Come Impostare Correttamente l’Ecoscandaglio
Chi ama la pesca dalla barca conosce bene l’utilità di avere un ecoscandaglio a bordo della propria imbarcazione, un alleato fondamentale in grado di fornire informazioni preziose su ciò che si trova sotto la superficie dell’acqua. Grazie alla tecnologia che sfrutta gli impulsi ad onde sonore, infatti, questo dispositivo restituisce sotto forma di elaborazione grafica non solo la morfologia, la composizione del fondale marino o la presenza di relitti, ma anche quella di pesci grandi e piccoli, creando le premesse ideali per un’attività di pesca più divertente e soddisfacente.
Naturalmente un ecoscandaglio non è una videocamera: i segnali elaborati e presenti sullo schermo devono essere raccolti e interpretati correttamente e per questo occorrono pratica, esperienza e un corretto settaggio delle funzioni. È importante quindi scegliere dispositivi capaci di adattarsi alle più diverse esigenze così da ottenere dati il più possibile precisi e facilmente interpretabili.
Gli ecoscandagli Garmin della serie STRIKER sono dispositivi progettati per fornire un valido supporto agli amanti della pesca, grazie alle varie funzioni regolabili e al trasduttore a doppia frequenza e/o CHIRP (a seconda del trasduttore scelto) che consente di visualizzare in maniera più chiara pesci e strutture. I fishfinder Garmin sono l’alleato ideale anche per la navigazione, grazie al GPS integrato ad alta sensibilità che consente di memorizzazione i punti di interesse per la pesca e creare una mappa personalizzata tramite la funzionalità QuickDraw.
Consigli per Settare l’Ecoscandaglio
Come impostare l’ecoscandaglio? Quali sono le funzioni su cui è possibile intervenire per regolare e ottimizzare la visualizzazione delle informazioni ricevute? Per un corretto utilizzo a bordo occorre tenere presente una serie di parametri, come la posizione del trasduttore che invia e riceve il segnale di ritorno o l’ampiezza del cono del segnale. Ma non solo: anche una corretta regolazione dei settaggi sullo schermo è un aspetto fondamentale in grado di fare la differenza tra un’informazione chiaramente leggibile e una meno precisa che può portare a valutazioni poco utili.
Occorre inoltre specificare che non esistono delle impostazioni ideali e sempre valide, ma vediamo insieme di capire come settare l’ecoscandaglio, in base alle sue funzioni principali.
REGOLAZIONE DELLA FREQUENZA DEL TRASDUTTORE
Il primo importante passo da fare per impostare l’ecoscandaglio riguarda la scelta delle frequenze: questa operazione consente di agire sull’elemento principale del sistema, il trasduttore e di regolare di volta in volta il proprio dispositivo a seconda della profondità e di ciò che si intende cercare.
Le frequenze più alte sono ideali quando si naviga in presenza di fondali bassi. Le onde sonore formano in questo caso un cono di trasmissione stretto, coprono una porzione ridotta di acqua al di sotto della barca ma consentono di ottenere un’alta definizione delle immagini.
Le frequenze più basse invece irradiano un cono con raggio più ampio e coprono quindi una porzione maggiore di acqua: restituiscono immagini meno pulite ma si dimostrano ideali per sondare fondali più profondi e intercettare un numero di bersagli maggiore.
I migliori dispositivi sono dotati della tecnologia CHIRP, che consente una migliore individuazione dei bersagli in acque profonde e fornisce immagini più nitide capaci di distinguere un singolo pesce da un intero banco, grazie all’invio di più segnali contemporaneamente.
ALTRE IMPOSTAZIONI UTILI PER IL SETTAGGIO DELL’ECOSCANDAGLIO
In base alla frequenza scelta potremo dunque dedicarci al set up delle informazioni che riceviamo e scegliere ad esempio la modalità di visualizzazione. Nel display del nostro dispositivo sono in genere sempre visualizzati tre elementi essenziali:
- Informazioni sulla profondità dell’acqua, temperature e velocità GPS
- Pesci e altri elementi sospesi
- Informazioni sui fondali
Possiamo così intervenire su questi e altri dati, variare le impostazioni grafiche e la modalità di visualizzazione. Vediamo alcuni degli aspetti principali.
- Gain. La funzione Gain, o guadagno, contribuisce a migliorare la qualità di ciò che vediamo sul nostro schermo. L’obiettivo in questo caso è quello di trovare un giusto equilibrio tra pulizia dell’immagine e chiarezza dei target che ci interessa visualizzare. Il guadagno è la funzione che regola la pulizia dello schermo e rende le marcature, termine che identifica la presenza dei pesci, più evidenti. Aumentando o diminuendo il Gain si agisce dunque sulla saturazione dei colori dei singoli elementi, che vengono così assorbiti o messi in evidenza.
- Interpretare i colori dell’ecoscandaglio. Le immagini visibili sullo schermo sono rappresentazioni sintetiche, elaborate secondo gamme di colore che rappresentano insiemi uguali di materia. Fondali sabbiosi avranno così un colore o variazioni di esso sullo spettro cromatico, mentre le rocce saranno identificate con un altro colore. Ciò vale anche per l’acqua e per i pesci che vi nuotano. Stabilire la gamma di colori ideale per tradurre le informazioni è quindi un passo importante per poter contare sul proprio fishfinder. Gli ecoscandagli Garmin dispongono di set preimpostati che consentono di scegliere la gamma cromatica più idonea alle proprie esigenze e più adatta alle singole necessità.
- Velocità di scorrimento. L’ecoscandaglio fornisce un’immagine continua che scorre dal lato destro dello schermo verso il lato sinistro: non è quindi una fotografia che visualizza un dato momento ma piuttosto una sorta di scansione di uno spazio nel tempo. Regolare la velocità di scorrimento dell’immagine può dunque essere fondamentale per un’ideale visualizzazione delle marcature. Una velocità di scorrimento superiore consente una visualizzazione più dettagliata, con tracce e marcature più brevi e mantiene la schermata più pulita mentre una velocità di scorrimento inferiore consente una visualizzazione più prolungata delle marcature, che vengono così elaborate sotto forma di archi, e delle informazioni sullo schermo. La serie di fishfinder Garmin STRIKER dispone di numerose funzioni per un adeguato settaggio, come ad esempio la possibilità di scegliere tra sette differenti colori per visualizzare meglio cosa c’è sotto i fondali. Dotati di trasduttore tradizionale con frequenze a 50, 77, 200 kHz e di tecnologia CHIRP permettono di visualizzare sul display immagini nitide e ad alta risoluzione. Grazie alla presenza del GPS inoltre i fishfinder STRIKER consentono di utilizzare il contrassegno dei waypoint, una funzione attraverso la quale è possibile segnare punti di interesse e salvare le coordinate.
Affidati ai fishfinder STRIKER Garmin per le tue battute di pesca