, il principale riguarda probabilmente come scegliere una bici da corsa. Misure, telai, specialità: meglio affidarsi a un esperto. Abbiamo chiesto a Luca Dodi, ambassador di Garmin Bike Lab, ex ciclista professionista e oggi preparatore atletico e tecnico biomeccanico, di fare un po’ di chiarezza e di aiutarci a capire quali sono i criteri che devono orientarci per scegliere una bici da corsa.
I consigli di Luca Dodi per la scelta della bici da corsa
Come tecnico biomeccanico, la domanda che mi viene fatta più di frequente riguarda proprio come scegliere una bici da corsa. Gli atleti, in particolare, mi chiedono:
Che taglia scelgo?
Andrà bene per me?
Non sarà troppo rigida?
Che modelli mi consigli?
La mia risposta è sempre una: è la bici che deve adattarsi a te, non il contrario. Questo è il criterio fondamentale da tenere presente per scegliere una bici da corsa. Per fare chiarezza, riassumiamo quali sono le diverse tipologie diverse di telai che il mercato delle bici da corsa ci offre:
- Da salita
- Aero
- Endurance
1. Bici da salita
Le bici con telaio da salita sono tendenzialmente studiate per essere allo stesso tempo leggere ma anche reattive e scattanti. Sono le bici da corsa più comunemente utilizzate, probabilmente perché rappresentano il migliore compromesso per chi cerca una bici adatta alle uscite in compagnia, ma anche a gare in circuito e granfondo. Basta sostituire la coppia di cerchi, passando da profili alti a bassi, perché la bici cambi la propria risposta e si adatti a chi la utilizza. Sono le bici più utilizzate anche a livello professionistico, proprio perché permettono una pedalata efficace ma allo stesso tempo confortevole.
2. Biciclette da corsa Aero
Le bici Aero sono state in galleria del vento. Sono leggermente più pesanti rispetto alle bici da salita, ma garantiscono una reattività e una risposta massime, oltre che un’aerodinamicità efficientissima. Queste caratteristiche le rendono appetibili per tutte le gare che richiedono velocità elevate (gare in circuito, brevi cronometro, triathlon).
3. Bici da corsa Endurance
Per quanto riguarda le bici da corsa Endurance, almeno per i grandi marchi queste partono dalle soluzioni adottate per le squadre professionistiche e, in particolare, per la campagna del Nord, come la Parigi Roubaix. Si tratta di bici da corsa studiate per assorbire al meglio le sollecitazioni, sia sulla sella che sul manubrio. Queste sono la caratteristiche che le rendono appetibili anche a chi desidera pedalare su strade dissestate in modo più confortevole.
Come scegliere il telaio di una bici da corsa?
Nella scelta del telaio di una bici da corsa dovrete considerare alcuni criteri.
A) La flessibilità del ciclista, altezza e proporzioni tra busto e cavallo
La flessibilità è la prima caratteristica da valutare prima di scegliere il telaio. Se scarsa, non vi permetterà di utilizzare telai corsaioli, che sono più lunghi sull’orizzontale e più bassi a livello di manubrio. Quando dobbiamo scegliere una bici da corsa è importante puntare a una componentistica che sia la più adatta possibile, quindi attacco manubrio, fuorisella (porzione di tubo reggisella in vista) e manubrio posizionati correttamente e con le giuste misure. Per farlo ci occorre, appunto, conoscere flessibilità, altezza e proporzioni, come abbiamo visto trattando le misure della bici da corsa.
B) Stack e Reach
Sono le due caratteristiche fondamentali che oggi ci permettono di identificare qualsiasi telaio. Indicano rispettivamente l’altezza tra il movimento centrale il manubrio (stack) e la distanza tra il centro del tubo sterzo sempre rispetto al movimento centrale (reach). Per fare alcuni esempi pratici, una bici Aero e da salita (non troppo differenti tra loro) hanno uno stack inferiore (manubrio più basso) e un reach maggiore (manubrio più avanti) rispetto alle bici endurance.
Per atleti con una scarsa flessibilità è consigliabile uno stack maggiore, per non avere un numero eccessivo di spessori sulla serie sterzo, e un reach minore, per non avere un attacco manubrio troppo corto. Oltre a un aspetto puramente estetico, per non snaturare le caratteristiche di conduzione delle bici da corsa e la loro sicurezza, trovo che il numero massimo di spessori da considerare sia di 40-45 mm e il range di lunghezza dell’attacco manubrio, in funzione della taglia, sia da mantenere tra i 90 e i 120 mm.
C) Lunghezza del tubo verticale
Si tratta di un parametro importane per non avere un fuorisella eccessivo (superiore ai 25-26 cm per le taglie più grandi) o scarso (sotto i 15cm per le taglie più piccole).
Come scegliere la marca e il modello di una bici da corsa?
Per scegliere marca e modello di una bici da corsa ci si affida prevalentemente ai proprio gusti personali, alle preferenze e all’uso che abbiamo intenzione di farne. Le geometrie sono piuttosto simili tra i vari marchi, eccetto alcune sfumature. È giusto ricordare che con l’avvento dei freni a disco e l’allargamento degli pneumatici (con pressioni di gonfiaggio ridotte di 1-2 bar), oltre che con l’adozione di soluzioni particolari per reggisella e carro posteriore, oggi giorno il problema del telaio troppo rigido per me è in buona parte superato. L’aspetto a cui invece bisogna prestare molta attenzione è, a mio parere, la geometria, in base ai criteri citati precedentemente.
Quando avrete scelto la vostra bici da corsa, non dimenticate di abbinarle gli accessori, almeno quelli indispensabili per la vostra sicurezza: il casco, da tenere sempre allacciato, e un kit di luci per bici per rendervi sempre visibili e un buon ciclocomputer per monitorare i vostri progressi e le performance.