5 libri sulla corsa da leggere in spiaggia
Se siete in partenza per le vacanze e, da running-addicted, sentite che la vostra routine sportiva già vi manca, ecco qualche consiglio su alcuni libri sulla corsa perfetti per essere messi in valigia e portati in spiaggia. Cinque libri sul running per voi consigliati da Dario Marchini, giornalista e proprietario del blog Corro Ergo Sum.
5 libri sul running da leggere sotto l’ombrellone
Per noi runner non c’è stagione che tenga. È sempre il momento di correre. E anche in vacanza la storia non cambia… anzi. Non c’è scusa migliore di avere più tempo libero per uscire per un allenamento in più, per una corsa in compagnia o per iniziare già a pensare e programmare le corse autunnali. Ma proprio le vacanze estive potrebbero essere invece il momento giusto per dedicarsi a un momento di relax, per dare al nostro corpo quell’attimo di pausa in più, per rifiatare e poi ripartire più forti che mai.
Per gli irriducibili del running (che già vedo preoccupati) c’è il modo per non sentirsi abbandonati, magari sdraiati su un’amaca, alla fresca ombra di una palma, sorseggiando un drink ghiacciato (chiaramente running frendly). E tra le mani un bel libro. Non un libro qualsiasi, ma uno di quelli che ti permettono di correre con la mente, sognando, magari, avventure che mai si sarebbero immaginate. O, perché no, di imparare qualcosa in più, magari sulle tecniche di corsa, sulla preparazione di una maratona, dalle avventure di un top.
Ecco allora cinque libri per tutti i gusti. Cinque modi di raccontare il running completamente diversi tra loro. Perché comunque, ognuno di noi, ama la propria corsa.
1. Libri sulla corsa: il romanzo
Corri dall’inferno a Central Park
Roberto Di Sante
Nel consigliarvi i 5 libri sulla corsa da leggere sotto l’ombrellone, non possiamo non partire da un romanzo, quello che nell’ultimo anno è stato il best seller nel mondo degli amanti del running. Forse perché, oltre a essere un racconto, è anche (soprattutto) un’autobiografia, di quelle che sembrano raccontare non una qualsiasi, ma la propria storia. È probabilmente questa la magia che Roberto Di Sante ha riversato nel suo libro: il racconto della faticosa storia vissuta da tanti (troppi) runner che si sono aggrappati alla corsa come ultima speranza prima di mollare, per riuscire a sfuggire ai propri problemi, di lavoro, d’amore, con i figli. Forse anche solo con se stessi. E per farlo hanno deciso di provare a raggiungere un traguardo quasi impossibile. Quello della maratona. Quello di New York.
2. La biografia
Niente è impossibile
Kilian Jornet
Kilian Jornet è un (super) eroe senza eguali. Non c’è nessuno che sia stato ancora in grado di (ab)battere le sue imprese e anche solo pensare di poterlo fare. Kilian ha portato il proprio all’estremo delle sue possibilità, raggiungendo record che hanno lasciato il mondo senza fiato. Con apparente leggerezza e semplicità ha infranto il muro dell’impossibile. Quanto a lungo si può correre restando digiuni? O senza bere? O senza riposare? Quando è giusto andare avanti in condizioni atmosferiche proibitive? Qual è la linea di confine che il nostro fisico ci impone? Fin da ragazzino, ha studiato ossessivamente il proprio corpo e le reazioni della mente, per allargare costantemente il perimetro del proprio limite, sia fisico che psichico. Ben sapendo che rinunciare a un’impresa a lungo sognata, perché non si è sufficientemente pronti o perché la situazione non lo permette, è la più grande prova di coraggio. Kilian è un mito (vivente) da studiare. Da ammirare. Da imitare. Ognuno con i propri limiti. E il suo libro sulla corsa è un buon punto di partenza.
3. Un classico
L’arte di correre
Haruki Murakami
Un classico che chi ama correre prima o poi deve leggere. Un romanzo-diario in cui corsa e scrittura si intrecciano, negli anni in cui ancora i blog non esistevano quasi. A metà tra corsa e scrittura. O forse meglio dire “a cavallo”. Perché scrivere e correre sembrano avere molte cose in comune.
Murakami, in questo suo libro sulla corsa, racconta la sua evoluzione interna ed esteriore, da scrittore affermato a maratoneta. La corsa lo aiuta in un lavoro di introspezione, di scoperta di sé quasi improvvisa. Sente il bisogno di correre crescere ogni giorno, come le parole che nascono davanti alle pagine bianche di un libro. La sregolatezza e l’estroversione di una mente creativa, vengono bilanciate dalla metodicità e dalla programmazione del runner, che scopre il proprio limite sempre un po’ più in là, passando attraverso esperienze che lo formano sia come uomo che come maratoneta. Sembra a volte di correre insieme a lui e di assaporare quelle piccole sfumature del mondo e della vita stessa che la corsa regala, osservando l’estate diventare inverno, lungo quella stessa strada che ogni giorno si ripercorre avanti e indietro. Ci sono le crisi, i momenti di euforia, le riflessioni, che riempiono la vita sia di chi corre che di chi scrive e che sembrano solo un susseguirsi logico degli eventi. Forse in ognuno di noi, oltre ad un piccolo maratoneta, c’è anche qualcosa di più.
4. Il manuale
Tipi che corrono
Fulvio Massini
Per chi in vacanza vuole imparare (o anche solo ripassare) i fondamenti del correre bene, i consigli di uno dei più grandi preparatori atletici italiani. Non un romanzo o un semplice libro sulla corsa, ma un manuale per re-imparare a correre meglio. Per ripartire dalla teoria e ripassare alla pratica. Il professor Fulvio Massini racconta quanto il podista amatoriale in questi ultimi anni sia cambiato, evoluto, e con lui le tipologie di allenamento, di corsa, di alimentazione, di stretching. E lo racconta a tutti: al principiante, quello che ha appena iniziato a correre o che è passato alla corsa dopo aver fatto altri sport, che lo fa per piacere o per rimettersi in forma. Con la sua didattica chiara e mirata lo aiuta a muovere, letteralmente, i primi passi con le sue (nuove) scarpe da running. Stessa attenzione riservata anche all’amatore, quello che ha trasformato la corsa in un rito irrinunciabile. Lo aiuta a individuare i suoi obiettivi e gli fornisce i mezzi di allenamento giusti per raggiungerli. Per arrivare, infine, a parlare a tutti quei runner che hanno già fatto un salto verso l’agonismo. Quelli che non smetterebbero mai di correre, che si allenano sette volte alla settimana, che vogliono raggiungere sempre il massimo risultato possibile. Ma da ottenere sempre senza perdere mai di vista i doveri della vita privata.
5. Il fumetto
Cose da runners
Maurizio Di Bona
«Ho cominciato a correre perché sentivo di doverlo fare. Io, che avevo sempre etichettato chi sgambettava per strada o nei parchi come gente con qualche rotella fuori posto, che si auto puniva con tutta quell’inutile fatica. Poi un giorno ho comprato un paio di scarpe da running. Come teleguidato, consapevole del fatto che presto o tardi si sarebbe presentata l’occasione per incorniciare certi momenti». L’occasione per Maurizio “The Hand” Di Bona, di professione fumettista, è arrivata con le 100 tavole di Cose da runners – Vizi e virtù del popolo che corre, un libro-fumetto nel quale, attraverso la tagliente e comica arma dell’ironia, prende in giro il mondo vario e colorato del podismo. Un modo leggero e allo stesso tempo grottesco che raccoglie egocentrici, narcisisti, ambiziosi, nevrotici, evergreen. Un mondo reale, raccontato in una visione tagliente e goliardica, giusto per non cedere alla tentazione (e all’errore) di prendersi sempre troppo sul serio.
Vi ricordiamo che trovate i consigli di Dario Marchini (non solo in materia di libri) su Garmin Run Lab, la community ufficiale Garmin su Facebook.