La corretta respirazione durante le immersioni
La subacquea è una disciplina che consente di esplorare i fondali attraverso l’immersione completa in acqua. In queste condizioni l’uomo non è in grado di respirare in maniera naturale, ma può ricorrere a varie tecniche e attrezzature, le più utilizzate delle quali sono l’apnea e il supporto dell’autorespiratore.
In entrambi i casi ci troviamo di fronte a riserve d’aria che non sono infinite: la prima dipende infatti dall’ossigeno presente in circolo e nei nostri polmoni, la seconda da quello contenuto nelle bombole.
Come possiamo dunque ottimizzare il consumo di ossigeno e migliorare la respirazione durante le immersioni per prolungare la nostra permanenza sui fondali? La raccomandazione è, come sempre, quella di affidarvi alla guida di professionisti e addetti del settore, che sapranno individuare le vostre necessità e aiutarvi nel percorso di miglioramento del vostro stile con tecniche adeguate.
Allo stesso modo sarà importante dotarsi di dispositivi da diving utili per tenere sotto controllo tutte le fasi della vostra attività durante le vostre prime esperienze di sub.
Grazie alle numerose funzioni disponibili, dalla tecnologia SubWave al monitoraggio wireless della pressione delle bombole, i dispositivi Garmin Descent vi aiutano a monitorare ogni immersione e a tenere traccia delle statistiche. Inoltre, grazie alle mappe precaricate e al GPS di superficie vi consentono di salvare e raggiungere i principali waypoint e i punti di immersione prestabiliti, assicurandovi così un’esperienza completa e senza sorprese, nel rispetto dei vostri limiti e in totale sicurezza.
Tecniche e consigli per migliorare la respirazione subacquea
Nel corso delle vostre prime immersioni probabilmente sarete costretti a risalire in superficie prima degli istruttori e dei vostri compagni più esperti, nonostante le bombole cariche e la stessa autonomia iniziale: ciò dipende soprattutto dalla capacità di risparmiare aria.
Per progredire sotto questo aspetto, non occorre solo capire come migliorare la respirazione durante le immersioni ma anche apprendere le giuste tecniche per muoversi in acqua senza consumare grandi quantità di energia e, dunque, di ossigeno. Ecco quindi alcuni pratici suggerimenti che vi aiuteranno a capire qual è la respirazione corretta durante le immersioni.
Rilassatevi
I muscoli in tensione, anche se siete immobili, consumano ossigeno e questo molto probabilmente lo sapete già. Quello che forse non considerate è che, se siete in apnea o vi siete immersi in acqua con le bombole, avete a disposizione una scorta limitata di ossigeno: un approccio rilassato vi aiuterà a contrastare la pressione dell’acqua facendovi risparmiare energie.
Respirate profondamente
Un respiro lento, profondo e regolare è fondamentale per consumare meno aria e liberarvi dall’accumulo di anidride carbonica. Concentrandovi sul ritmo e applicando le tecniche di respirazione consapevole, che impegnano i polmoni in profondità, avrete a disposizione aria più pulita e il giusto apporto di ossigeno al cervello vi assicurerà una perfetta lucidità mentale.
Muovetevi lentamente
Osservate lo stile del vostro istruttore o dei sub più esperti: si muovono lentamente, risparmiando preziose energie, hanno mani e braccia aderenti al busto e attrezzature ben fissate alla muta o al GAV. Questo atteggiamento facilita una minore resistenza all’acqua e minori correzioni da effettuare. Ogni movimento aumenta i consumi: uno dei modi più utili per migliorare la respirazione subacquea e risparmiare aria mentre si è in profondità è, dunque, non avere fretta e lasciarsi andare.
Curate la vostra galleggiabilità
La capacità di trovare il giusto equilibrio è uno degli aspetti fondamentali per apprendere la corretta respirazione durante l’immersione. I sub meno esperti in genere fanno fatica a nuotare ad una determinata quota, definita neutra: tendono cioè a scendere, come se fossero troppo pesanti, o a risalire come se fossero attaccati a dei palloni. Per contrastare queste forze si fa in genere molta fatica e si consuma molto ossigeno. Il corretto utilizzo del GAV, il giubbotto ad assetto variabile che collegato alle bombole si può gonfiare o sgonfiare a seconda delle necessità, unito a una zavorra adeguata, vi aiuterà a trovare la linea di galleggiabilità ideale per nuotare in orizzontale.
Curate l’assetto e la tecnica di pinneggiata
A meno che non stiate scendendo in profondità o risalendo in superficie l’assetto ideale è quello orizzontale, con busto e arti paralleli al fondale. Una buona tecnica di pinneggiata vi aiuterà inoltre a dirigervi dove desiderate con pochi movimenti, assicurando un notevole risparmio di aria.
Imparate a gestire lo stress
Per risparmiare aria durante le immersioni occorre imparare a mantenere il controllo e assumere un atteggiamento calmo e rilassato: così eviterete di andare in iperventilazione e di consumare inutilmente le scorte d’aria, inoltre vi guadagnerete un margine di sicurezza per gestire eventuali imprevisti.
Applicatevi con passione e pazienza e sarete presto in grado di ottimizzare la respirazione subacquea e restare in immersione più a lungo.
Soprattutto quando si è alle prime armi la sicurezza non è mai troppa: i moderni strumenti di gestione e monitoraggio delle prestazioni fisiche durante le attività subacquee, come i diving computer di Garmin, sono in grado di fornire sia i dati relativi alle misurazioni fisiologiche che alla durata e alla profondità dell’immersione. Grazie ad una vasta gamma di accessori e attraverso la tecnologia SubWave, gli smartwatch diving Garmin Descent vi aiutano a tenere sotto controllo il consumo di gas per un massimo di 5 bombole, assicurando così alti standard di sicurezza durante le attività di diving.
Immergiti in sicurezza grazie a Descent Mk2i e al sensore Descent T1