Cosa si Pesca in Estate?
Con l’arrivo della bella stagione si moltiplicano, per gli amanti della pesca sportiva, le occasioni per trascorrere una giornata al mare e sperare in qualche buona cattura. Le condizioni meteorologiche favorevoli, caratterizzate da giornate più lunghe e nottate miti, rendono le attività all’aria aperta gradevoli e rilassanti e spingono non solo i pescatori esperti, ma anche i neofiti e i semplici appassionati a dedicarsi con maggiore costanza a questa attività.
Ma cosa si pesca in estate? Sia per chi predilige le uscite in barca che per chi preferisce lanciare la propria esca dalla riva, gli obiettivi possibili sono numerosi: occorre però un approccio adeguato, differente rispetto a quello che si adotta durante l’inverno anche nei confronti di uno stesso predatore. Attrezzature, esche, orari e la scelta degli spot giusti sono elementi essenziali da mettere in campo per provare a insidiare le prede di stagione.
Per pianificare al meglio le proprie uscite è inoltre essenziale l’utilizzo di dispositivi elettronici come radar ed ecoscandaglio, strumenti capaci di offrire un supporto prezioso per la scelta degli spot migliori. I fishfinder Garmin della serie STRIKER consentono di rilevare, grazie all’alta definizione delle immagini sullo schermo, la tipologia dei fondali, la presenza di foraggio e quella dei predatori, grazie a marcature di facile lettura.
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Cosa si pesca nei mesi estivi?
Il periodo che va dalla tarda primavera all’inizio dell’autunno si caratterizza per condizioni climatiche tendenzialmente stabili: la temperatura dell’acqua, che nei nostri mari non scende mai sotto i 10-13 gradi, nei mesi di luglio e agosto può raggiungere e superare, durante il giorno, anche i 25 gradi. I predatori, con queste condizioni, sono molto attivi soprattutto prima del sorgere del sole e al tramonto: durante il giorno, invece, le temperature elevate portano molte specie ad allontanarsi dalla riva, alla ricerca di acque più fresche.
Occorre dunque tenere in grande considerazione sia la specie che intende catturare che la tipologia dello spot dove si è programmato di svolgere l’attività. Vediamo cosa si pesca in mare a luglio e più in generale d’estate, sia dalla spiaggia che dalla barca.
DALLA SPIAGGIA
Pescare in estate dalla spiaggia è un’attività divertente e rilassante: occorre tuttavia fare i conti con l’afflusso di bagnanti e turisti, condizione che limita fortemente l’attività nelle ore diurne. Dopo marzo, infatti, e almeno fino a settembre, canna e mulinello sono in genere proibiti sull’arenile dalle 8 del mattino fino alle 20: è bene dunque consultare il sito della Capitaneria di Porto dell’area interessata per conoscere le limitazioni, che possono essere differenti dà luogo a luogo.
Le restrizioni non devono tuttavia scoraggiare: le ore comprese tra il tramonto e l’alba rappresentano una finestra temporale potenzialmente favorevole. Si tratta infatti dei momenti della giornata in cui il caldo concede una tregua, la temperatura dell’acqua si abbassa leggermente e i pesci predatori si avvicinano alla costa con maggiore probabilità.
Sia per gli appassionati di surfcasting che per chi ama pescare a spinning è dunque il momento di scegliere target, spot e configurare al meglio la propria attrezzatura: in generale le prede più comuni da riva sono sugarelli, mormore, orate, lecce stella e, soprattutto, il pesce serra, un predatore davvero eccezionale e padrone incontrastato dei tratti sottocosta, dove viene richiamato dai banchi di foraggio.
DALLA BARCA
Durante l’estate, alta pressione, venti deboli e il clima decisamente gradevole creano le condizioni ideali per uscire a pesca in mare dalla barca e allontanarsi dal festoso caos vacanziero per muoversi liberamente alla ricerca di specchi d’acqua favorevoli o dei waypoint profittevoli memorizzati in esperienze precedenti. Non ci sono inoltre le limitazioni previste per legge nelle ore diurne, condizione che permette di avere a disposizione numerose prede da insidiare: ecco di seguito le tecniche più utilizzate e i pesci che si possono pescare in estate.
Bolentino
I mesi caldi non esprimono al meglio le potenzialità di questa tecnica, che comunque, grazie alla sua semplicità ed efficacia, può regalare qualche soddisfazione: occhiate, mormore, sgombri, sugarelli, menole sono sempre presenti e in febbrile attività tra gli scogli e in mezzo alle praterie di posidonia. Più rara è invece la cattura di pesci balestra, tracine e orate.
Spinning
Scandagliare i fondali consente di individuare la presenza di pesce foraggio, indicatore importante che permette di prevedere probabili attacchi da parte di predatori, mentre l’utilizzo di radar dotati di tecnologia Bird Mode aiuta ad individuare la concentrazione di gabbiani all’orizzonte, un segnale che indica la probabile presenza di mangianza, e quindi di attività predatoria, sotto la superficie dell’acqua. È la situazione ideale per provare a lanciare la propria esca artificiale a ridosso di quest’area di caccia e cercare di catturare palamite, sgombri, lampughe, barracuda e perfino tonni.
Traina
Pescare in estate con questa tecnica offre grandi opportunità di successo. L’utilizzo di un chartplotter con ecoscandaglio può consentire di individuare secche e fondali caratterizzati dalla presenza di marcature e provare ad insidiare con il vivo ricciole, dentici e serra. L’esca artificiale si dimostra invece più efficace per catturare lecce stella, lampughe e l’immancabile serra. Nei mesi più caldi non è improbabile, inoltre, imbattersi in aguglie imperiali e alalunghe. Siamo infatti nella stagione caratterizzata dalla presenza di grandi banchi di acciughe che attirano l’attenzione del pesce azzurro e di altri temibili predatori, primo fra tutti il tonno.
I chartplotter della serie Garmin ECHOMAP rappresentano lo strumento di bordo ideale per individuare e registrare i waypoint più pescosi, grazie all’integrazione tra GPS, cartografia ed ecoscandaglio, che offrono una serie di dati in tempo reale e in contemporanea per consentirti di vivere le tue giornate di pesca in estate e in ogni stagione al meglio.
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