Galileo. Ma un altro sistema GPS ci serve davvero?
In origine c’erano solo i sistemi per la navigazione marittima, lo storico LORAN e simili, comunque basati su stazioni a terra. Avevano portata limitata, erano molto complessi da usare e non erano molto precisi.
Poi, dall’inizio degli anni ’90, si iniziò a parlare di questa sigla “GPS”. E tutto fu più semplice: il posizionamento, i navigatori nelle macchine e cento altre applicazioni. Tanto che oggi nemmeno ci si fa più caso.
Per riuscire ad essere operativo negli anni 90, il GPS è stato pensato e progettato molti anni prima, negli anni ’70, quando la tecnologia era quello che era.
GPS è quindi un sistema ormai “vecchio”, e il suo sviluppo è di fatto arrivato al punto finale. Non si può spremere sangue dalle rape.
E questa è una parte del problema.
L’altra è che, se un domani gli americani decidessero di “spegnere” il GPS (come già accaduto in passato) o di chiedere un canone per poterne usufruire, l’intero mondo dipenderebbe dalle loro decisioni.
Il Sistema GPS è infatti di proprietà del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, e loro ne fanno ciò che vogliono. Ecco quindi che l’idea di realizzare un sistema di satelliti di posizionamento “privato” inizia ad acquisire senso. I russi, guarda caso, ci hanno già pensato con il loro sistema GLONASS (ГЛОбальная НАвигационная Спутниковая Система, ossia più facilmente “Global’naja Navigacionnaja Sputnikovaja Sistema”), già integrato nei ricevitori dell’intera gamma Garmin ormai da diversi anni.
La Cina sta costruendo, a partire dall’anno 2000, il suo sistema BEIDOU, già operativo in quel quadrante del mondo e nel Pacifico.
Noi europei abbiamo ora il Sistema Galileo, realizzato dall’ESA (Agenzia Spaziale Europea, www.esa.int).
Galileo è arrivato molto in ritardo rispetto a quando inizialmente prospettato: avrebbe dovuto essere pronto dapprima nel 2008, poi nel 2011, infine si è giunti solo a fine 2016 all’annuncio ufficiale della disponibilità operativa del segnale.
Galileo promette molto bene: è un sistema nuovo, moderno, progettato negli anni 2000 utilizzando tecnologie recenti, e garantisce prestazioni elevate già in questa prima fase iniziale. Fornirà un servizio commerciale a larga banda e alta accuratezza, criptato, che sarà disponibile ad un costo aggiuntivo, mentre il servizio di base di Galileo sarà liberamente disponibile per chiunque sia dotato di un ricevitore compatibile. Il sistema è inoltre parallelo al GPS: pur usando segnali radio simili dai satelliti, non si creano disturbi tra i due sistemi, che possono quindi coesistere senza problemi.
La principale innovazione di Galileo è però la “validazione” del segnale di posizione: lo strumento sarà in grado di avvisare l’utente di eventuali problemi di ricezione che ne causassero un incremento di errore nel posizionamento.
La ricezione del segnale (nei dispositivi abilitati) sarà trasparente all’utente, così come accade per il sistema GLONASS, e quello che gli utenti noteranno invece sarà un incremento della precisione, una minore perdita del segnale in ambienti “difficili” come ad esempio i canyon urbani tra i palazzi, e un aumento della copertura nelle zone dei Poli (ma questo, probabilmente saranno in pochi a notarlo…). Per chi volesse approfondire, WikiPedia ha una pagina molto dettagliata su Galileo a questo link: https://it.wikipedia.org/wiki/Sistema_di_posizionamento_Galileo.
Quindi la risposta alla domanda del titolo è che sì, un altro sistema di localizzazione (in gergo detto GNSS, ossia “Global Navigation Satellite System”) ci voleva. Porta vantaggi tangibili agli utenti e incrementa il numero e la qualità dei servizi disponibili.
I primi strumenti pienamente compatibili con Galileo, prodotti da Garmin, sono i nuovi Foretrex 601/701, degli strumenti da polso che integrano tutte le funzionalità di navigazione in un formato adatto ad essere indossato, per garantire operatività a mani libere a chi li usa. Altri seguiranno, e ci abitueremo presto ad utilizzare Galileo come parte integrante dei servizi che quotidianamente fanno parte della nostra vita.
Avremo quindi ben tre reti di satelliti a disposizione: il buon vecchio Sistema GPS, il recente GLONASS e il neonato Galileo, ultimo arrivato.
Benvenuto Galileo, aspettiamo di essere guidati da te nelle nostre avventure!