stili di nuoto

Stili di nuoto, ad ognuno il suo

Dimagrire, recuperare da un infortunio, potenziare un gruppo muscolare: qualunque sia il vostro obiettivo c’è uno stile di nuoto che fa al caso vostro. Stile libero, dorso, rana, farfalla: in questo articolo vediamo quali sono e quando sono utili, ricordando che per monitorare le proprie performance in acqua, Garmin ha creato un orologio specifico per il nuoto, Garmin Swim 2, in grado di rilevare gli stili di nuoto e accompagnarvi con piani di allenamento specifici.

Quali e quanti sono gli stili di nuoto

“Il nuoto è uno sport completo”, lo sappiamo bene, ce lo sentiamo ripetere fin da quando siamo piccoli. Ed è vero. A differenza di altri sport, infatti, il nuoto ha la capacità di attivare contemporaneamente la quasi totalità dei nostri muscoli, oltre al sistema cardiovascolare. Questo fa sì che i benefici del nuoto siano davvero a 360 gradi.

Se però avete un obiettivo preciso, se quello che vi serve è lavorare su uno o più gruppi muscolari specifici, allora dovrete individuare quale, fra tutti gli stili di nuoto, è quello che fa più al caso vostro. Già, perché si fa presto a dire nuoto, ma per muoversi in acqua c’è stile e stile. Gli stili nel nuoto – o, almeno, quelli riconosciuti anche a livello agonistico – sono quattro:

Stile libero
È quello che ci immaginiamo quando pensiamo istintivamente a un nuotatore. Il corpo è in posizione orizzontale, le gambe, tese, si muovono alternate in verticale mentre le braccia si alternano nelle circonduzioni. La respirazione avviene in maniera sincronizzata con il movimento delle braccia, tramite una torsione del collo.

Rana
È lo stile più comunemente usato dai meno esperti. Eseguirlo con la tecnica corretta non è semplice, ma nella sua versione più istintiva e improvvisata ha aiutato moltissimi principianti a spostarsi in acqua. Il movimento corretto prevede la flessione e distensione sincronizzata di braccia e gambe e l’immersione della testa sott’acqua. L’idrodinamica gioca un ruolo fondamentale e imparare ad essere idrodinamici richiede molto allenamento. Non una passeggiata, insomma.

Dorso
È la versione speculare dello stile libero. Braccia e gambe si muovono con la stessa tecnica ma il nuotatore è in posizione supina, di schiena, con il viso fuori dall’acqua.

Farfalla
Tra tutti gli stili di nuoto è quello con la tecnica più complessa. Le braccia effettuano una circonduzione simultanea, mentre le gambe si muovono unite a onda, come una coda, portando il busto fuori dall’acqua per la respirazione. Solo per nuotatori esperti.

Stili di nuoto, a ciascuno il suo

Lo stile libero è perfetto per voi se… il vostro obiettivo è tonificare gli addominali, rassodare i glutei, rinforzare pettorali e dorsali; se volete godervi una nuotata tranquilla, senza pensare troppo al numero di vasche.

Nuotate a dorso se… avete problemi di schiena; se volete rinforzare la parte bassa del corpo e – ovviamente – i dorsali; se avete difficoltà con la gestione della respirazione in acqua dello stile libero.

Lo stile rana vi sarà utile se… avete bisogno di tonificare cosce – soprattutto nella parte più interna – e glutei, che saranno più coinvolti e impegnati di braccia e spalle; se siete principianti e avete poca dimestichezza con la tecnica dello stile libero.

Concentratevi sullo stile a farfalla se… volete dimagrire con il nuoto e avete necessità di bruciare molte calorie (la farfalla è lo stile più dispendioso da questo punto di vista); se siete già abili nuotatori e, al contrario della rana, padroneggiate la tecnica che nello stile a farfalla è particolarmente impegnativa; se volete tonificare in un colpo solo dorsali, spalle, braccia, pettorali, gambe e addominali ma, soprattutto, se non avete problemi di schiena.

Stile libero con orologio Garmin Swim 2

Gli attrezzi, un aiuto in più

Se volete migliorare la tecnica dei diversi stili di nuoto e intensificare gli allenamenti o seguire piani di allenamento di nuoto specifici, potete aiutarvi con attrezzi specifici per il nuoto:

Il pull buoy è un attrezzo galleggiante, realizzato in plastica o in schiuma, che va posizionato tra le cosce e le ginocchia. La sua funzione è quella di permettere il galleggiamento delle gambe senza che queste debbano muoversi. Questo vi permette di nuotare concentrandovi solo sulle bracciate, potenziando la parte alta della muscolatura, ovvero braccia e spalle, ma anche il core, che dovrà lavorare per stabilizzare la posizione in acqua.

Le tavolette si basano sul principio uguale ma inverso rispetto al pull buoy. Sono sempre di attrezzi realizzati in materiale galleggiante, su cui appoggiare le braccia che, così, potranno galleggiare senza muoversi. Questo vi aiuterà a nuotare concentrandovi solo sull’uso delle gambe.

Le pinne in piscina? Perché no? A patto che siano specifiche per l’allenamento che vi serve (per le pinne da mare dovrete aspettare l’estate).
Con le pinne potete lavorare sulla parte inferiore del corpo, sulla velocità e su esercizi specifici.

Con le palette lavorerete sulla potenza della bracciata e, cosa da non sottovalutare, sulla sua corretta esecuzione. Aumentando la resistenza nell’acqua vi aiuteranno a potenziare braccia, spalle e pettorali ma anche a migliorare la tecnica della bracciata, guidando il movimento delle braccia in acqua.

La tecnica prima di tutto

Ultimo, ma non ultimo, non dimenticate la tecnica. Prima di scegliere lo stile di nuoto che meglio risponde alle vostre necessità, dedicate qualche ora al miglioramento della tecnica di base. Affidatevi ad un istruttore, ad esercizi specifici. Il vostro nuoto diventerà più efficace, ridurrete il rischio di incorrere in fastidi muscolari e tutto il vostro allenamento ne trarrà beneficio.