Transitalia Marathon 2017: dal road-book al GPS, il mito continua
Erano gli anni ’90, sull’onda del successo dei rally africani anche qui da noi si proponevano gare di lunga percorrenza. Niente GPS in quegli anni… ma il road-book come guida: una lunga striscia di carta con i chilometri progressivi di ciascun bivio, arrotolata su rulli in una scatola montata sul manubrio, che si faceva avanzare via via durante il percorso. I piloti ufficiali ce l’avevano elettrico, tutti gli altri lo azionavano a mano. E la più iconica di queste gare era indubbiamente la Transitalia Marathon, un evento a cui tutti i “big” dell’epoca partecipavano. Tagliava l’Italia da Nord a Sud, era “il Rally” per antonomasia.
Oggi, quasi trent’anni dopo, si ritorna a percorrere quelle strade (sterrate) con altro spirito. Con l’identica voglia di avventura, certamente, ma senza prove speciali, in chiave turistica e aggiornata alle tecnologie oggi disponibili. Quindi, non più road-book ma navigazione GPS sulla traccia del percorso, distribuita dall’organizzazione alcuni giorni prima della partenza, indicazione sicura e certa che facilita la guida a chi non è proprio un rallysta di vecchia data.
E sui cruscotti della quasi totalità delle moto ci sarà ovviamente un Garmin GPSmap 276Cx, lo strumento ideale per il turismo Adventouring, perfetto per la guida mista strada/fuoristrada. Questo strumento racchiude infatti alcune caratteristiche dedicate all’utilizzo off-road, dall’irrinunciabile schermo ampio (maggiore è la velocità di spostamento, più grande deve essere lo schermo) alle funzionalità dedicate, per visualizzare contemporaneamente il percorso principale ed i vari “tagli”, con la possibilità di cambiare rapidamente la navigazione da una traccia all’altra.
L’organizzazione invia ai partecipanti il percorso via e-mail, e tramite il software gratuito Garmin BaseCamp ogni utente può quindi facilmente trasferire i dati inviandoli al suo GPSmap 276Cx, esaminarli e prepararsi all’evento in maniera consapevole.
La grande differenza tra un normale navigatore GPS ed uno dedicato all’off-road, come il 276Cx, sta infatti proprio nella capacità di fornire indicazioni di guida in qualsiasi situazione, senza doversi necessariamente “appoggiare” alla rete stradale esistente, ma permettendo di passare in qualsiasi area, anche dove nessuna mappa indica un sentiero o una strada.
Il 276Cx è stato infatti anche lo strumento usato dai tracciatori di questo evento, per lo scouting del percorso, proprio per le sue caratteristiche di flessibilità ed elevate prestazioni, così come di tutti gli altri eventi Adventouring. Quindi avventura certamente, ma in sicurezza e con la facilità di utilizzo di uno strumento praticamente “dedicato”.