Quali sono i pericoli della montagna e come affrontarli

Vivere l’outdoor è un’avventura straordinaria, che però non va mai sottovalutata perché i pericoli, in montagna, sono dietro l’angolo. Basta un piede messo male in discesa per dover fare i conti con una distorsione; basta un repentino cambiamento del meteo per trovarsi nel mezzo di un acquazzone; basta distrarsi un attimo per perdere un’indicazione e non trovare più la traccia di partenza. Ogni anno migliaia di persone vanno in montagna in totale tranquillità e si godono la loro avventura all’aria aperta senza rischi; altrettanti, però, devono vedersela con qualche imprevisto.

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I principali pericoli della montagna

Temporali e fulmini
Consultare il bollettino meteo è sempre la prima cosa da fare prima di ogni escursione in montagna, ma non sempre però le cose vanno come previsto. Anzi, i cambiamenti meteo repentini e i temporali sono molto frequenti in montagna, e il rischio di essere sorpresi da un acquazzone improvviso e gelato è quindi molto alto. Non solo. Temporale vuol dire anche fulmini e, nonostante le possibilità di essere folgorati siano minime, è consigliabile prendere tutte le precauzioni affinché il rischio si riduca a zero: allontanatevi da tutto quello che potrebbe attirare i fulmini, come gli alberi; liberatevi di tutto quello che avete con voi di metallico (bastoncini, picozze, smartphone, …) e lasciatelo a debita distanza; evitate di camminare o di correre; sedetevi in uno spazio aperto aspettando che il temporale passi.

Nebbia
Una condizione meteo in grado di farvi perdere completamente l’orientamento, riducendo la visibilità a pochi metri e privandovi quindi dei punti di riferimento. La nebbia è forse uno dei pericoli della montagna più sottovalutati. A meno di non conoscere perfettamente il sentiero, percorrerne uno perfettamente segnato avere con voi un dispositivo GPS cartografico, se non volete correre il rischio di perdervi tra boschi, valli o pendii, è meglio fermarsi e ripararsi dal freddo.
Se cala la nebbia mentre state camminando sulla neve in aperta montagna, la situazione è ancora peggiore. I contorni e l’orizzonte diventa indistinguibile, dandovi la sensazione di galleggiare e di perdere l’equilibrio. Decisamente una situazione in cui non farsi trovare.

nebbia in montagna pericolosa
Ritrovarsi nella nebbia in montagna è molto pericoloso

Asperità e valanghe
La montagna regala l’emozione di scenari straordinari, ma questa sua unicità viene in gran parte da un ambiente e da un terreno che, per loro natura, sono instabili e rischiosi. Basti pensare ai piccoli sentieri di montagna, alle radici, ai sassi sporgenti, agli arbusti, ai dislivelli, alle rocce. Sono questi gli elementi che rendono la montagna così affascinante ma anche quelli a cui è importante fare più attenzione.
In inverno, specie alla fine, quando le temperature iniziano a rialzarsi, il rischio di valanghe si moltiplica.

Limiti fisici
Affrontare la montagna significa prima di tutto conoscere i propri limiti. Cimentarsi in un’escursione difficile e faticosa sottoporrà il vostro fisico a uno sforzo notevole. Assicuratevi che sia in grado di sopportarlo per non arrivare in vetta sfiniti, perché poi bisogna anche tornare indietro, affrontando un percorso in discesa, spesso, più rischioso della salita.
In montagna, soprattutto in estate e con temperature più alte, si perdono molti liquidi e sali minerali che è necessario reintegrare. Portate con voi anche il giusto apporto di cibo – anche barrette energetiche – per fornire il giusto apporto di energia all’organismo.

Infortuni
Che sia a causa delle temperature e dei cambiamenti meteo, delle asperità del terreno o un problema fisico, un infortunio che non vi permette di proseguire o – ancora peggio – di tornare indietro è un grave pericolo, soprattutto se siete in montagna, da soli e senza la possibilità di richiedere l’intervento dei soccorsi perché lo smartphone su cui facevate affidamento non prende. La cronaca è piena di questi casi ma fortunatamente, con le dovute precauzioni, potreste ridurre al minimo il rischio che possa succedere anche a voi.

infortunarsi in montagna soccorso
Poter chiamare i soccorsi deve essere sempre possibile

La sicurezza passa dalla tecnologia GPS

Come abbiamo visto i pericoli in montagna possono essere tanti. Per questo è consigliato non andare da soli e, in ogni caso, avere sempre con sé un GPS o, ancora meglio, un GPS dotato di tecnologia di comunicazione satellitare.

Il GPS vi permetterà di rilevare la vostra posizione in tempo reale e di comunicarla al team di soccorso in caso di necessità. Vi permetterà di seguire percorsi personalizzati o preimpostati, senza perdere l’orientamento, ma anche di consultare il meteo e salvare le vostre uscite. Sia che vi avventuriate nei boschi alla ricerca di funghi o vi dedichiate alle ferrate, i pericoli sono in gran parte gli stessi. Per questo un GPS non può comunque mai mancare. Basta scegliere quello più adatto alle proprie esigenze.

Quando andate in montagna, portate con voi un GPS

Se state pensando di affidarvi al vostro smartphone per conoscere la vostra posizione e avvertire i soccorsi in caso di emergenza, ripensateci. In montagna la copertura telefonica è sempre difficoltosa e, in molti casi, assente. I dispositivi di comunicazione GPS invece, come i telefoni satellitari o i nostri Garmin inReach, vi permettono di comunicare con chi vi aspetta a casa, in qualunque momento e qualunque sia la vostra posizione, anche la più remota.

Anche per la più piccola emergenza, vi basterà premere un tasto per essere subito messi in contatto con la centrale di soccorso internazionale GEOS, che attiverà tutte le procedure necessarie per trarvi in salvo. Garmin inReach unisce quindi tutte le caratteristiche dei GPS per il trekking di Garmin alla più moderna tecnologia di sicurezza basata su comunicazione satellitare. Vi basterà solo scegliere il tipo di abbonamento fra quelli disponibili.

In montagna è sempre bene organizzare le uscite, senza lasciare spazio all’improvvisazione. Questo significa dotarsi, oltre che di inReach, di un’attrezzatura da trekking adeguata, con particolare attenzione alle scarpe da trekking e allo zaino. Per l’alpinismo invernale e lo scialpinismo, invece, serviranno un abbigliamento e un’attrezzatura molto tecnica, oltre che una preparazione specifica.