I Relitti da Visitare in Immersione in Italia
Da sempre crocevia di civiltà e teatro di commerci e battaglie, il Mediterraneo è oggi uno scrigno che nasconde e conserva tesori preziosi. Le acque cristalline del Mare Nostrum, infatti, non ospitano solo ecosistemi complessi e ricchi di vita, ma anche navi, sottomarini e perfino aerei sommersi, testimonianze di un passato che esercita un fascino irresistibile per gli amanti della subacquea. Grazie a migliaia di km di costa, le immersioni sui relitti in Italia offrono pertanto un’occasione unica e preziosa per chi vuole vivere un’esperienza capace di unire la passione per la storia a quella per l’attività a contatto con la natura.
Per gli appassionati, inoltre, questo tipo di attività rappresenta un banco di prova impegnativo, che deve essere affrontato pianificando con scrupolo ogni aspetto, dalla preparazione fisica alla scelta delle attrezzature. È inoltre essenziale, soprattutto per i principianti, affidarsi alla guida esperta dei professionisti che operano nei numerosi diving center sparsi nella penisola e considerare la possibilità di frequentare i corsi specifici dedicati al wreck diving utili per apprendere le nozioni tecniche necessarie.
Per godere appieno di un’esperienza davvero unica, inoltre, è bene dotarsi di dispositivi adeguati come un computer per il diving, uno strumento necessario per ottenere informazioni preziose sull’attività e sul proprio stato di forma. Gli orologi per il diving Garmin della serie Descent ti aiutano a vivere ogni avventura sott’acqua in sicurezza, grazie al monitoraggio delle funzioni fisiologiche e alle funzioni avanzate che consentono di programmare la discesa con le bombole pianificando la profondità massima e le pause di decompressione.
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Dove fare immersioni sui relitti in Italia
Da nord a sud, dai fondali al largo delle coste liguri alle acque trasparenti della Sardegna, fino ai fondali brulicanti di vita dell’Adriatico e della Sicilia, sono numerosi e sorprendenti i posti dove fare immersioni sui relitti in Italia. Vediamone alcuni dei più suggestivi.
Tiflys – Liguria
Adagiata a circa 45-50 metri sotto la superficie, la Tiflys è una nave cargo francese affondata nel 1943 al largo di Loano. Rappresenta un’esplorazione abbastanza impegnativa, dovuta non solo alla profondità e alla scarsa luminosità ma anche alla possibile presenza di correnti. Lo scafo è ancora in buono stato, si presenta nella sua interezza e offre rifugio a numerose specie, incluse aragoste e rane pescatrici. L’ingresso tra le lamiere è possibile in alcune parti e offre scenari davvero suggestivi, mentre la presenza di reti invita ad aumentare ulteriormente la cautela.
Nave Equa – Liguria
Ubicato a circa mezz’ora di navigazione dalle splendide coste delle Cinque Terre, questo cacciasommergibile rappresenta per gli amanti della subacquea un’esperienza davvero unica. L’ormeggio e la discesa sono resi più semplici grazie alla presenza di una cima che porta direttamente al ponte, che si raggiunge a una profondità di -34 metri. L’esplorazione consente di osservare un cannone di prua e la presenza di una mitragliera, testimoni di un passato dal fascino sinistro e oggi circondati da una miriade di pesci. La presenza di correnti di media intensità rendono questo relitto tra i più belli da visitare in Italia, ma accessibile solo a sub esperti.
Islamoglu – Puglia
Adagiata su un fondale sabbioso a circa 2 miglia marine da Torre Canne, questa nave turca lunga quasi 60 metri è un appuntamento imperdibile per gli amanti del wreck diving in Italia. Già durante la discesa ci si imbatte nelle grandi gru posizionate sul ponte di comando, preludio all’esplorazione più in profondità. Lo scafo si presenta in ottime condizioni ed è colonizzato da numerose specie marine, come cernie, saraghi e ostriche.
Aereo Junkers 88 – Puglia
Il momento in cui si incomincia a intravvedere la sagoma di una nave sul fondale è davvero emozionate: ma avvistare un aereo è un’esperienza davvero unica. L’aereo tedesco Junkers 88, inabissatosi a una profondità di -35 metri al largo di Gallipoli, è senza dubbio uno dei relitti da visitare in Italia e un’immersione che non presenta particolari complessità. La struttura è praticamente integra e ricoperta nella sua interezza dalla flora marina: gli squarci che si aprono all’altezza della cabina di pilotaggio e sulla fusoliera lasciano intravedere numerose forme di vita.
Nave Dino – Sardegna
Situato nel tratto di mare antistante Porto Zafferano, uno degli angoli più suggestivi della costa meridionale sarda, il Dino rappresenta una delle immersioni da fare in Italia più semplici e allo stesso tempo più emozionanti. L’acqua color turchese e la profondità non eccessiva, -25 metri, rendono questo obiettivo unico e divertente anche per i sub meno esperti. Spezzato in due parti, il Dino è visitabile solo a luglio e agosto poiché in acque militari, è facile da esplorare anche internamente e ospita una ricca fauna marina.
Motonave Valfiorita – Sicilia
Si tratta di una delle immersioni sui relitti in Italia più complesse. La visita a questa motonave infatti, adagiata su un fondale a -70 metri nello stretto di Messina, è adatta a sub particolarmente esperti. La possibilità di penetrare nelle stive della Valfiorita, silurata nel corso della Seconda Guerra Mondiale da un sommergibile britannico, offre uno spettacolo senza eguali e mostra il carico del suo ultimo viaggio: auto, camion e motocicli destinati alle truppe italiane.
Le occasioni per effettuare immersioni sui relitti in Italia sono davvero tante. Per tutte però valgono alcune regole generali. È bene, ad esempio, ricordare che per raggiungere le navi adagiate sui fondali oltre i 30 metri è necessario essere in possesso dei brevetti rilasciati dai centri diving accreditati, che organizzano periodicamente corsi adatti a tutti i tipi di immersioni subacquee. È importante, inoltre, una pianificazione accurata che deve includere la conoscenza della storia del relitto, delle sue condizioni attuali, della profondità, delle correnti marine e delle eventuali altre caratteristiche legate al sito in oggetto.
Per effettuare il wreck diving al meglio, infine, è necessario dotarsi di un’attrezzatura da immersioni adeguata ed efficiente che deve includere, oltre all’equipaggiamento standard, bombole capienti e di riserva, GAV, dispositivi d’illuminazione da profondità e un computer subacqueo in grado di fornire dati utili relativi a profondità e durata dell’attività.
L’orologio da diving Garmin Descent Mk3i è il dispositivo perfetto per pianificare e gestire le immersioni sui relitti in sicurezza, grazie allo schermo AMOLED luminoso e più visibile, alla cassa robusta e resistente fino a una profondità di -200 metri e ai pulsanti induttivi in metallo che permettono un facile richiamo delle funzioni anche sott’acqua. Associato al trasmettitore Descent T2, inoltre, lo smartwatch Garmin Descent Mk3i consente di scambiare messaggi preimpostati tra sub durante l’immersione e permette di monitorare l’autonomia dell’aria fino a un massimo di 8 bombole, contribuendo così a rendere l’esplorazione sui fondali più sicura e coinvolgente per tutto il gruppo.
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