Francesco Mangano: un ASICS FrontRunner al Garmin Running Academy di Firenze
Oggi fa il suo esordio sul nostro blog Francesco Mangano, un nuovo Ambassador Garmin.
Francesco, che molti conoscono già come FrontRunner ASICS, era presente all’evento Garmin Running Academy di Firenze. Questo è il suo racconto della giornata.
Correre è sempre stato il mio momento di libertà, che si tratti di un semplice allenamento o di una gara, la sensazione di mettere tutto l’occorrente in uno zaino, coprire la testa con una bandana, allacciare bene le scarpe, premere lo start del mio Garmin ed iniziare con la prima falcata è un’emozione da brividi, una delle più intense che abbia mai provato.
Insomma, questa sorta di rituale mi catapulta in un mondo tutto mio, dove esisto solo io, le persone che amo ed i suoni della terra, dell’aria, dell’acqua e molto spesso del fuoco, avendo la fortuna di vivere su un vulcano attivo, l’Etna.
Mai nessuno è riuscito ad entrarci in questo “spazio parallelo”, eccetto un posto, eccetto Firenze, eccetto la sua gente.
Garmin Running Academy alla Deejayten di Firenze
La carica dei 13.000 è stata denominata quella folla di runner che il 12 e 13 maggio hanno colorato Firenze di rosso, per un evento che farò fatica a dimenticare, la Deejay Ten! In realtà, titubante per la tanta folla, ho sempre evitato i maxi eventi come questo, ma quando si parla di Garmin Running Academy con dei super ospiti l’adrenalina prevale sulla ragione e ti ci butti tra la folla.
Capitanati dall’oro olimpico Stefano Baldini e guidati dal runner e coach fiorentino per eccezione, Fulvio Massini, noi 30 corridori o più ci siamo buttati per le vie di Firenze dentro la Garmin Running Academy, una vera e propria accademia della corsa che ti dà modo di imparare metodi e strategie d’allenamento, tecnica di corsa e valutazione dei parametri di corsa, grazie anche al Garmin Running Dynamics Pod, un piccolo portento della tecnologia che pesa pochi grammi, da posizionare sui pantaloncini, un po’ una rivoluzione del training, utile a prevenire infortuni, correggere e migliorare la performance.
Ma il clima davvero travolgente l’ho avvertito la domenica mattina, alla partenza della Deejay Ten. Non credevo che ad una gara seppur non competitiva, la gente potesse essere cosi felice, carica di positività, cosi piena di energia; io che invece l’energia l’ho tenuta sempre dentro per poi tirarla fuori soltanto in gara.
Allora ecco che lì qualcosa è cambiato, qualcosa è entrato a far parte di quel mondo che comprendeva solo me e la corsa: 13.000 persone improvvisamente mi hanno distratto da tutto ciò che l’agonismo puro ti riserva e allo sparo d’inizio. In prima fila, insieme a Linus e al grande Federico Pellegrino ho semplicemente corso, senza nessuna ambizione, trainato da una folla rossa di gente che corre, ride, condivide una passione.
Lo scenario suggestivo di Firenze è poi in grado di stregarti ed io che in questa città ci avrò corso qualche migliaio di chilometri negli ultimi due anni, ne resto comunque estasiato.
Do un’occhiata al mio fenix 5, segna 36 minuti e 56 secondi. la fatica non è mai stata cosi bella e sarei pronto a ripartire per un altro giro. Invece no, mi soffermo a guardare gli arrivi: c’è chi taglia il traguardo mano nella mano, chi ha corso per la prima volta 10 km, chi nonostante l’età non ha voluto rinunciare, perché la corsa non ha limiti, né tempo, né spazio, perché chiunque corra ha qualcosa in più che non si può spiegare. Puoi solo allacciare le scarpe, coprire la testa con una bandana, premere lo start del Garmin e correre.