Il valore del tempo e del sacrificio
I mesi si susseguono e con il weekend appena trascorso ho concluso il mio primo mese di aumento di carico. Questa che viene, infatti è la prima settimana di scarico di lavoro, quella in cui gli allenamenti si riducono del 50% fino ad arrivare al prossimo weekend quando per la prima volta avrò “diritto” a ben 2 giorni di riposo e quindi finalmente potrò “permettermi” una vita “normale”.Che cosa ho imparato in tutti questi mesi? Ho imparato ancora di più qual è il valore del tempo, quanto sia prezioso e di quanto (poco) ne abbiamo a disposizione per fare tutto ciò che vorremmo fare. Ho imparato il valore del sacrificio, perché allenarsi così tanto per inseguire un obiettivo, un proprio “credo” vuol dire sacrificare tante altre cose. Alle persone che mi dicono che riesco a fare tutto quello che faccio perché “ho tempo”, non rispondo nemmeno. La parola esatta è sacrificio. Perché alzarsi alla mattina alle 6 per correre, tornare alla sera tardi, vedere la propria famiglia con il contagocce non è avere tempo, ma decidere di privarsi delle comodità e dei propri affetti. E se vogliamo dirla tutta, alla parola “sacrificio” darei proprio una connotazione positiva.Ho imparato quanto meravigliosa sia la persona che mi sta accanto, quanto sia importante la mia famiglia e come siano preziose le persone che mi vogliono bene e che mi spronano ad andare avanti. Ho imparato a conoscere i veri amici e a fare tesoro dei momenti trascorsi con loro. Ho conosciuto il mio corpo, l’ho portato all’estremo, ho domato la mia testa e mi scopro ogni giorno una persona nuova. Ho imparato a guardarmi intorno e a tralasciare quello che è fuorviante e superficiale.Nel weekend appena trascorso, il tempo atmosferico non è stato dei migliori, ma il TEMPO quello vero non mi ha delusa: io, la mia bici, i miei “due papà” (quello vero e quello virtuale) ad accompagnarmi in salita per i 160 km previsti. Io, le mie gambe, il mio “storico” compagno di corsa e tanta pioggia! Risultato: un allenamento eccezionale, tanta stanchezza e tanta voglia di scoprire quali altri emozioni e segreti mi regaleranno i 2 mesi che mi separano dal mio “via” a Maiorca. Questo è l’Ironman..e questa sono io.