8 motivi per scegliere il misuratore di potenza Garmin Vector 3
Se state cercando una buona scusa per acquistare il misuratore di potenza Garmin Vector 3 sulla vostra bici, con questo post vogliamo darvi alcuni spunti che potrebbero convincervi a fare il grande passo.
Compatibile con tutte le pedivelle e montaggio semplificato
Il Vector 3 non ha i pod. Questo rende ancora più facile ed universale l’installazione dei sensori sulle pedivelle e l’eventuale trasferimento da una bicicletta ad un altra. E a proposito di montaggio… con una chiave dinamometrica impostata a 32 NM e con un po’ di grasso sul filetto, basta poco un minuto per avere i pedali montati e 30 secondi per perfezionare la calibrazione tramite un ciclocomputer serie Edge.
Misura la potenza lì dove viene espressa
In questo caso ci viene in aiuto la fisica, con la scienza delle leve e della forza. Il Vector 3 è una leva di secondo grado, dove il sensore è posizionato esattamente nel fulcro. In questo modo la misurazione viene effettuata direttamente nel punto in cui la forza d’azione (spinta sul pedale) e la forza resistente (pedivella) si incontrano, a differenza dei misuratori di potenza posizionati sulla corona, sul pacco pignoni o sulla pedivella.
Sicuramente da evitare, causa elasticità e distanza dal fulcro, i sensori di potenza posizionati sulla catena (ma li fanno ancora?!).
Ripetibilità del dato
Un misuratore di potenza può essere considerato tale quando la rilevazione, a parità di forza applicata, è scientificamente ripetibile. Il dato rilevato oggi deve essere uguale a quello di domani, e a quello di dopodomani, anche in condizioni ambientali diverse.
Avendo posizionato all’interno del mandrino gli otto sensori piezoresistivi che costituiscono il misuratore di potenza, Vector 3 è in grado di escludere con maggior efficacia gli sbalzi di temperatura, la frizione meccanica, la torsione meccanica e l’umidità ambientale rispetto ad altri sensori in posizioni diverse. Questo garantisce ripetibilità del dato ed assenza di noiose calibrazioni. Infatti, Garmin calibra il punto zero dei propri misuratori di potenza direttamente in fabbrica.
Corregge gli errori di postura del piede
Avete presente quando comprate una scarpa nuova e vi sentite particolarmente confortevoli nel correrci? Ecco questo è quello che si prova sin dai primi colpi di pedale con il Vector 3. La piattaforma più larga perdona eventuali difetti di supinazione quando si spinge sui pedali.
Il piede è meglio contenuto in virtù di un piano d’appoggio più ampio, pertanto gli errori biomeccanici vengono aggiustati spontaneamente a vantaggio dell’articolazione delle caviglie. La traslazione laterale del piede è più confortevole rispetto al Vector 2 poiché l’inserimento della tacchetta al dente posteriore di stacco del pedale ha un po’ di luce in più. Questo su lunghe distanze risparmia ginocchia e tendini dalle torsioni lasciando il piede più libero di traslare lateralmente.
Stacco da terra maggiore per non interrompere mai la pedalata
L’appoggio angolare di 31,7° in fase di curve strette in discesa o contro pendenza, offre più luce verso l’asfalto, quindi si riesce a inclinare di più la bici prima di toccare a terra. Questo permette di caricare la pedalata nelle curve a gomito o nelle rotatorie, consentendo un miglior angolo di piega della bici.
Col Vector 2 e molti altri pedali, invece, è necessario fermare il colpo di pedale, per non toccare a terra. Tecnicamente questa caratteristica si chiama stacco angolare da terra.
Maggior spinta sui pedali e pedalata più rotonda
La parte frontale del pedale è più larga rispetto al suo predecessore. Infatti con alluce, pondolo e mellino (quarto e quinto dito del piede) riuscirete a spingere meglio in fase di attacco e spinta: maggior superficie d’appoggio = miglior leva.
L’assenza dei pod e un lavoro generale di alleggerimento, ci ha permesso di risparmiare 42 grammi rispetto al Vector 2. La leggerezza dei pedali consente quindi una maggiore agilità di cadenza (specie sopra i 90 rpm) facilitando il tiraggio e permettendo una pedalata è più rotonda. Non ci credete? Osservate le dinamiche di ciclismo e, in particolare, i campi dati di efficienza di coppia e uniformità di pedalata. Noterete miglioramenti anche di 3 punti percentuali.
Connettività Bluetooth BLE
Oltre al protocollo di connessione ANT+, Vector 3 dispone di connettività Bluetooth BLE (Bluetooth Low Energy). Questo permette di sincronizzare il misuratore di potenza e lo smartphone per eseguire la diagnostica e aggiornare il software del sensore. Una bella comodità, che esclude quindi l’uso di cavi e di prese micro-USB sul pedale, migliorandone l’estetica e proteggendolo dall’usura.
Ma la connettività Bluetooth, oltre allo smartphone, permette di collegare il Vector 3 direttamente alle nuove piattaforme di virtual training come Zwift e Road Grand Tours per trasmettere il dato di potenza e competere in tempo reale.
Diagnosi semplificata
Il Vector è uno strumento di alta precisione che richiede attenzione e manutenzione constante. Per aiutarti ad effettuare gli interventi necessari, abbiamo provvisto il Vector 3 di un sistema di diagnosi tramite LED luminosi. I LED sono posti sul retro del mandrino e il manuale di Vector spiega bene il significato di ogni luce. Non ultimo, tramite il vostro account di Garmin Connect, potete verificare lo stato delle batterie del misuratore di potenza. Comodo no?
Quello della manutenzione non è un aspetto da sottovalutare. Con questo video vogliamo darti qualche suggerimento per fare in modo che il Vector 3 possa essere all’altezza delle tue prestazioni e accompagnarti in tutte le tue uscite e i tuoi allenamenti.