Ecoscandaglio: A Cosa Serve e Come si Usa
Se vi state avvicinando per la prima volta alla pesca potreste non aver mai sentito parlare dell’ecoscandaglio, in realtà conoscerlo e imparare ad usarlo può esservi di grande aiuto fin dalle prime uscite in mare aperto. Prima di capire a cosa serve e come utilizzarlo al meglio, partiamo dalle basi: scopriamo insieme di che cosa si tratta e in che modo funziona.
Che cos’è e come funziona l’ecoscandaglio
L’ecoscandaglio è uno strumento nautico utilizzato per misurare la distanza dalla superficie al fondale attraverso l’emissione di impulsi sonori.
Nato con l’inaugurazione degli idrofoni e dei sonar per la ricerca dei sommergibili nemici ai tempi della seconda Guerra Mondiale, oggi è diventato un dispositivo ad uso specifico delle imbarcazioni dei pescatori, utilizzato sia dagli amatori che dai professionisti, a cui offre informazioni di grande utilità.
Per funzionare si serve di onde sonore, capaci di misurare le distanze attraverso il suono: la tecnologia ecoscandaglio si basa su trasduttore, trasmettitore e ricevitore/amplificatore e sfrutta in sostanza lo stesso principio dei radar per localizzare i bersagli, da cui si differenzia per velocità di propagazione e tipo di onda.
Il trasduttore riceve l’energia elettrica per poi trasformarla in sonora, l’impulso viene così trasmesso al fondale. Una volta che il target viene colpito, sia che si tratti di un pesce, di alghe o rocce, il suono viene riflesso, torna al trasduttore e viene inviato prima all’amplificatore e poi al ricevitore, così da poter essere visualizzato sul display.
Tra i dispositivi in commercio oggi è possibile acquistare modelli di ogni tipologia, che garantiscono un uso intuitivo, ideale per principianti e indicato anche per l’uso su piccole imbarcazioni. In questo senso gli ecoscandagli Garmin della serie STRIKER Cast vi assicurano una configurazione facile e veloce: si agganciano alla lenza per poterlo posizionare esattamente nello spot desiderato e, associandoli all’app gratuita, potrete visualizzare direttamente sul vostro smartphone le immagini rilevate dall’ecoscandaglio.
A Cosa serve l’ecoscandaglio?
Per capire quale ecoscandaglio scegliere è fondamentale sapere innanzitutto a cosa serve per valutare se fa al caso nostro in base anche al tipo di pesca che andremo a praticare. Sfruttando le onde sonore lo strumento fornisce un’esatta descrizione del fondale e delle strutture che si trovano sotto l’imbarcazione. Il suo principale compito è dunque quello di:
- scoprire gli oggetti in immersione;
- calcolare la profondità e le distanze a scopi grafici;
- individuare e punti pescosi.
Può servire inoltre anche a distinguere fondali fangosi da quelli a sabbia compatta grazie allo spessore delle immagini, aiutando ad individuare i tratti rocciosi, rappresentati graficamente da linee più sottili.
Le diverse tipologie, da quelle per neofiti alle versioni per professionisti, assicurano una lettura nitida e consentono la visualizzazione di innumerevoli dettagli.
Tra le componenti è il trasduttore a trasmettere l’immagine al display in base alla potenza e alla frequenza del suono: sul chartplotter compare un’immagine bidimensionale con la linea del fondale, alla quale si sovrappongono quelle delle strutture e dei pesci, che possono assumere diverse caratteristiche a seconda della velocità di passaggio o delle condizioni ambientali.
Gli ecoscandagli e i trasduttori Garmin funzionano sia in mare e in acqua dolce (persino nel ghiaccio!) per aiutarvi a visualizzare pesci e strutture in modo dettagliato fornendo anche informazioni sulla temperatura dell’acqua.
Ora che sappiamo a cosa serve l’ecoscandaglio, non vi resta che sfruttarne i vantaggi e avere sempre la certezza di gettare la lenza nel posto giusto!