Pedalare offroad. Senza perdersi…
Chiunque va in bici su strada conosce ed apprezza gli strumenti della gamma Edge di Garmin.
Le elevate prestazioni di questi GPS dedicati, dovute alla grandissima varietà di dati, alle ampie possibilità di personalizzazione e all’ampia gamma di sensori aggiuntivi, hanno fatto eleggere questi dispositivi come il “must have” più desiderato dai pettinatissimi ciclisti delle “ruote strette”.
E le “ruote grasse”? Chi usa la mountain bike, generalmente non è interessato a conoscere una gran quantità di dati biometrici, con la stessa accuratezza e definizione richiesta invece dallo stradista. Un po’ dipende anche dal terreno: pedalare nel fango, sullo smosso o su una strada sterrata battuta è talmente differente da rendere impossibile qualsiasi confronto, come invece accade pedalando su asfalto. E d’altro canto, per sua natura, chi va fuoristrada cerca sicuramente la sfida atletica, ma altrettanto certamente desidera quanto più possibile vivere nella natura.
Ecco quindi che il GPS per la MTB deve avere delle caratteristiche differenti da quello sportivo stradale, deve essere un oggetto che permetta di perdersi e poi ritrovarsi, dove poter inserire facilmente molti percorsi per poi andarli a ripercorrere. Deve permettere di calcolare il percorso “offroad”, in caso sia necessario un fuoriprogramma rispetto all’itinerario prefissato, per evitare di dover fare lunghi tratti di monotono asfalto. E deve avere le batterie stilo, per poterle cambiare anche comprandole dal tabaccaio di un paesino sperduto.
Insomma, più navigazione, più avventura e meno allenamento.
Molti biker lo hanno già capito, e infatti si iniziano a vedere sui manubri delle MTB sempre più strumenti delle serie eTrex e Oregon, perfetti per l’escursionismo ma anche per questo uso diciamo così… collaterale.
Piccoli, compatti e leggeri, questi GPS hanno tutte le funzionalità di guida e di navigazione necessarie per gestire ogni tipo di necessità di un dedicato offroad biker. Pur mantenendo ovviamente tutti i campi dati analitici relativi al percorso effettuato ed a quello ancora da fare, come ad esempio distanze, pendenze, velocità e anche il battito cardiaco, se usati assieme ad una fascia cardio. Hanno addirittura la staffa da manubrio già nella confezione: se vai a comprarli con la bici, li monti su appena fuori dal negozio e li usi da subito.
Ma la grande differenza è la possibilità di gestire le tracce dei percorsi, sia per ripetere escursioni già fatte (o che ci sono state inviate da un amico) sia per fare scouting e ricognizioni, programmando l’itinerario da computer con le mappe Garmin dedicate alla MTB. O scaricandoli dalle mille community che si trovano nel web. Lo strumento outdoor, infatti, permette di seguire esattamente il percorso caricato, anche se a prima vista sembrerebbe illogico. Perché i giri migliori e più belli, si sa, sono sempre quelli che nessuno seguirebbe mai…
Insomma, stiamo parlando di strumenti che non sono certamente indispensabili come un kit antiforatura, ma che aggiungono tanta sicurezza, la consapevolezza di sapere sempre dove siamo… e tanto divertimento alle vostre pedalate fuoristrada. Senza l’assillo del cronometro.