Giulio Molinari e Garmin Forerunner 935: obiettivo Kona 2017
Ottavo in Sudafrica all’Ironman di aprile, una vittoria all’Ironman 70.3 di Staffordshire, in giugno e pochi giorni fa un nono posto all’Ironman di Francoforte. Giulio Molinari ha scelto di puntare in alto quest’anno, di confrontarsi con i top e puntare ai mondiali di Kona e noi, come sempre, siamo con lui.
Abbiamo fatto il tifo per lui ad aprile, in Sudafrica, abbiamo esultato quando ha tagliato per primo il traguardo all’Ironman 70.3 di Staffordshire, in Inghilterra e ancora il nostro Giulio Molinari non ha smesso di farci emozionare.
Pochi giorni fa si è di nuovo messo alla prova sulla distanza più lunga. È tornato da Francoforte con un nono posto (in 8h12’53”) che lo ha fatto entrare di diritto nella top ten del campionato europeo di Ironman. Lo abbiamo chiamato per complimentarci e ci siamo fatti raccontare un po’ la gara.
“Posso dirmi soddisfatto del risultato di Francoforte, anche se non al 100%. Sono partito cauto a nuoto, ho recuperato tanto in bici ma ho avuto qualche problema in maratona: un buon passaggio alla mezza, in 1h24’, poi però al terzo dei quattro giri è arrivata la crisi che mi ha costretto a rallentare.
Ci sta. Quest’anno abbiamo preferito puntare gare di alto livello, rinunciando magari a qualche podio più facile. E’ la strada più dura ma anche quella che pagherà di più in termini di esperienza, perché mi permetterà di confrontarmi con i numeri 1. Il nono posto di Francoforte comunque era importante in vista di Kona, anche se la qualificazione ancora non è certa. Però sono contento: volevo arrivare ai 3200 punti in classifica e oggi sono già a 3395”.
Un risultato eccellente che Giulio ha conquistato insieme al suo Forerunner 935, di cui ci ha detto di essere contentissimo.
“Credo che con il 935 Garmin abbia fatto un grande salto di qualità, soprattutto per quanto riguarda la durata della batteria. Vengo da un 735 e da un 920, che comunque erano ottimi strumenti, ma con il 935 si nota davvero la differenza. Non solo in gara. Lo uso principalmente negli allenamenti lunghi, nei combinati bici e corsa. A nuoto meno, ma solo perché devo seguire le indicazioni del mio coach, Andrea D’Aquino. Ho notato che su allenamenti di 5-7 ore la batteria cala circa del 15%. Impressionante. Anche lo schermo è molto migliorato. Le dimensioni sono rimaste le stesse ma il 935 sfrutta meglio la circonferenza quindi è più immediata la visualizzazione dei campi. E questo è importante soprattutto in corsa, perché hai meno possibilità di tenere lo sguardo sul Garmin e ti deve bastare una velocissima occhiata per avere tutti i dati a disposizione”.
Non resta che continuare a fare il tifo per lui, sperando di vederlo partire per Kona, con il suo Forerunner 935 al polso.