L’equilibrio di una donna tra famiglia e corsa
Come conciliare la passione per la corsa con gli impegni della famiglia? Non è semplice per gli uomini, figuriamoci per le donne! È vero, oggi mariti e fidanzati sono più propensi ad aiutare in casa, ma spesso non basta. Ecco allora, dopo i consigli alle donne sulla sicurezza durante la corsa e l’abbigliamento femminile per il running, qualche consiglio su come gestire insieme i ruoli di moglie, mamma, lavoratrice e… runner.
Da donna a donna… i nostri consigli per conciliare famiglia e corsa
Siete sempre state sportive, la corsa è stata per anni una fedele compagna. Poi? Poi è arrivata la famiglia, sono arrivati i figli, e poi io lavoro, la casa. Addio alla corsa? E perché mai? Conciliare corsa e famiglia non è affatto impossibile. Basta un po’ di organizzazione. Ecco i nostri consigli per il progetto #corrodonna.
1. In gravidanza non vi fermate!
Se state aspettando un bimbo, vi consigliamo (se non ci sono controindicazioni di salute) di non interrompere del tutto l’attività fisica. Correre in gravidanza si può, uscite a fare delle lunghe camminate, nuotate, fate un po’ di palestra, muovetevi appena vi è possibile. Vi aiuterà a restare in forma durante la gravidanza e, dopo il parto, ricominciare a correre sarà più semplice.
2. Questione di priorità
Dopo il matrimonio, e ancora di più dopo il parto, le priorità cambiano e la corsa, inevitabilmente, passa in secondo piano. Poco male. Rimettetevi in pista. Se eravate abituate ad allenarvi e a fare sport, l’interruzione non sarà stata indolore e non c’è motivo per rinunciare a ciò che vi fa stare bene. Certo, vi sarà richiesto qualche sacrificio in più ma siamo certi che ne varrà la pena. Un’uscita di corsa avrà il pregio di darvi un po’ di respiro dalle faccende quotidiane, domestiche e famigliari e vi dimostrerà che potete continuare a fare quello che vi fa stare bene.
3. Non sarà più come prima
Trovate un compromesso, mentale e di tempo. Riprendetevi la vostra passione ma preparatevi ad accettare il fatto che non sarà più come prima. E non è detto che non sarà meglio. Una cosa però è certa: il tempo a vostra disposizione sarà meno. Le necessità dei figli, i mille impegni e chissà quali altri imprevisti toglieranno inevitabilmente tempo ai vostri allenamenti.
4. Siate flessibili
Abituatevi ad allenarvi ad orari diversi rispetto a quelli a cui eravate abituati (è solo questione di adattamento e motivazione) e, soprattutto, a modificare i vostri piani facendo di necessità virtù. Imprevisti dell’ultimo minuto potranno intervenire spesso e stravolgere i vostri piani: non una tragedia. Magari la riunione in ufficio andrà per le lunghe in un freddo giorno di pioggia e voi potrete andare a correre, il giorno dopo, con il sole.
5. Rispettate i vostri tempi
Non bruciate le tappe e fidatevi dei segnali del vostro corpo. Anche se magari la voglia è tanta, anticipare il rientro potrebbe non essere una buona idea; finirebbe con lo scoraggiarvi e farvi perdere la motivazione.
Non pensate subito di poter tornare ad allenarvi sulle distanze e con i ritmi con cui vi allenavate prima. Alternate corsa e camminata veloce e rispettate i vostri tempi. Fate allenamenti brevi e concedetevi il giusto recupero. Meglio correre qualche chilometro in meno, o fare qualche pausa in più, ma con costanza, che esagerare e dovermi fermare per tre giorni. Poi aumentare gradualmente le distanze.
6. Organizzatevi!
Organizzate per quanto possibile la vostra settimana in modo da dedicare uno o più giorni precisi all’allenamento. Non lasciate al caso la scelta di uscire a correre. Battezzate uno o due giorni fissi in cui andare a correre e cercate di mantenere l’impegno. Fissate dunque le incombenze settimanali (la spesa, le bollette, le lavatrici) per gli altri giorni della settimana. Organizzarsi con i tempi stretti non sarà semplice (specie se prima eravate libere di allenarvi in qualunque momento), ma è fondamentale.
7. Datevi un obiettivo
Una gara, un tempo, una distanza da completare, ma assicuratevi che resti uno stimolo, senza trasformarsi in ossessione. La maternità, così come la gravidanza, non deve essere necessariamente una limitazione, se non volete che lo sia. Sarà piuttosto un completamento. Vi imporrà tempi diversi, modalità diverse, ma con la motivazione giusta potrete andare ovunque e anche i piccoli sacrifici saranno ripagati.
8. Non cercate di fare tutto
Se tre allenamenti a settimana sono troppi, e fate fatica a conciliarli con il vostro lavoro e la famiglia, organizzatevi per farne due. La corsa deve farvi star bene, non esaurire le vostre energie aggiungendo stress allo stress. Quindi bando alla pigrizia, ma non chiedete troppo a voi stesse. Se poi ogni tanto riuscirete a ritagliarvi il tempo per un allenamento in più, tanto meglio.
9. Non siete sole
Mariti, nonni, baby sitter. Fatevi portare la spesa a casa, portate le camicie in lavanderia. Resterete delle brave mogli e delle ottime mamme ma avrete un pensiero in meno e un po’ di tempo in più a disposizione per voi stesse. Fate un patto con loro e cercate di garantirvi un aiuto almeno una/due volte alla settimana. In cambio gli offrirete la colazione o vi occuperete della cena. Insomma, cercate dei complici!
Silvia, da Ironman a mamma il passo… non è immediato
La nostra Silvia Schiapparoli è da poco diventata mamma. Per lei, che solo qualche anno fa scriveva “Amo tutto quello che è sport, sudore, fatica e soddisfazione…” passare dalle gare di Ironman ai passeggini non è stato immediato, ma… come ci insegna, si può fare tutto. Persino arrivare a vivere lo sport, e in particolare la corsa, in un modo del tutto nuovo.
“La passione resta ma cambia il modo di viverla – ci racconta -. Prima il weekend era dedicato ai lunghi, stavo fuori anche 5-6 ore, adesso ho adattato gli allenamenti nella distanza e anche nella durata: ho meno tempo, certo, ma anche perché non vedo l’ora di tornare a casa da Amelia. Durante la settimana mi alleno al mattino presto, prima dell’ufficio. Non è il massimo ma mi permette di organizzare la giornata. Anche mio marito, Matteo, si allena e ci alterniamo”.
“Mi piacerebbe tornare a fare qualche gara ma per ora non guardo il tempo sul mio Forerunner 945. Mi è molto utile invece per monitorare Training Load e Training Status e capire se, effettivamente, il mio allenamento è produttivo oppure no, e quando è il momento di recuperare”.