I migliori dispositivi per monitorare il sonno
Dormire non è solo un’attività piacevole e rilassante: serve al nostro organismo per rigenerarsi e recuperare a livello fisico e mentale. Di sonno, insomma, abbiamo bisogno. Non solo, abbiamo bisogno che sia di qualità. Quindi, dopo aver utilizzato il vostro wearable Garmin al lavoro, in palestra o durante la corsa, tenetelo al polso per monitorare il sonno durante la notte.
Dedicare il giusto tempo al riposo è molto importante. Una persona adulta dovrebbe dormire tra le 7 e le 9 ore per notte per avere effetti positivi sulla salute, sull’umore e, in generale, sul proprio benessere. Il sistema di monitoraggio del sonno avanzato di Garmin è in grado di darvi un’idea molto più precisa di quanto vi state riposando dormendo e di quanto tempo durano per voi le diverse fasi. Vediamo insieme quali sono.
Le fasi del riposo
Normalmente durante la notte si attraversano tre diverse fasi facilmente distinguibili: sonno leggero, profondo e fase REM (Rapid Eye Movement). Ognuna di queste fasi è essenziale per un riposo efficace e un corretto recupero e i wearable Garmin possono riconoscere in quale delle tre vi trovate e per quanto tempo.
Sonno leggero
In questa fase, i movimenti oculari e l’attività dei muscoli inizia lentamente a rallentare. Questa fase ci aiuta a rilassarci e prepara il corpo ad entrare nella fase successiva.
Sonno profondo
In questa seconda fase, i movimenti oculari e l’attività muscolare si arrestano del tutto, mentre la frequenza cardiaca e il respiro rallentano. Il corpo entra in una fase di ripresa e recupero fisico, si fortificano le ossa e i muscoli e si rinforza il sistema immunitario.
Fase REM
L’ultima è la fase REM, caratterizzata da movimenti oculari veloci, che passa da brevi impulsi ad altri più lunghi. In questa fase si registra l’attività onirica: il vostro cervello è attivo quasi come quando siete svegli. La fase REM è importante per la creazione dei ricordi e per l’elaborazione delle informazioni.
Gli strumenti per monitorare il sonno
Garmin, per monitorare il sonno, utilizza l’analisi dei movimenti tramite l’accelerometro e la frequenza cardiaca. Ma non solo. Per un’analisi più completa si aggiunge un nuovo dato: la variabilità cardiaca, che permette di ottenere un dato più preciso riguardo al tempo che trascorrete svegli, dormendo e all’interno delle tre fasi.
Tutti smartwatch e le fitness band Garmin con sensore cardio integrato sono strumenti per monitorare il sonno particolarmente precisi. Assicuratevi solo di aver effettuato l’aggiornamento del software all’ultima versione disponibile e che il vostro Garmin sia settato come l’activity tracker preferito all’interno di Garmin Connect.
Durante la notte, per una misurazione più precisa, controllate che il vostro orologio sia correttamente posizionato sul polso in modo da migliorare la lettura dei dati da parte del sensore posto sul retro della cassa. Deve essere fissato saldamente ma senza stringere; indossatelo almeno due d’ore prima di coricarvi e tenetelo fino al risveglio.
Una volta svegli prendetevi due minuti per osservare i grafici generati da Garmin Connect in base ai dati raccolti durante la notte. Potrete analizzare la separazione delle varie fasi, la qualità del riposo e monitorare la quantità di ore dormite nel tempo.
Il miglior orologio per monitorare il sonno
Se sarete tra i fortunati possessori di un Garmin con sensore Pulse Ox potete contare su un’altra importante informazione utile per capire come monitorare il sonno in modo corretto: la saturazione d’ossigeno nel sangue (SpO2). La pulsossimetria è un metodo di misurazione del livello di ossigeno nel sangue, rilevato grazie alla luce proiettata attraverso la pelle e misurando quella assorbita.
Poiché i wearable rilevano l’ossigeno nel sangue nei vasi periferici, si parla di ossigenazione periferica o SpO2. È possibile utilizzare il dispositivo per eseguire una singola lettura di SpO2 in qualsiasi momento oppure impostarlo per misurare continuamente i livelli di ossigeno nel sangue per un periodo di tempo prolungato, come per tutta la giornata o solo durante il riposo. Selezionando questa opzione, potrete visualizzare su Garmin Connect i grafici con l’integrazione dei dati rilevati dal sensore Pulse Ox.
Ma a cosa serve misurare i livelli di ossigeno nel sangue durante la notte? La risposta più naturale trova la sua collocazione nell’ambito delle apnee notturne. Se soffrite di questo disturbo la saturazione SpO2, in occasione di un episodio di apnea notturna, subirà un calo. Monitorare costantemente il vostro riposo con questa importante integrazione vi aiuterà a stabilire la frequenza e la portata.
Assicuratevi solo di attivare il rilevamento Pulse Ox e di regolarne le impostazioni. Basta accedere a Garmin Connect – via PC o app mobile – e selezionare dal menu Impostazioni dispositivo > rilevamento attività > Pulse Ox > Accedi a Impostazioni Pulse Ox.
Secondo Mayo Clinic, associazione americana no-profit sulla ricerca medica, la maggioranza delle persone sane registra letture di SpO2 del 95% o superiori in condizioni normali. Le letture al di sotto del 90% possono indicare un cambiamento importante nello stato di salute. Ricordate comunque che il vostro Garmin, per quanto bellissimo, funzionale e tecnologicamente avanzato, non è un dispositivo medico e qualunque domanda relativa alla lettura della saturazione e delle apnee notturne deve essere rivolta al medico.