Iniziare a Fare le Ferrate: Guida Per Principianti
Affrontare per la prima volta una via ferrata può creare dei problemi a chi, pur conoscendo la montagna, non ha avuto nessuna esperienza di arrampicata. Per quanto le pareti attrezzate con cavi e ancoraggi fissi consentano di raggiungere la vetta anche senza avere una conoscenza approfondita delle tecniche alpinistiche e di arrampicata, iniziare a fare le ferrate in montagna se si è principianti richiede la conoscenza di alcune nozioni basilari, indispensabili soprattutto se non ci si è mai avventurati con la verticalità ad alta quota. Ecco quindi alcuni accorgimenti che vi aiuteranno ad affrontare al meglio le vostre prime scalate.
5 consigli utili per iniziare a fare le ferrate in montagna
Avvicinarsi alle vie ferrate da principianti è una sfida emozionante che richiede consapevolezza e prudenza. Tra le cose più importanti da sapere prima di partire per le vostre prime avventure ne abbiamo selezionate 5 che vi aiuteranno a scegliere i percorsi più adatti al vostro livello e ad evitare gli errori più comuni, ecco quali sono:
1. Iniziate dalle basi
Come ogni altra attività in montagna, anche le vie ferrate richiedono un’accurata pianificazione che non può prescindere dalla scelta dei percorsi in base a impegno fisico, dislivello e verticalità. Le principali difficoltà di un principiante possono riguardare infatti la tipologia di tracciato, in particolare la sua esposizione ossia la presenza di tratti “a picco” o strapiombi, e la durata totale ossia il tempo medio necessario per completare la scalata. Non sottovalutate questi due fattori quando selezionate il tracciato da affrontare e optate per quelli di breve durata, caratterizzati da pochi tratti tecnici.
2. Come affrontare la salita
Per avanzare sulle pareti rocciose è necessario dotarsi dell’imbragatura e del set da ferrata. Immancabile è il casco ed un paio di guanti, oltre a due moschettoni da agganciare in successione. Affrontare una progressione non è sempre facile quando non si ha nessuna esperienza: all’inizio della vostra scalata sarete tentati di avanzare soltanto con le braccia utilizzando cavo e staffe, l’ideale è invece utilizzare al meglio anche la spinta dei piedi, quando possibile, evitando i passi lunghi e servendosi degli appigli naturali della roccia.
3. Non partite da soli
La montagna regala tante emozioni ma può essere piena di insidie, soprattutto quando non si ha abbastanza esperienza per riconoscere i pericoli. Per partire in sicurezza è meglio farvi accompagnare da una persona competente, che abbia già affrontato percorsi tecnici e sappia utilizzare al meglio l’attrezzatura. In alternativa potete sempre rivolgervi alle associazioni come il CAI, che organizzano corsi ad hoc per tutti i livelli, così avrete la giusta preparazione e l’assistenza necessaria per affrontare le vostre prime scalate.
Se proprio avete deciso di partire da soli dotatevi di un GPS per il trekking con tecnologia InReach. Avrete la sicurezza di individuare sempre la posizione in cui vi trovate e di essere facilmente rintracciabili in caso di difficoltà. Con i dispositivi satellitari Garmin per la sicurezza potrete facilmente restare in contatto con i familiari e gli amici rimasti a casa, in modo che possano vedere i vostri spostamenti in tempo reale anche in assenza di copertura cellulare o richiedere da remoto la localizzazione del vostro dispositivo per conoscere le coordinate GPS.
4. Valutate le condizioni meteo
Prima di avventurarvi in una via ferrata informatevi sul meteo: i temporali improvvisi in montagna sono frequenti e la presenza del metallo è un pericolo in caso di fulmini. L’ideale è partire al mattino presto, quando il tempo è più stabile, ancora meglio sarebbe affrontare una salita soltanto nel caso in cui non vi siano condizioni meteo avverse: anche in presenza di vento e pioggia il rischio di caduta è elevato, verificate dunque sempre la percorribilità degli itinerari. Conoscere le condizioni della montagna è indispensabile per evitare imprevisti: soprattutto nella fase di transizione tra estate e inverno, così come in primavera, è importante sapere se ci sono passaggi ghiacciati e accertarsi dell’eventuale presenza di neve lungo il percorso.
5. Scegliete il giusto equipaggiamento
Casco e guanti sono fondamentali per proteggersi dalla caduta di detriti e dal rischio di abrasioni durante la scalata, così come l’imbrago, insieme al longe, al dissipatore e ai moschettoni, formano un set indispensabile per aiutare la progressione e affrontare la scalata in sicurezza.
L’abbigliamento dovrà essere adeguato non soltanto alla lunghezza del percorso ma anche alla quota e alla stagione.
Per monitorare l’ascesa potete affidarvi ad un GPS da polso che vi permetterà di visualizzare in tempo reale tutte le informazioni importanti lasciandovi le mani libere per la scalata. Con i dispositivi Garmin della serie fēnix, progettati specificamente per l’outdoor, potrete accedere a più sistemi satellitari e acquisire la posizione in modo ancora più rapido e preciso, mentre la funzione ClimbPro, una volta caricata la traccia del percorso da seguire, vi mostrerà il numero di salite affrontate durante l’escursione, quelle ancora da scalare e, in tempo reale per ogni salita, il guadagno di quota e la distanza rimanente, così da aiutarvi a quantificare lo sforzo per il resto dell’ascesa.
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