Vie Ferrate: cosa c’è da sapere
Spesso confuse con semplici sentieri escursionistici, le vie ferrate sono tracciati di tipo tecnico particolarmente apprezzati da chi ama la montagna e lo sport a contatto con la natura. Attrezzate con cavi d’acciaio, scalette metalliche e staffe per facilitare la scalata verso la cima, offrono scorci e scenari paesaggistici di grande bellezza.
Se non avete mai provato l’emozione di una scalata è arrivato il momento di farlo: prima di partire, però, ci sono alcune cose che dovete assolutamente conoscere per evitare gli imprevisti e scongiurare il rischio di infortuni. Ecco una piccola guida che vi condurrà alla scoperta di questo fantastico mondo in verticale, iniziamo!
Le 5 cose più importanti da sapere sulle vie ferrate
Chi ama la montagna e intende avvicinarsi al mondo dell’arrampicata o dell’alpinismo di sicuro sa perfettamente cosa sono le vie ferrate, tuttavia quando si è alle prime armi spesso non si sa da dove partire, soprattutto per paura di commettere errori o di non sapersi districare tra le molteplici informazioni.
Tra le cose più importanti da sapere sulle ferrate ne abbiamo selezionato almeno 5 che potranno esservi utili per affrontare le vostre prime esperienze, vediamo quali sono i punti fondamentali da tenere a mente quando si è principianti:
1. Come iniziare
Affrontare una scalata per la prima volta richiede alcune precauzioni e accorgimenti: esattamente come accade in qualsiasi altra attività ad alta quota, se si è inesperti è sempre preferibile partire in compagniacon qualcun altro, meglio se si tratta di una guida o, in alternativa, di una persona che abbia conoscenze tecniche e si sia già avventurata su in questo tipo di tracciati.
Altra cosa importante per iniziare a fare le vie ferrate è naturalmente essere in buona salute e condizioni fisiche ottimali, per avere la certezza di portare a termine la progressione fino alla cima senza imprevisti. Non trascurate nemmeno le condizioni meteo prima di partire: affrontare i sentieri quando piove o è in corso un temporale può essere estremamente pericoloso, sia per la presenza di metallo che potrebbe attirare i fulmini, sia per l’alto rischio di scivolare o perdere l’equilibrio.
2. Cosa serve
Un elemento che non si può assolutamente trascurare per affrontare questa tipologia di percorsi è l’attrezzatura per ferrate, che include l’imbrago o imbracatura, un set composto da 2 longe, cavo o fettucce, e due moschettoni più il dissipatore. Si tratta di un’attrezzatura tecnica da portare con sé per salire con un supporto adeguato, che consenta di assicurarvi alla parete, offrendo la stabilità ottimale per arrivare fino in cima e godere del panorama in totale sicurezza. All’equipaggiamento tecnico si aggiunge ovviamente l’abbigliamento adeguato, che dovrà essere scelto con cura in proporzione alla quota, alla stagione ma anche alla lunghezza dell’itinerario: è consigliabile utilizzare sia il casco, da indossare prima di iniziare l’ascesa, poi gli scarponi e i guanti tecnici, per proteggere le mani dal contatto con le parti metalliche dei cavi.
3. Perchè allenarsi
Per quanto non siano impegnativi come una vera e propria arrampicata sportiva, questi tracciati richiedono una buona preparazione fisica e mentale, soprattutto per consentire al corpo di sviluppare gli adattamenti necessari a migliorare alcune abilità fondamentali per affrontare la scalata. Una di queste è sicuramente l’equilibrio, ma non meno importanti sono forza e coordinazione per riuscire a completare il percorso con meno fatica e godere della vista dalla cima. Nell’allenamento dell’alpinista non possono dunque mancare esercizi di potenziamento, sia in isometria che in forma dinamica, per allenare sia i muscoli del tronco che quelli della parte inferiore del corpo, dai deltoidi e tricipiti ai quadricipiti e glutei. Via libera dunque a squat, plank, trazioni alla sbarra, sospensioni, senza dimenticare una buona preparazione mentale attraverso il controllo del respiro, uno dei modi migliori per allentare le tensioni e, attraverso fasi di inspirazione ed espirazione, mantenere l’elasticità e la reattività dei muscoli per garantire un’ascesa efficiente.
4.Quali scegliere
I tracciati per principianti sono tantissimi e sparsi ovunque per l’Italia: tra le Dolomiti, in Trentino, sul Lago di Garda e la Val di Non, si trovano le più panoramiche vie ferrate per principianti, alcune delle quali sono perfette anche per i bambini, prive di strapiombi e caratterizzate da pochi tratti tecnici. I dislivelli variano dai 300 ai 1000 metri, mentre l’attrezzatura disponibile è quasi sempre caratterizzata da cavi metallici e passerelle, spesso è presente una sola salita ed un unico sentiero che porta in cima, ideale per chi si avvicina per la prima volta ad una scalata. Per essere sicuri del grado di difficoltà, potete basarvi sulla classificazione del CAI (Club Alpino Italiano), che utilizza uno standard numerico da 0 a 5: quelle più facili, con chiodi alla parete, sono appunto poste al livello 0, al contrario dei tracciati del livello 5, che invece sono quelli non adatti ai principianti e con un alto pericolo di caduta.
5. Come affrontare la salita
Proprio per evitare imprevisti e allontanare il rischio di incidenti, è indispensabile procedere nel modo giusto durante la progressione, verificando innanzitutto di essere assicurati correttamente. Per affrontare una ferrata in sicurezza è fondamentale avere sempre un moschettone agganciato alla fune durante la progressione: arrivati ad un punto fisso, è necessario sganciarne soltanto uno dei due per fissarlo sulla porzione di fune successiva, per poi fare lo stesso con quello posteriore. Altro accorgimento utile per procedere nella salita in sicurezza è avanzare a piccoli passi utilizzando sia la spinta delle braccia che quella dei piedi: il segreto è controllare il baricentro del corpo, che dovrà essere spostato leggermente di lato per consentire alla gamba opposta di muoversi e procedere in tutta tranquillità.
Ora che le vie ferrate non hanno più segreti per voi è il momento di affrontarle, la montagna vi aspetta!