Anche i campioni olimpici corrono a ritmo di musica. Parola di Stefano Baldini
Vi piace correre? Con il nuovo Garmin Forerunner 645 Music vi piacerà anche di più. Parola di Stefano Baldini. Il campione olimpico di maratona, da sempre amico di Garmin, lo ha provato in anteprima. Lui, che i cardiofrequenzimetri Garmin li conosce come le sue tasche, ci ha raccontato cosa ne pensa dell’ultimo nato.
Un orologio per il running davvero notevole
Con il nuovo Forerunner 645 mi sto proprio divertendo! Le sue potenzialità sono notevoli, per principianti ma non solo. L’ho testato per diversi giorni sia come runner che da allenatore e devo dire che i dati a disposizione sono davvero utili.
Basta impostare le schermate con i parametri preferiti e scorrere le pagine per averli subito a disposizione in tempo reale. Una volta caricato su Garmin Connect le possibilità sono tantissime.
Come altri Forerunner, il 645 fornisce i dati relativi alle dinamiche di corsa: tempo di contatto al suolo, bilanciamento tempo di contatto con il suolo, cadenza, lunghezza del passo, oscillazione verticale, rapporto verticale, che uniti alla frequenza cardiaca forniscono una panoramica completa del nostro gesto atletico.
A questi si aggiunge la possibilità di misurare, con Garmin Running Power, la potenza della corsa. Siamo ancora agli inizi ma d’ora in poi sarà uno dei dati più utilizzati, insieme al tempo e alla frequenza cardiaca, per l’analisi delle prestazioni e degli allenamenti.
Io, poi, ho voluto esagerare – e in questo mi sono divertito tantissimo! – e ho messo alla prova il nuovo 645 in diversi programmi di allenamento, per verificare le risposte. Proprio io, che di programmi non ne seguo da tempo.
Corse continue a ritmo costante, progressivi, variazioni di ritmo e anche ripetute veloci sui 200 rec. 1’, per testare la sua reattività. Devo ammettere che mi ha sorpreso.
Soprattutto mi ha fornito elementi e informazioni importanti sul mio stato di forma. Ho avuto la prova, ad esempio, che la lunga influenza che mi ha bloccato nei mesi scorsi ha lasciato qualche strascico. L’ho notato dai tempi di appoggio, molto più lunghi del normale, e dalle pulsazioni medie, un po’ troppo elevate per una corsa leggera come quella che ho registrato.
Questa analisi dettagliata mi ha permesso di capire su cosa e come lavorare da adesso in avanti, concentrandomi ad esempio su esercizi specifici per l’uso del piede, così da migliorare l’appoggio e rendere più efficiente il gesto atletico, e poi sulla frequenza cardiaca, per tornare a spendere meno, in termini di energie, durante la corsa.
La funzione musica è un plus eccezionale
E visto che corro prima di tutto perché mi piace, mi sono divertito anche con la musica del nuovo Forerunner 645 Music. Correre con la musica è una cosa che ho scoperto in tempi relativamente recenti. Quando ero professionista, ovviamente, non mi allenavo mai con le cuffie, ma da quando corro da solo, anziché in gruppo, e non a orari fissi ma in base al tempo disponibile, ho iniziato ad apprezzare questa possibilità.
Correre a ritmo delle proprie playlist preferite aumenta i Watt ed è uno stimolo in più, ma state attenti: questo potrebbe “ammanettarvi” definitivamente a questa bellissima passione chiamata “running”.
L’importante è ascoltare la musica solo quando è possibile farlo in totale sicurezza. Io, ad esempio, sfrutto la funzione Music quando corro nella cassa d’espansione del Secchia: è il parco di una riserva naturale, non ci sono macchine né traffico e so che non rischio nulla.
Cosa ascolto? Un po’ di tutto, ma soprattutto la musica più vicina a me, ovvero delle buone dosi di rock emiliano anni ’80-’90. Mettiamola così: tra Vasco e Ligabue… non scelgo, li ascolto entrambi. Garmin mi ha dato anche qualche consiglio su della buona musica per correre.
Il prossimo test che farò con il 645 Music riguarderà proprio l’uso della musica: un bell’allenamento veloce, con o senza playlist. Sono curioso di vedere come cambia il passo. Vi terrò aggiornati! Voi intanto, correte!
Stefano Baldini