Come Affrontare un Temporale in Montagna
Il trekking è un’attività sana, appagante e adatta a tutti che richiede però un alto livello di attenzione, pianificazione e un adeguato equipaggiamento, aspetti necessari non solo per godere appieno dei benefici di una passeggiata tra boschi e panorami suggestivi, ma anche per far fronte agli eventuali imprevisti che possono capitare durante un’escursione.
Tra questi vi sono i temporali in montagna, fenomeni tutt’altro che rari, che possono verificarsi non solo in inverno ma anche durante la stagione estiva, quando le temperature calde e l’alta umidità accumulata dal suolo durante il giorno vanno in contrasto con l’aria fresca presente in quota dando vita alla formazione di nubi cariche di pioggia e fulmini.
Ma come affrontare un temporale in montagna? Esperienza, conoscenza del luogo e delle basilari regole di sicurezza, insieme all’utilizzo di dispositivi in grado di fornire informazioni precise sul percorso e sulle condizioni meteorologiche, sono componenti fondamentali per evitare di trasformare una piacevole escursione in un’esperienza complicata da gestire.
I dispositivi portatili Garmin per il trekking sono studiati per offrire un importante contributo agli escursionisti grazie alle mappe curate nei particolari e ricche di dettagli, tecnologia multi-banda e supporto satellitare esteso, che vi consentono di orientarvi e accompagnarvi passo dopo passo, anche negli ambienti più difficili.
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Consigli utili in caso di temporale in montagna
Sapere come comportarsi in montagna in caso di temporale è fondamentale: prima però è bene porre l’attenzione sull’importanza della pianificazione e sottolineare come un’organizzazione scrupolosa dell’escursione possa contribuire a mettere al riparo dagli imprevisti e offrire un valido supporto alla riuscita di una giornata gradevole tra le vette. Ecco alcuni suggerimenti:
Monitorate le previsioni meteorologiche. Uno degli aspetti principali cui prestare la massima attenzione è dato dall’evoluzione delle condizioni meteorologiche della zona. Tenere sott’occhio le variazioni di temperatura, la direzione e intensità dei venti e la possibilità di precipitazioni nell’area in cui intendete recarvi potrà contribuire a mettervi al riparo dagli imprevisti.
Affrontate l’escursione con il giusto abbigliamento. Non fatevi ingannare dalle lusinghe di bella giornata di sole: in montagna il tempo cambia rapidamente e per questo motivo dovete essere pronti a proteggervi da bruschi cali di temperatura, vento e pioggia. Vestitevi a strati, in modo da assecondare le variazioni termiche, indossate sempre scarpe adatte per fare trekking in sicurezza, impermeabili e dotate di suola antiscivolo e fate un po’ di spazio nello zaino per riporre una mantellina scaccia acqua e un berretto in grado di ripararvi in caso di bruschi rovesci.
Studiate il percorso. Prendere delle decisioni quando si è sorpresi da un temporale in montagna non è una cosa semplice. Per questo motivo è utile cercare di conoscere in anticipo le caratteristiche del sentiero da percorrere, concentrando la vostra attenzione sul livello di difficoltà, sulle zone più impervie e sull’eventuale presenza di rifugi lungo il tracciato. Anche affidarsi all’esperienza e alla conoscenza dei luoghi da parte delle guide locali può giocare un ruolo determinante in caso di emergenza.
Portate con voi cibo e acqua. Assicuratevi di avere con voi un’adeguata riserva d’acqua e cibo: la probabilità di venire bloccati da un temporale in montagna è un’ipotesi abbastanza remota ma da non sottovalutare. Alcune barrette energetiche, nutrienti e poco ingombranti, potrebbero aiutarvi ad ingannare l’attesa e contribuire a mantenere alto il vostro livello di energie fisiche e mentali.
Come comportarsi in montagna in caso di temporale
Non sempre è possibile prevedere l’evoluzione del meteo, soprattutto in quota: per questo motivo è fondamentale sapere come comportarsi in montagna in caso di temporale. Ecco alcuni consigli utili.
Allontanatevi dai rilievi e dai punti rialzati. La prima cosa da fare quando si viene colti da un temporale in montagna è allontanarsi dalle zone più pericolose, sporgenze isolate come creste e zone rialzate dal terreno che potrebbero attirare i fulmini. Evitate inoltre, soprattutto se state attraversando un pianoro o un’ampia radura, di sostare sotto singoli alberi: se non siete in grado di proseguire assumete una posizione rannicchiata, con i piedi uniti e la testa tra le ginocchia, in modo da non attrarre col vostro corpo la caduta dei fulmini.
Trovate un riparo sicuro. Cercate di capire se siete in prossimità di un rifugio che avete individuato durante l’escursione o quando avete studiato il percorso e valutate se ci sono le condizioni per raggiungerlo in breve tempo. Una volta all’interno, allontanatevi da porte e finestre e attendete con pazienza che il tempo migliori. In alternativa, cercate attorno a voi riparo in una zona protetta, come una grotta o una rientranza sufficientemente profonda, ma solo se asciutta. State lontani dall’imboccatura, non appoggiatevi alla roccia umida, che potrebbe fungere da conduttore di elettricità e cercate di isolarvi dal terreno sedendovi sullo zaino in posizione raccolta. Se siete in gruppo, inoltre, state il più possibile lontani gli uni dagli altri ed evitate di muovervi tenendovi per mano.
Abbandonate le vie ferrate e gli elementi in metallo. Se siete in cordata o state percorrendo una via ferrata, abbandonate immediatamente il percorso. Scalini in metallo, rocce, corde bagnate sono ottimi conduttori di corrente e possono diventare un pericolo in caso di caduta di fulmini. Picchetti, racchette da passeggio, sci e altri attrezzi tecnici per l’alpinismo possono attirare i fulmini durante un temporale di montagna: meglio allontanarli dal proprio corpo. Non sostate inoltre sotto tralicci e cavi dell’alta tensione, che potrebbero scaricare sul terreno la forza dei fulmini.
Ricordatevi, infine, di muovervi con decisione ma con calma, evitando di farvi prendere dal panico: procedete verso il vostro obiettivo senza correre poiché la scarsa visibilità e il terreno scivoloso potrebbero costituire un ulteriore elemento di pericolo.
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