Pescare in inverno
La stagione fredda è probabilmente il momento dell’anno in cui la passione di chi ama la pesca è messa maggiormente alla prova: temperature rigide, mareggiate, forti correnti e condizioni climatiche che cambiano rapidamente sono eventi tutt’altro che rari e che richiedono, oltre che abilità ed esperienza, un abbigliamento adeguato per combattere il clima rigido e tanta dedizione. La pesca invernale però non è solo sacrificio: sotto la superficie dell’acqua l’attività dei pesci rallenta ma prosegue incessante e offre preziose occasioni per ripagare i più determinati con qualche bella cattura.
Occorre però avere ben chiara il tipo di preda che si intende insidiare e con quale tecnica, in modo da approntare il giusto set di attrezzature ed esche. Altrettanto importante è la scelta degli spot potenzialmente più ricchi di pesce: individuare gli habitat ideali è infatti essenziale per godere di una giornata soddisfacente.
Chi ha la possibilità di pescare dalla barca, inoltre, può ampliare le proprie possibilità di raggiungere spot e waypoint profittevoli precedentemente memorizzati negli strumenti di bordo come GPS ed ecoscandagli. I fishfinder Garmin della serie STRIKER consentono di rilevare, grazie all’alta definizione delle immagini sullo schermo, la tipologia dei fondali, e la presenza di pesci sotto l’imbarcazione, grazie a marcature di facile lettura.
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Cosa pescare in Inverno: prede e tecniche
La pesca invernale presenta alcune caratteristiche distintive rispetto alle altre stagioni. Nei mesi compresi tra novembre e febbraio, infatti, spiagge, scogliere, rive di laghi e fiumi sono meno frequentate da turisti e bagnanti lasciando campo libero a chi vuole sfidare il freddo per provare a lanciare il proprio amo tra la schiuma delle onde.
Certo, si tratta di una prova ardua ma per questo ancor più affascinante e appagante: in questo periodo, infatti, anche i pesci cambiano abitudini e la cattura si fa più complessa. Ma cosa è possibile pescare in inverno e quali sono le tecniche più efficaci? Ecco alcuni suggerimenti.
PESCA IN INVERNO DALLA COSTA
Il surfcasting in estate consente, con qualche piccola precauzione, di trascorrere piacevoli ore in spiaggia e godere, tra un lancio e l’altro, della mitezza del clima. In inverno però le cose cambiano: passare il tempo sull’arenile, magari dopo una pioggia, richiede grande determinazione: un equipaggiamento altamente performante, in grado di proteggere dal clima rigido e di consentire libertà di movimento, pazienza e le giuste esche – granchi, gamberetti e piccoli cefali in primis – possono però ripagare con la cattura di prede pregiate come ad esempio saraghi, orate e gronghi. Alte sono anche le probabilità che ad abboccare siano le spigole, che si avvicinano a riva dal tramonto all’alba o dopo le mareggiate alla ricerca del foraggio smosso dalle onde.
Anche con lo spinning è possibile conseguire ottimi risultati. Esche artificiali come il black minnow, visibile anche nelle acque torbide ed estremamente efficace con un alto numero di specie, consentono ad esempio di andare ad insidiare qualche grossa preda, come ad esempio la palamita o la ricciola, specie che fino a dicembre è solita spingersi sotto costa per cibarsi di piccoli pesci e cefalopodi.
Le opportunità, inoltre, non mancano per chi decide di mettersi alla prova e pescare in inverno in prossimità delle foci: qui le acque dolci, soprattutto se hanno attraversato pianure e tratti urbanizzati, sono più calde e cariche di foraggio e richiamano predatori dalla carne pregiata come la spigola.
Un discorso a parte meritano poi le acque dolci come laghi e fiumi: in questo periodo dell’anno l’attività dei pesci si fa meno frenetica e i predatori tendono a trovare riparo nelle zone in cui le correnti rallentano e più esposte ai raggi del sole. Una corretta interpretazione dello specchio d’acqua può consentire di scegliere le aree di pesca migliori per prendere trote – soprattutto tra ottobre e novembre – e il black bass, uno dei pesci più ambiti, che con il clima rigido abbandona le acque più profonde alla ricerca di cibo.
PESCARE IN INVERNO DALLA BARCA
Con il freddo, molte specie ittiche evitano la superficie dell’acqua, soggetta a forti oscillazioni termiche e si dirigono verso acque più profonde, caratterizzate da temperature basse ma più stabili. Un’imbarcazione consente di recarsi sugli spot irraggiungibili con i lanci dalla riva e di realizzare grosse catture, soprattutto con il bolentino. Pescare a dicembre a bolentino permette ad esempio di insidiare sugarelli, tanute, gallinelle, dentici e l’ambito pagello fragolino, uno sparide che vive sottocosta e predilige fondali sabbiosi e fangosi.
Prede importanti si possono insidiare inoltre con la tecnica della traina di media profondità, sia utilizzando esche vive che artificiali. Pescare a febbraio, ad esempio, consente con un po’ di fortuna di tornare a casa dentici e ricciole: anche in questo caso, più che affidarsi alla buona sorte, è fondamentale individuare gli habitat potenzialmente adatti, fondali rocciosi in cui questi predatori possono trovare rifugio e attendere le condizioni ideali per sferrare il loro attacco ai calamari, che in questo periodo si spingono sotto costa.
La traina con l’artificiale è invece perfetta per le spigole, presenti sottocosta, mentre più al largo è possibile anche in autunno inoltrato incontrare mangianze che attirano lampughe, lanzardi – molto attivi con i primi freddi -, tombarelli – tra ottobre e novembre – e palamite, attive sotto costa.
Uscire in barca per pescare in inverno comporta la necessità di avere a bordo dotazioni e strumenti adeguati per individuare i waypoint migliori e rendere la navigazione più sicura. I chartplotter della serie Garmin ECHOMAP sono gli strumenti di bordo perfetti per individuare e salvare le posizioni migliori per la pesca, grazie alla combinazione di GPS, mappe ed ecoscandaglio. Grazie ad una vasta gamma di informazioni in tempo reale, questi dispositivi consentono di scegliere waypoint e spot potenzialmente pescosi anche in inverno e ti permettono di vivere al meglio le tue giornate di pesca.
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